Jazzmi si ferma dando appuntamento al 2021: torneremo presto!
Jazzmi la grande manifestazione di musica jazz, giunta alla sua quinta edizione, è iniziata a Milano, giovedi 22 ottobre 2020, prima giornata di coprifuoco in Lombardia.
Si è dovuta fermare però il 26 ottobre, dopo 60 concerti, in rispetto al Dcpm che non dà spazio a soluzioni per gli eventi live. Gli organizzatori avevano dimostrato grande flessibilità, intelligenza e slancio per adattarsi alla situazione “cangiante”, convinti come sono che la Cultura sappia gestire l’emergenza sanitaria, con capienze ridotte, controlli, distanziamento, cambio orario spettacoli per permettere agli spettatori il rientro in sicurezza.
Jazzmi si ferma dando appuntamento al 2021, torneremo presto!
“Chi ha partecipato ai primi concerti del festival negli ultimi quattro giorni, scrivono gli organizzatori, Luciano Linzi e Titti Santini, ha visto con che scrupolo e responsabilità abbiamo applicato le normative sanitarie e con quanta dedizione abbiamo mantenuto le distanze per farvi stare “distanziati” ma vicini alla musica. Jazzmi continua a essere coraggio, solidarietà e tenacia. Più di novanta eventi cancellati dal 26 ottobre al 1° novembre fra cui i concerti di Vinicio Capossela, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Enrico Intra, Camille Bertault, Musica Nuda, Cristina Donà, Omar Sosa, Chiara Civello, Yaron Herman e molti altri.
Grazie, continuano, a tutti coloro che l’hanno reso possibile fin qui. Tutti i rimborsi per i biglietti acquistati verranno avviati dalle differenti rivendite. Concludono con un: torneremo presto!
Jazzmi, concerto inaugurale: Danilo Rea, Massimo Moriconi, Alfredo Golino in Tre Per Una
Abbiamo avuto la possibilità di partecipare al concerto inaugurale in Triennale, che ha visto Danilo Rea, Massimo Moriconi, Alfredo Golino in Tre Per Una, un omaggio a Mina, con la partecipazione di Massimiliano Pani. Il compositore, figlio di Mina e Corrado Pani, ha tracciato la vita di sua mamma, attraverso sue foto riprodotte su un grande schermo, musica e canzoni. Insieme a lei, è sfilata però anche l’Italia ancora in bianco e nero ma piena di colori, di musica, di cultura degli inizi anni 60. Un’Italia che sembra un mondo ancora in ordine, con una televisione di stato che produce cultura, intrattenimento sano e musica con ben quattro orchestre sinfoniche.
Un’Italia che, sotto l’apparenza composta però, sta cambiando e Mina si rende protagonista del cambiamento, talvolta anticipandolo.
Sul palco Danilo Rea al Piano, Massimo Moriconi Bass and doublebass, Alfredo Golino Drums and percussions, tre grandi jazzisti che hanno trascorso tantissimo tempo insieme a lei per fare musica, suonando dalla canzone italiana (Non credere, E se domani, Io e te da soli) allo standard americano.
Il concerto è stato un caldo regalo per i nostalgici entrati, come la scrivente, nella grande età. Quei suoni morbidi, sinuosi, hanno fatto sfilare in molti dei presenti, accanto alle foto riprodotte sul palco, anche immagini più o meno sfuocate di estate al mare, di juxebox a monetine, di pantaloni a zampa di elefante.