Il ritorno di Calcutta: Orgasmo
È stato annunciato con le seguenti parole su Instagram: ‹‹Ciao è uscita una canzone nuova, aperitivo del disco. Link in bio. A prestone››. Ebbene sì, i fan lo stavano aspettando come i bambini aspettano Babbo Natale. È uscito alla mezzanotte tra il 14 e il 15 dicembre Orgasmo, il nuovo singolo di Calcutta, Edoardo D’Erme, un anticipo del nuovo album, la cui uscita è prevista per la prossima primavera per Bomba Dischi.
ll nuovo singolo era stato anticipato da una vera e propria campagna marketing per le strade di Milano e Roma, dove sono apparsi pochi giorni prima di Orgasmo alcuni cartelloni sui generis. Un’immagine di Romeo e Giulietta e una che mostra una mappa di Latina. Su entrambe la scritta “Raggiungermi è un orgasmo da provare“, un rimando ad una frase di Cosa mi manchi a fare, il singolo che ha decretato il successo di Calcutta e di Mainstream.
Francesco Lettieri ha curato la regia del video ufficiale di Orgasmo, lui che in passato aveva già girato per Calcutta il famoso video di Cosa mi manchi a fare. Il video su Youtube ha superato le 600mila visualizzazioni. La copertina del singolo è del disegnatore ed illustratore cinese Tony Cheung (https://www.instagram.com/tungningcheung/).
Cosa rappresenta questo nuovo singolo a distanza ormai di due anni dall’album che ha consacrato Calcutta, Mainstream? Innanzitutto questo singolo rappresenta una gioia per i fan, che possono tornare a rivedere e risentire Calcutta esprimersi di nuovo in prima persona e con la sua voce. Sono ben note le collaborazioni intrattenute come cantautore e paroliere nel corso del 2017. Calcutta infatti ha collaborato alla scrittura del pezzo Io non abito al mare di Francesca Michelin e del singolo estivo di Nina Zilli, Mi hai fatto fare tardi; ha scritto per J-Ax e Fedez i testi di due canzoni, Milano intorno e Allergia.
Sono comparse qua e là critiche dopo Orgasmo, troppo diverso da Mainstream e troppo pericolosamente vicino al resto del panorama indie italiano. L’indie italiano è composto da tante formazioni, che spesso finiscono per essere un po’ delle meteore, che dopo un certo exploit iniziale si atrofizzano su un modo di fare musica alquanto standardizzato e ripetitivo. C’è chi pensa che anche Calcutta sia destinato tutto sommato a questa fine.
Mi sento di dire però senza troppe remore che Orgasmo è Calcutta, rispecchia pienamente un certo stile a cui ci ha abituati e rispecchia una certa sensibilità per dinamiche emotive, a loro volta ricalco dei tempi che viviamo. Secondo il mio modestissimo parere questo ritorno di Calcutta non ha assolutamente smentito la sua originalità musicale o testuale, anzi lo ha riconfermato come voce dotata di un’identità ben precisa, capace di distinguersi sempre, senza mai omologarsi.
Un certo disagio nel percepire il nostro tempo come effettivamente “nostro” è qualcosa che è sempre trasparso nella musica di Calcutta e qualcosa che continua a trasparire. Il singolo Orgasmo è infatti espressivo di una certa incapacità di comunicazione, che ci riguarda da vicino. ‹‹Se ti parlo con la bocca chiusa, mi dici di non urlare››. Un’incomunicabilità che poi diventa distacco, allontanamento, solitudine e paura: ‹‹Dove perdersi quando fa buio mi fa paura/ Dove perderti quando fa buio e ti senti sola››.
Orgasmo non è Cosa mi manchi a fare, risposta più che ovvia! Ma Orgasmo è sempre Edoardo!
Aspettiamo con trepidazione la prossima primavera per ascoltare il nuovo album per intero. Inutile dire che l’attesa più grande ruota intorno al grande ritorno live di Calcutta con un tour, che speriamo si riveli ricco di date in tutta Italia.
Calcutta is back!
Per ascoltare Orgasmo, ecco i link Youtube e Spotify: