Grecia, Varoufakis: “La liquidità sta finendo”
“I negoziati sono cruciali per l’economia globale non solo per i rischi di contagio, ma anche perché definiscono le procedure dell’Europa e di come gestirà eventuali future crisi. E per questo il nostro governo è desideroso più di chiunque altro di portarli a termine”. Sono le parole del ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, intervenuto ad un evento organizzato dalla Brookings Institution di Washington a margine degli Spring Meetings del Fondo monetario internazionale. Varoufakis, nel corso del suo discorso, ha dipinto a parole la crisi che sta attraversando il paese ellenico, definendo gli ultimi sette anni come un “inverno del malcontento”. Il Ministro delle Finanze ha ricordato che la retorica dominante “sostiene che l’Europa sta recuperando e solo la Grecia non è riuscita a salire sul treno della ripresa economica”.
E sulla situazione attuale: «La liquidità della Grecia sta finendo. Noi non stiamo giocando con l’uscita dall’euro, mentre l’Europa, invece, deve ammettere che ha peggiorato la situazione con il suo programma. La Grecia non può firmare un accordo sul suo debito che non risolverà i problemi economici del Paese. Non accetteremo obiettivi che la nostra economia non può realisticamente raggiungere».
Le divergenze con tra Grecia ed Europa, dunque, non sembrano affievolirsi. Bruxelles mette pressione al Governo di Tsipras, mentre il Fondo monetario internazionale rifiuta l’ipotesi di un rinvio delle scadenze di maggio, e lancia l’allarme sulla liquidità. «Il lavoro prosegue ma non siamo soddisfatti del livello di progressi raggiunto finora», ha detto il portavoce del presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, aggiungendo che «il lavoro deve necessariamente intensificarsi». Le divergenze che persistono sarebbero ampie e complicate da risolvere a livello tecnico poiché riguardano gli ambiti «sociali», cioè pensioni e misure a sostegno della popolazione, su cui Syriza ha una posizione considerata «ideologica», che non vuole cambiare né ammorbidire.
Giuseppe Ferrara
17 aprile 2014