DON’T FORGET TO BREATHE | I conflitti di un giovane in una torrida estate

La sezione Alice nella città continua a regalare splendide visioni al pubblico della Festa del Cinema di Roma: dopo il granitico Zombi Child e il meraviglioso Taro the Fool, ecco Don’t forget to Breathe, una coproduzione italo-sloveno-croata diretta dal regista triestino Martin Turk. Un ritratto potente e visivamente estasiante del passaggio all’età adulta di Klemen, interpretato dal bravissimo Matija Valant, che si trova a fare i conti con la rabbia e lo sconforto, ma anche con la rinascita e la vitalità che caratterizzano questo fondamentale momento della vita.
In una calda estate nella provincia slovena la vita del giovane Klemen sta per cambiare per sempre. Il rapporto amorevole e giocoso col fratello appena maggiorenne Peter è minacciato dall’arrivo della nuova ragazza di lui, l’incantevole Sonja. Le passioni che hanno da sempre avuto in comune, come il tennis e la canoa, e quei momenti spensierati passati sulle rive del fiume sembrano svanire lentamente, perduti nella calura estiva che traspira dai campi e dai boschi incontaminati. Questo progressivo distacco dall’amato fratello provoca in Klemen un torrente di emozioni contrastanti e di azioni spericolate, mentre è combattuto tra l’odio che prova per Sonja e l’inevitabile attrazione causata dalla sua travolgente femminilità.
In Don’t forget to Breathe è la calda stagione estiva a rubare la scena ai personaggi. La natura mostrata in maniera così poetica dal regista Martin Turk e dal suo direttore della fotografia Radislav Jovanov-Gonzo non è solo qualcosa di cui rimanere affascinati, ma è motore essenziale della crescita del protagonista. È proprio nei paesaggi incontaminati della Carniola Bianca, regione della Slovenia che sembra uscita direttamente da una fiaba, che avviene la maturazione di Klemen, dove i suoi conflitti interiori così tremendamente burrascosi trovano una necessaria risoluzione. Ad accompagnare ciò, le delicate musiche di Teho Teardo risuonano dolcemente nei fruscii degli alberi, nei suoni colorati dell’estate e nello scrosciare incessante del fiume, senza mai intromettersi nel tormento di Klemen. L’estatica meraviglia provocata dal paesaggio sembra attrarre lentamente il giovane protagonista, assorbendo progressivamente la sua rabbia e i suoi drammi adolescenziali per poi lavarglieli di dosso tutti insieme, restituendo alla vita un uomo in fasce ma destinato a trovare da solo la propria strada.
VOTO 7
Scheda tecnica di Don’t forget to Breathe
TITOLO: Don’t forget to Breathe
REGIA: Martin Turk
SCENEGGIATURA: Martin Turk
DURATA: 98 minuti
GENERE: drammatico
PAESE: Slovenia, Italia, Croazia, 2019
CASA DI PRODUZIONE: Bela Film, Quasar Multimedia, Studio Dim, Rai Cinema, Radio Televizija Slovenija
DISTRIBUZIONE (ITALIA): Quasar Multimedia
FOTOGRAFIA: Radislav Jovanov-Gonzo
MONTAGGIO: Beppe Leonetti
MUSICHE: Teho Teardo
CAST: Matija Valant, Tine Ugrin, Iva Krajnc, Klara Kuk, Nikola Duricko, Ronja Matijevec Jerman, Jakob Cilensek, Miha Rodman