Un’analisi che attraversa diversi aspetti di questa prima serata di grande successo del Festival. Un record che può avere diversi motivi. Il Festival di Sanremo è partito in pompa magna con il 52,1% di ascolti con 11 milioni e 600 mila persone davanti al televisore a guardare il bel Festival capitanato da Claudio Baglioni. Un risultato e un traguardo da festeggiare per la Rai per un festival che piace al pubblico.
FIORELLO, IL CONDUTTORE SOTTO MENTITE SPOGLIE
Ma come è riuscito Claudio Baglioni a mettere in piedi un Festival di tale successo? Sicuramente grazie al suo gusto artistico e alle scelte che lo hanno portato a risultati di questa portata. Una formula vincente, composta da quali elementi?
Perché non si tratta certo di un caso se siamo arrivati a numeri così alti mai realizzati, a quanto pare, fino ad oggi.
Sicuramente ha aiutato il fronte superospiti con un Fiorello mattatore che ha lanciato la prima parte della serata capace di padroneggiare il palco dell’Ariston. E sicuramente tantissime persone sono rimaste collegate alla tv grazie al Rosario nazionale. Ma analizzando nel dettaglio la curva non solo l’aspetto superospiti è stato decisivo ma ad essere seguita è stata tutta la gara nella sua totalità.
Sembra quasi strano parlando di Sanremo, ma questa volta la musica ha vinto su tutto.
Come e perché?
La risposta secondo noi può risolversi in un’unica affermazione: far esibire tutti i big in gara la prima sera. Ogni artista porta con sé la propria fanbase e competizione crea competizione, riuscendo a trascinare l’audience per tutta la serata arrivando ad un 52,1% di share. Gli artisti portano pubblico e il pubblico può ascoltare le canzoni tutte in una sola serata, al contrario delle due tranche di Carlo Conti.
Di conseguenza si smuove anche il mondo social con oltre 6 milioni di interazioni, tenendo conto della portata dei Big in gara, ogni Big porta interazione e con 22 nella stessa serata il successo social è assicurato.
Una formula che di primo impatto sembrava assurda e “pesante” si rivela vincente su tutti i fronti, Baglioni si dimostra un grande allenatore in campo.