Scritto Nella Pietra, la spiritualità del gesto tra scrittura e arte
Il Teatro Franco Parenti di Milano ospita ai Bagni Misteriosi, dal 9 al 16 ottobre 2023, una grande mostra “Scritto Nella Pietra Calligrafie di Morioka Shizue, Nakajima Hiroyuki, Bruno Riva”. Una intera settimana ricca anche di eventi dedicati all’antica arte calligrafica dell’Asia orientale con performance, conferenze e seminari insieme agli artisti. In quei segni, scritti con inchiostro e pennello, l’artista mette se stesso, quello che sente, che vive, proprio come un sismografo del cuore.
É promossa dal Comitato Le Cinque Pietre, l’Associazione culturale shodo.ch con www.shodo.it, primo sito sulla calligrafia sino-giapponese in Italia e curata da Katia Bagnoli e Bruno Riva. La scrittrice e nipponista Carmen Covito firma il catalogo.
Tradizione ed innovazione del gesto pittorico tra scrittura e arte calligrafica
Il titolo suggestivo “Scritto Nella Pietra” rimanda ad antiche testimonianze incise su pietra, ossa di animali, carapaci di tartaruga o metalli, che testimoniano il legame tra uomo e natura in diverse parti del mondo.
Basti pensare agli esempi di arte rupestre presenti in numerose località della penisola italiana, come in tutto il continente euroasiatico, fino al Medio Oriente, alle steppe della Mongolia, alla Cina.
Le opere in mostra pur riagganciandosi a questo passato millenario, che segna l’inizio di un percorso tra scrittura e arte calligrafica, sono l’espressione della calligrafia più contemporanea che è passata dal segno, petroglifo e pittogramma, alla scrittura e all’arte.
Troverete circa 50 opere realizzate utilizzando esclusivamente le scritture più antiche. Tele di grande e grandissimo formato (da 1 x 1,5 metri a 1 x 14 metri) progettate appositamente per le sale Testori, Mosaico e Zenitale (oltre 350 mq espositivi) della Palazzina dei Bagni Misteriosi del Teatro Franco Parenti. I tre artisti, accomunati dall’urgenza di testimoniare il rispetto della Terra della sua fragilità, hanno creato opere in omaggio alla natura : Cervi e pesci, pianeti, il cielo e le sue stelle, i momenti del giorno e i cambiamenti climatici, le orme dell’uomo sono alcuni dei titoli che accomunano questo condiviso sentire. In mostra anche Mottainai, quattro calligrafie di Bruno Riva, quattro interpretazioni personali in forme di scrittura antica del concetto di 勿體無 Mottaina(i) / Che spreco! / What a Waste! Un’espressione di rammarico di fronte allo spreco, all’abuso di beni materiali. Ma anche di tempo e altre risorse preziose non rinnovabili.
Infine, per festeggiare il 50° anniversario del Teatro Franco Parenti è stata realizzata un’opera collettiva, una composizione costituita da cinquecento piccole calligrafie realizzate in forme di scritture antiche su carta artigianale Cerastico che saranno donate al pubblico.
Scritto Nella Pietra: programma
L’intero programma è concepito per rendere i visitatori partecipi di questa affascinante arte. A partire dall’inaugurazione della mostra, alle ore 19.00 del 9 ottobre, quando i tre artisti daranno vita a una grande performance nel foyer basso del Teatro. Un’occasione unica per assistere alla nascita di un’opera di cui indispensabile, è proprio il gesto che la genera e la compie.
A seguire, il 10, 11, 12 e 13 ottobre alle ore 18.30, gli artisti Morioka Shizue, Nakajima Hiroyuki, Bruno Riva e la professoressa Rossella Menegazzo dell’Università degli Studi di Milano terranno quattro conferenze per condurre il pubblico in una immersione totale del mondo della calligrafia.
Sabato 14 e domenica 15 ottobre, dalle 15.00 alle 18.00 i tre artisti saranno protagonisti di seminari di approfondimento aperti a coloro che già hanno esperienza con la calligrafia, a studenti di lingue dell’Asia orientale, ma anche a neofiti, in quanto gli artisti accompagneranno gli allievi lungo il percorso di questa affascinante via che sconfina nello spirituale, offrendo l’opportunità di sperimentare l’uso di inchiostri e carte calligrafiche.
L’intero progetto che porta fino all’inaugurazione della mostra verrà documentato da un video realizzato da Gregory S. Piccolo e Tommaso Pasi.