La coloratissima street art che incendia le strade della capitale

Roma è una città particolare, caotica, bellissima, ma anche ricca di contraddizioni. E tra una fermata della metro e l’altra non smette mai di stupire! Roma è la capitale dell’arte antica e moderna, ogni angolo della città racchiude un pezzettino di storia artistica e architettonica; ma è anche un importante teatro della street art, quel tipo di arte contemporanea che a me piace definire “alla portata di tutti” perché fruibile senza dover necessariamente varcare la soglia di un museo: la si può godere a cielo aperto, comodamente tra le strade della città! Scoprire l’arte urbana romana significa avventurarsi in un itinerario che attraversa strade e quartieri, dal centro alle periferie, spesso finalizzata alla riqualificazione urbana, culturale e sociale di alcune zone.
Luoghi dismessi e degradati ritrovano la loro grezza bellezza e vengono riscoperti grazie alle mani creative degli street artists. L’arte nasce dalla strada e ritrova il suo cuore pulsante in ogni vicolo e piazza della città. Ed è strano pensare come in una città come Roma dove l’arte regna sovrana in ogni dove, tra i grandi capolavori artistici e architettonici, facciano capolino anche opere di arte contemporanea e urbana. Artisti non solo romani e non solo italiani contribuiscono a conferire un nuovo volto a diversi quartieri della capitale.
I quartieri romani della Street Art
Molte sono state le zone urbane storiche della città che hanno visto e vissuto cambiamenti considerevoli proprio grazie alla street art. Tra questi, figura sicuramente Tor Marancia, borgata romana a pochi passi dalla Garbatella, che dal 2015, attraverso il progetto Big City Life, è e continua ad essere un museo in continua evoluzione, grazie alle opere realizzate sulle palazzine dei comprensori del quartiere. Il progetto nasce dalla volontà di riqualificare l’area urbana, tanto socialmente quanto culturalmente.

A pochi passi da Tor Marancia, anche il quartiere Ostiense ha accolto molti artisti di fama mondiale. L’atmosfera post industriale ha ispirato sensibilmente molti street artists, coinvolti anche nelle zone limitrofe di Testaccio, Piramide e San Paolo.
E potremmo continuare all’infinito… Pigneto, Tor Pignattara, Quadraro, San Basilio e Tor Bella Monaca: tutti questi quartieri si sono arricchiti di opere che spuntano ormai un po’ ovunque. E la cosa interessante, è il fatto che spesso siano proprio gli stessi abitanti, attraverso comitati di quartiere, a far sì che questi progetti di street art si integrino nel tessuto sociale. Che dire, il processo di musealizzazione delle aree urbane è perfettamente riuscito!
Alcuni degli artisti coinvolti nella Street Art…
Ma chi sono questi artisti che danno un nuovo volto a Roma? Ve ne vogliamo presentare alcuni tra i più noti.

Diamond è uno di loro. Romano, classe ’77, attivo dal ’93. Si è sempre sentito chiamare dalla strada, tanto che inizia nel panorama del writing per poi dedicarsi alla street art vera e propria, segnando il passaggio dai manifesti ai muri della città.
C’è poi Solo, anche lui romano dal 1982. Il suo primo approccio con questo universo lo ha con il mondo dei graffiti e del writing, mentre oggi lo vediamo animato dalla passione per la pop art, i fumetti e i cartoni animati. Ha esibito in diverse gallerie di Parigi, Praga, Berlino, Londra e Miami, ma anche sui muri di Rio de Janeiro, Los Angeles, senza però dimenticare la sua città natale.
Alice Pasquini è un’altra street artist romana che ha raggiunto la fama mondiale, tanto da aver ricevuto delle importanti recensioni dal New York Times. Infatti le su opere possono essere trovate tanto nel più piccolo paese della nostra penisola, quanto nelle capitali più importanti del mondo. Ma Alice non è solo una street artist; si dedica infatti anche alla pittura, all’illustrazione e alla scenografia: insomma, un’artista a 360°.
Vi ricordate, invece, il collettivo romano di cui vi avevamo parlato qualche articolo fa? Loro sono Leonardo Crudi ed Elia Novecento, in arte Collettivo 900. Anche loro hanno iniziato dal writing e dai graffiti, per poi rivolgersi ai poster e ai manifesti stradali che ricordano il linguaggio del Futurismo e della Pop Art.
Roma è e continua ad essere una città piena zeppa di contraddizioni, ma una cosa è certa: l’arte sarà sempre una costante di questa metropoli!