Boldini, De Nittis et Les Italiens de Paris
METS Percorsi d’Arte presenta al Castello Visconteo di Novara dal 4 novembre 2023 al 7 aprile 2024, una mostra imperdibile, curata da Elisabetta Chiodini: Boldini, De Nittis et Les Italiens de Paris.
Essa non solo regala il piacere della contemplazione di opere di un momento creativo pieno di fascino e positività per il progresso, quello che va dalla fine ‘800 a inizio ‘900 nella Parigi diventata il polo culturale più importante in Europa.
Ma tratteggia anche in filigrana, la complessa struttura del mercato d’arte parigino, mondo impietoso, intessuto da accordi latenti e diffusi, molto influenzato dai collezionisti americani.
La guerra civile americana (1861/1865) ha infatti trasformato la società prevalentemente agricola degli Stati Uniti in una potenza industriale, specie nel settore ferroviario i cui magnati diventano grandi collezionisti.
Sono loro che influenzano il mercato parigino investendo in opere d’arte. Oltre ad introdurre il nuovo concetto di arte come investimento, dettano anche il loro gusto al mercato dell’arte.
Che è dominato a livello istituzionale dal Salon, gestito dallo Stato, e dalle Esposizioni Universali dove all’interno della sezione delle arti, i mercanti gestiscono le loro squadre.
Nel tentativo di approdare al mercato parigino quindi, Les italiens de Paris, fanno esperienze diverse. Ma tutti hanno bisogno di un contatto, una raccomandazione per entrarvi.
Il sistema funge infatti da garanzia economica, di autenticità e provenienza, elementi importanti visti i tanti falsi. Per questo i prezzi e la disponibilità delle opere vengono controllati.
Les italiens de Paris ci porta dunque in questa Parigi in fermento “capitale del lusso, delle mode, del progresso e della civiltà”.
Grazie alle Esposizioni Universali (1855, 1867, 1878, 1889 e 1900) infatti, arricchite dai padiglioni delle colonie, vengono presentati oggetti e prospettive d’arte capaci di rimettere in discussione le fondamenta dell’estetica occidentale.
Si assiste allora, specie tra gli artisti, ad un vero e proprio choc culturale che dura sino alla fine dell’800. Le stampe giapponesi per esempio, offrono loro nuovi motivi pittorici e soluzioni sconosciute per rappresentare lo spazio. Grazie infatti al trattato commerciale firmato da Francia e Giappone nel 1858 questo paese sconosciuto al mondo, partecipa all’Esposizione universale di Parigi nel 1867.
Eccoli dunque poco più che ventenni, arrivare in questa metropoli per respirarne le novità. Boldini, De Nittis, Mancini, Zandomeneghi, Corcos. Alcuni si fermeranno una vita intera.
Les Italiens de Paris: percorso della mostra
La mostra si sviluppa in otto sezioni che consentono di avere una panoramica sulla presenza dei diversi percorsi dei pittori italiani. Si percepiscono le loro aspirazioni, le contraddizioni e l’integrazione dei loro stili di provenienza con le tendenze e richieste del mercato parigino.
Più di una sezione è dedicata a Boldini e De Nittis e alle loro opere di maggior successo. Di Boldini troviamo tanti splendidi ritratti, olii e pastelli. Come i ritratti delle giovani sorelle cilene Concha y Subercaseaux, opere che per il taglio compositivo e il formato rappresentano una importante svolta nella produzione boldiniana e inaugurano una nuova fortunatissima stagione della ritrattistica del pittore. E ancora il ritratto di René Cole (Gentiluomo in abito da sera) (1893), uno dei rari ritratti maschili eseguiti dal pittore, La Contessa Speranza, una divina figura in movimento.
Una sezione è poi dedicata a Vittorio Corcos pittore livornese (1859-1933) il quale, giunto a Parigi appena ventunenne, nel 1880, si presenta a casa De Nittis “senza nemmeno un biglietto”. Un’altra a Antonio Mancini, artista napoletano di fama internazionale.
Les Italiens de Paris: Castello Visconteo di Novara e Palazzo Reale di Milano
Ricordiamo che Palazzo Reale dedicherà una mostra dal 24 febbraio al 30 giugno 2024 a De Nittis. METS Percorsi d’Arte contribuirà al progetto espositivo con l’apporto di un importante nucleo di opere provenienti da collezioni private, tra le quali il celeberrimo Westminster di cui presto diremo. La relazione fra le due mostre rende possibile l’applicazione reciproca dell’ingresso a biglietto ridotto.
Preziosissimo come sempre il catalogo della mostra edito da Mets Percorsi d’arte con saggi di Elisabetta Chiodini e Paul Nicholls e arricchito da schede di Silvestra Bietoletti, Silvia Capponi, Elisabetta Chiodini, Omar Cucciniello, Elena Lissoni, Elena Marconi, Giulia Matta, Camilla Testi, Isabella Valente.
L’iniziativa è co-organizzata con Comune di Novara e Fondazione Castello di Novara, con il patrocinio e il contributo di Regione Piemonte, il patrocinio di Commissione Europea e Provincia di Novara.
Si è realizzata grazie al sostegno di Banco BPM (Main sponsor), Esseco S.r.l., Fondazione CRT, De Agostini Editore S.p.A., Comoli Ferrari & C. S.p.A., Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, Artekasa S.r.l., Mirato S.p.A.
Si avvale inoltre della collaborazione di Ad Artem, Ente Turismo Terre dell’Alto Piemonte, Big/Ciaccio Arte, EnjoyMuseum S.r.l., e del supporto di Enrico Gallerie d’Arte e Gallerie Maspes Milano.
Boldini, De Nittis et Les Italiens de Paris: Informazioni
Castello di Novara, Piazza Martiri della Libertà 3 T. 0321 1855421.
Intero euro 14 | Ridotto euro 10 | Ridotto ragazzi 6 -19 anni euro 6.
Orari: da martedì a domenica dalle 10:00 alle 19:00 | lunedì chiuso.
Presentando il biglietto della monografica su Giuseppe De Nittis a Palazzo Reale a Milano si ha diritto all’ingresso ridotto alla mostra Boldini, De Nittis et Les Italiens de Paris al Castello di Novara, e viceversa.
Presentando il biglietto di ingresso alla cupola di San Gaudenzio a Novara si ha diritto all’ingresso ridotto alla mostra Boldini, De Nittis et Les Italiens de Paris al Castello di Novara, e viceversa.