Il Ciné 2017 chiude con tante sorprese e una chiara polemica
Si sono concluse ieri le quattro giornate di convencion di Riccione in cui ogni anno si delinea tutto il panorama cinematografico dei successivi mesi e fino alla serata del 6 luglio il Ciné 2017 ha continuato ad ospitare i protagonisti italiani del grande cinema della prossima stagione. Da Alessandro Gassmann, a Vincenzo Salemme per arrivare al gran finale con Ligabue, dal mattino fino a sera si sono susseguiti incontri, presentazioni e non sono mancate nemmeno le polemiche e le sorprese.
Nella mattinata Alessandro Gassmann e Lillo sono stati i portabandiera della Vision Distribution. Si intitola Il Premio il road movie per la prima volta diretto e interpretato da Gassmann; mentre Lillo ha presentato la commedia Nove lune e mezza, opera prima della regista Michela Andreozzi, in cui l’attore romano recita al fianco di Claudia Gerini, Giorgio Pasotti, Alessandro Tiberi, Claudia Potenza, Stefano Fresi.
Grande protagonista del pomeriggio è stato invece il listino Medusa per cui Vincenzo Salemme e Carlo Buccirosso hanno presentato il prossimo film dei fratelli Vanzina, Caccia al tesoro. È ambientato a Napoli e racconterà la rocambolesca storia di un’improvvisata banda di ladri determinata a sottrarre una delle gemme del prezioso tesoro di San Gennaro, ma la peculiarità dell’impresa consiste nel fatto che è il Santo stesso ad aver autorizzato il furto. Un film che non può non riportare alla memoria uno dei capolavori di Dino Risi, Operazione San Gennaro, ma a tal proposito Salemme chiarisce: “L’omaggio ad uno dei più importanti esponenti della commedia italiana sicuramente c’è, ma Caccia al tesoro in comune con l’opera di Risi ha solo l’ambientazione, l’inconfondibile atmosfera napoletana, l’occasione offerta dal tesoro di San Gennaro e il pretesto dell’evento, che però nel caso di Operazione San Gennaro era il Festival di Sanremo mentre nel nostro caso si tratta del derby. Per il resto è tutto nuovo e il mio personaggio ricorda solo a tratti quello di Dudù”.
Non può mancare nel listino Medusa anche il titolo adatto alle prossime feste di fine anno al cinema, Natale da chef, per la regia di Neri Parenti che, a dispetto delle scelte di Filmauro, ha voluto richiamare sul set il vero Massimo Boldi nei panni di un capo cuoco impegnato in un’assurda gara di cucina al contrario. Nel cast anche Biagio Izzo, un aiuto chef che non distingue i sapori, Dario Bandiera, un sommelier astemio, Rocio Munoz Morales, una pasticciera incapace, e Francesca Chillemi. “La mia –ha detto Neri Parenti ai giornalisti- più che una commedia è una farsa. In realtà bisogna dire che, sebbene agonizzante, il cinepanettone resta il genere che raggiunge i maggiori incassi”. In merito al film di Natale che la Filmauro ha in preparazione però il regista parla con franchezza: “Più che un cinepanettone a me sembra un cinepolpettone, di quelli che si fanno con gli scarti. Dal punto di vista strategico la trovo una scelta poco vincente. Perché andare a vedere al cinema spezzoni di film che si possono facilmente recuperare su internet e guardare in tutta tranquillità a casa propria? La cosa più che altro puzza di dispetto”.
Ma la grande sorpresa che ha chiuso in bellezza l’ultima serata di questo Ciné 2017 è stata la comparsa inattesa di Luciano Ligabue, che ha lasciato a metà le riprese del suo nuovo attesissimo film per arrivare a Riccione a presentarlo insieme a i suoi due protagonisti, Stefano Accorsi e Kasia Smutniak. “Per tanto tempo non uscivano storie che secondo me valesse la pena di raccontare –ha spiegato il cantante emiliano al pubblico-, ma quando ho ascoltato l’album (Made in Italy) per intero ho capito che era arrivato il momento di rimettere mano ad un film. Made in Italy è un film che parte dal disco e attraverso le musiche torna al disco”.