Simona Molinari: il concerto al Blue Note di Milano è un viaggio per raccontarsi

Simona Molinari continua il “Casa Mia Tour” con ben quattro concerti al Blue Note di Milano, c’eravamo e possiamo raccontarvi com’è andata.
E’ uscito a dicembre il suo nuovo disco “Casa Mia“, un album di standard del jazz in cui si attraversa la cultura e più grandi artisti del genere, tutti riarrangiati e interpretati da Simona Molinari. Un’artista che è riuscita a mettere insieme brani della storia della musica con altri meno conosciuti in un album dalle grandi sonorità. A qualche mese dalla pubblicazione, Simona Molinari è partita per il “Casa Mia Tour” per presentare dal vivo questo progetto.
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Il tour di Simona Molinari, dopo qualche anteprima, è arrivato al Blue Note di Milano per quattro concerti speciali, due al giorno, l’11 e il 12 marzo scorsi. Sabato sera eravamo lì e vi raccontiamo di una serata unica nel suo genere.
Il titolo “Casa Mia Tour” si palesa subito, perchè appena entrati nel locale sul palco troviamo allestita una casa, nei suoi elementi più comuni come un frigo, una cassettiera, lampade, appendiabiti ed il pubblico viene invitato, veramente, a casa di Simona Molinari.
Si spengono le luci e sulle note di “Puttin On The Ritz” Simona fa la sua entrata, inizia così un concerto di più di un’ora e mezza, dove si attraversa tutto il suo l’universo musicale. Si passa dai grandi brani d’atmosfera come il singolo “Smoke Gets in Your Eyes” a più movimentate ed incalzanti come “Quizàs Quizàs Quizàs“, fino a brani che hanno segnato l’inizio della carriera e quindi “Egocentrica”, c’è tutto, non manca niente. Ciò che colpisce più di ogni cosa (anche fra i commenti in sala), è la voce dell’artista, dal vivo riesce a dare una performance davvero eccellente, spazia da un genere all’altro senza nessuna fatica e per chi è al suo primo live non può che restare entusiasta.
Simona riesce a creare, in un’ora e mezza, un’atmosfera intima e di spettacolo, al pari delle grandi artiste del passato. Entra in sintonia con il pubblico, ci presenta il suo Ignazio, un “maggiordomo di palco” che l’aiuta in ogni tappa del tour e con la sua band è intesa pura. Si alternano momenti di divertimento a quelli emozionanti, si sente una forte intesa fra Simona e la sua band, che mai si risparmia. Una grande prova per l’artista che ha dovuto affrontare quattro live in due giorni, il primo alle 21.00 e il secondo alle 23.30, altamente riuscita e superata.
Nel corso della serata, Simona Molinari si è lasciata al “momento discorso” dal palco ringraziando tutti i suoi collaboratori e il produttore Carlo Avarello.
“Ho avuto il bisogno di stare un po’ in silenzio durante quest’anno, ho ascoltato poca musica, ma piano piano mi sono resa conto che quel silenzio faceva un casino incredibile. Allora ho messo tutto lì nella valigia dei ricordi importanti e ho scoperto e riscoperto il senso del tempo, dell’attesa. Ho capito che per certe cose non si può andare veloci, io per prima se non si apre una pagina internet nel giro di tre secondi mi innervosisco, tutto è usa e getta e velocità. Ci sono delle cose in cui non si può andare veloci come per esempio i rapporti umani. C’è voluto tempo, imparare a cantare non si finisce mai, di imparare uno strumento non si finisce mai e c’è voluto tempo per avere tutti questi musicisti, c’è voluto tempo per portarvi qui stasera, sono passati 7 anni dall’ultima volta, e ci ho messo nove mesi e forse non basterà una vita per imparare ad essere una buona mamma“.
Con questo discorso e “Mr. Paganini”, Simona Molinari ha chiuso il suo concerto al Blue Note di Milano. Per chi non l’avesse ancora vista dal vivo, può seguirla durante una delle prossime date della tournée: il 16 marzo al Teatro Bibiona di Sant’Agata Bolognese (Bologna), il 21 marzo alla Chiesa Madonna della Pace di Molfetta (Bari), il 22 marzo al Teatro Duni di Matera, il 23 marzo al Teatro Orfeo di Taranto, il 13 maggio al Teatro Bellini di Napoli e il 16 maggio al Teatro Sistina di Roma.