Rieti vs Narni: una lunga rivalità per il titolo di centro d’Italia
È un dibattito che va avanti da decenni quello tra Rieti e Narni, che rivendicano essere entrambi il centro d’Italia. Il titolo tanto conteso, oltre ad essere un prestigio, ha anche un valore simbolico legato alle tradizioni e al passato delle due città.
Una storia di altri tempi
La storia ha origini nell’antichità, precisamente l’epoca romana, dove la città di Rieti era considerata un punto strategicamente centrale della penisola italiana. La sua posizione geografica la rende speciale agli occhi dei romani anche per la vicinanza alla campagna sabina, storicamente considerata dai romani come terra sacra e significativa. Ed e´ proprio durante questo periodo storico che Rieti venne rinominata come Umbilicus Italiae (dal latino ombelico d’Italia), proprio a rimarcare la centralità nello stivale italiano. In aggiunta, la vicinanza di Rieti con l’antica via Salaria, uno dei principali canali di comunicazione in età romana, ha contribuito in quell’epoca a rafforzare la posizione strategica.
Riferimenti alla centralità della città sono trovati anche in testi antichi, come nel poema “l´Eneide” di Virgilio che descrive la regione della Sabina come “centro sacro” dell’Italia, alludendo quindi al ruolo estremamente rilevante dell’area e della città principale al suo interno.
La nomina di Rieti come ombelico d’Italia , iniziata in epoca Romana si è tramandata nel tempo e nel 1998 è stata anche trascritta in un monumento in travertino nel centro storico di Rieti, che ancora oggi continua a rendere onore alla tradizione iniziata nell’antichità dai romani.
Monumento Centro d’Italia, Piazza San Rufo, Rieti.
Foto: tuttorieti.com
Nella stessa piazza, nella parete di fronte al monumento è presente una lapide con il nominativo di “Umbilicus Italiae” tradotto in molte lingue del mondo, mantenendo non solo vivo il ricordo di ricordo di questa dicitura a livello locale, ma anche trasmettendo a livello internazionale a chiunque ne faccia visita da altri Paesi.
Piazza San Rufo, Rieti.
Foto: tuttorieti.com
La rivendicazione di Narni
Durante molti secoli, Rieti ha rivendicato il prestigio di essere il centro della penisola. Con gli anni e con l’evoluzione delle tecnologie, nuove scoperte sono state fatte, e di conseguenza è emersa la possibilità di avere un dato preciso e basato su dati scientifici in merito alla posizione esatta del centro d’Italia.
Fondamentale lo studio nel 2001 del Professor Giuseppe Angeletti, esperto di geodesia (“scienza che studia forma e dimensioni della Terra e si occupa di determinare il campo gravitazionale terrestre”), rivelando una nuova verità a favore della città umbra. Il calcolo è stato fatto in base a i confini geografici italiani, escluse le isole come la Sicilia, Sardegna insieme a quelle minori. L’atteso risultato ha localizzato la zona Ponte Cardona, nei pressi di Narni, come centro geografico della penisola italiana. Con dati alla mano, Narni ha fortemente rivendicato il nominativo che fino a quel momento era sempre stato associato a Rieti. Raggiungibile tramite un sentiero nei boschi umbri, il punto preciso e´ stato onorato ed è stato reso facilmente riconoscibile con un monumento a spirale come punto di riferimento con la dicitura “centro d´italia” marcato sulla pietra.
Monumento centro geografico d’Italia, Ponte Cardona, Narni.
Foto: turistainitalia.com
La rivendicazione di Narni, oltre ad essere scientificamente certificata, rappresenta un grande prestigio per la città, che si somma alla sua ricchezza culturale e storica. Inoltre, il titolo e’un importante biglietto da visitare per promuovere la città e la regione a livello nazionale ed internazionale.
Qual è davvero il centro dell’Italia?
Diversi sono stati i dibattiti tra le due città, anche in risposta allo studio del professor Angeletti, dove sindaci delle due rispettive città si sono confrontati sul tema. Infatti, l’allora sindaco di Rieti Simone Petrangeli nel 2015, a seguito dello studio condotto dal Professor Angeletti, ha rivendicato il centro d’Italia tramite un post su Facebook, affermando che la penisola italiana “non è una figura geometrica ed è perciò impossibile determinare la posizione esatta del centro d’Italia” reclamando che la vera centralità sia da attribuire in base al ruolo che la città abbia rivestito come fulcro della penisola, e da non basarsi su una fredda e strerile calcolazione (in riferimento allo studio del Professor Angeletti), rivendicando quindi Rieti come vero centro simbolico d’Italia.
Dopo questa affermazione dalla parte reatina, la risposta dell’allora sindaco di Narni Francesco De Rebotti non ha tardato ad arrivare, che in un’intervista all’Ansa ha dibattuto che l’intenzione di rivendicare il centro d’Italia debba anche essere valutata a livello oggettivo, all’interno del quale la calcolazione a livello scientifico riveste un ruolo essenziale e che conferma ancora una volta Narni come centro geografico. Proprio per questo, il prestigio di “centro d’Italia” debba spettare alla città umbra che con dati alla mano ne può verificare le pretese. Il dibattito tra i due allora sindaci è solo la punta dell’iceberg di un dibattito e rivalità che va avanti da anni tra Rieti e Narni.
L’Italia appare divisa in due centri: quello “storico” e simbolico di Rieti e quello “moderno e scientificamente verificato di Narni. Fino ad oggi non sembra che una delle due città sia disposta a deporre l’ascia di guerra e nessuno dei due è disposto a cedere il titolo. Non c’è ragione per cui la rivendicazione dei due centri non possa coesistere, soprattutto in virtù del fatto che essa derivi da ragioni completamente differenti (una simbolica, l’altra geografica), seppur l’interesse sia lo stesso. Chissà se in futuro questa rivalità possa trasformarsi in un gemellaggio tra le due città, a favore di una duale promozione di entrambe le regioni come due centri, anche se per ragioni differenti, di una stesso Paese e non di una lotta per prevalere sull’altro.