Miriam Ricordi e il suo album “Persuadimi”: “Ecco quali sono le mie passioni e i miei progetti”
“Persuadimi” è il nuovo disco della giovane Miriam Ricordi. Classe 1990, Miriam ha una forza incredibile soprattutto nella sua voce. Attraverso le sue canzoni racconta se stessa e le sue storie parlando di sé e di tutto quello che ha vissuto nei suoi ultimi 10 anni, “fatti di viaggi, festival e incontri importanti con i musicisti”.
Com’è nato questo album?
“Questo disco è il mio album di esordio ed è il raccoglitore di quelli che sono stati i miei ultimi 10 anni di vita. Da quando ho iniziato a scrivere avevo 15 anni e ho scelto alcune tra le canzoni che avevo scritto da allora a oggi per far sì che potessero rappresentare le varie sfaccettature di quella che sono. Ci sono 10 anni di viaggi, di festival, di contest, festival, incontri con i musicisti”.
Parlaci del nuovo singolo “Anche solo per stasera”
“Le canzoni nascono quando c’è un momento di ispirazione e delle volte si completano subito, altre volte quando ti ritrovi in una situazione simile. Anche solo per stasera l’ho scritta mentre ero in albergo durante un viaggio, in una situazione molto narrata come racconto nella canzone. La canzone è stata in un cassetto per un po’ di tempo e l’ho finita in un altro momento. Il titolo del disco, Persuadimi, è una parola che si trovava nel primo singolo del 2014 “Stratega” e la parola è contenuta anche nel nuovo pezzo. Persuadimi mi piace per significato, per suono. Ho anche scoperto che la radice etimologica indica il fatto di avere un’idea forte di cui fidarsi”.
Il disco è stato finanziato dalla PostpayCrowd@Music. Raccontaci cosa è successo in quel periodo.
“Il PostpayCrowd@Music è una campagna crowdfounding-gara. Il bando mi è stato segnalato da una ragazza che mi segue musicalmente da qualche anno. Era una gara fatta una volta l’anno finanziata da Postepay e c’era un video promozionale fatto dai Subsonica che erano i “padrini”. C’erano 667 progetti artistici e ne hanno selezionati 24 tra cui il mio. C’erano pochissimi giorni di tempo per raggiungere 100 sostenitori diversi e un minimo di 5.000 euro raccolti. Chi entrava tra i primi 5 Postepay investiva altri 5.000 euro di tasca propria. Io avevo 174 sostenitori, avevo il numero di sostenitori più alto. L’importante era però raggiungere il numero di soldi e non farsi superare in quello. Ho attraversato momenti pieni di paura ma sono molto soddisfatta dei risultati ottenuti anche perché c’eravamo solo io, la mia testa e i miei 3 musicisti”.
Quando hai capito che la musica sarebbe stata la tua strada? Parlaci del rapporto con la tua chitarra
“La chitarra per me è un terzo braccio. A 11 anni ho visto il video di “Sweet Child O’Mine” dei Guns N’ Roses che parte in bianco e nero con un’inquadratura dal basso e questa immagine fantastica della chitarra. Da qui ho capito che sarei voluta diventare così. Ho comprato la prima chitarra con i soldi dati da mia nonna. Poi ho comprato quella elettrica e mi sono iscritta all’Accademia di chitarra. A 15 anni ho capito che avrei voluto anche cantare per raccontare storie”.
Quali sono i tuoi progetti imminenti?
“Intanto vado in sala prove. Il disco è uscito e io l’ho voluto e aspettato per tantissimo tempo.
Quando è uscito il singolo “Stratega” che ho presentato anche a Berlino, ogni volta che finivano i concerti venivano le persone a chiedermi dove avrebbero potuto ascoltare la canzone. Ci tenevo quindi a fare un disco anche se amo davvero fare i live. Abbiamo presentato il disco a dicembre a teatro e sono tornata a cantare sul palco. Adesso continuerò a presentare il disco per raccontare le mie storie e conoscere più gente possibile”.