All’asta la banana di Cattelan: si parte da 1,5 milioni di dollari
Comedian, la famosa banana attaccata al muro di Maurizio Cattelan, andrà all’asta il 20 novembre con una base di offerta di 1,5 milioni di dollari. Il miglior offerente che riuscirà a portarsi l’opera a casa riceverà un nastro adesivo, una banana e le istruzioni per l’installazione, oltre, ovviamente, al certificato che ne attesta l’autenticità. L’opera sarà battuta all’asta dalla nota casa d’aste Sotheby’s, a New York.
In confronto al valore iniziale della banana dell’artista padovano, quotata a 120 mila dollari, l’opera ha fatto un notevole passo avanti in questa nuova asta. La provocazione di Maurizio Cattelan è stata già venduta in tre versioni, di cui due con il prezzo iniziale di 120 mila dollari e una da 150 mila. Il nome del venditore non è stato rivelato, ma si suppone sia uno dei precedenti compratori.
L’opera, presentata per la prima volta nel 2019 durante una fiera d’arte a Miami, è entrata subito nell’immaginario collettivo, alimentando discussioni sul significato dell’arte e sulla manifesta provocazione portata avanti dall’artista. Comedian si inserisce, infatti, in una vera e propria performance. La banana era stata acquistata da Cattelan per 30 centesimi da un fruttivendolo, solo qualche ora prima dell’esposizione. Trattandosi di un oggetto dalla decomposizione veloce, la banana è pensata per essere sostituita di volta in volta con una nuova. Il secondo giorno di esposizione un artista staccò la banana dal muro e la mangiò davanti alle telecamere, che fu semplicemente sostituita dai curatori della mostra. Il giorno seguente, una folla di persone si ammassò all’entrata della galleria, per poter accaparrarsi la banana, che fu quindi rimossa per placare la situazione e preservare l’incolumità delle altre opere esposte. Episodi simili si sono poi ripetuti, come nel 2023, quando uno studente coreano mangiò la banana, riattaccando la buccia sul muro con lo scotch rimasto lì.
L’asta di novembre è risultata, quindi, per molti curiosa anche per il notevole valore attribuito ad un’opera di per sé facilmente replicabile e deperibile. Il responsabile per l’arte contemporanea di Sotheby’s, David Galperin, ha affermato che si tratta di un’«opera provocatoria di un genio allo stato puro», che in quanto opera concettuale «metterà alla prova se stessa andando all’asta: sarà il pubblico ad avere voce in capitolo su quanto veramente vale».