Ancora giovane, più forte – Sace
Sace è tornato. Dal 19 dicembre è fuori con ‘Exclesior Mixtape’ e domani, al Trecentosessantagradi di Roma lo presenterà ufficialmente insieme ad un sacco di ospiti. Lo abbiamo intercettato tra un impegno e l’altro per parlare appunto dell’ultima fatica e di come se la passa ultimamente. Ciao Davide, bentornato su Fiori di Cemento. Excelsior Mixtape è fuori da un mese; sensazioni? Ciao, grazie! Sono contento di come sta andando il tape in questo primo periodo, nonostante il cambio di sonorità il pubblico ha accolto molto bene questa virata. Tra qualche giorno ci sarà la presentazione live a Roma, vediamo che succede.
Sappiamo che c’hai lavorato tanto. Com’è nato e come si è sviluppato il progetto?
E’ un disco che nasce dopo un anno abbastanza travagliato sia per quanto riguarda la mia vita privata che musicale in cui ci sono state un po’ di incomprensioni e complicazioni che mi hanno portato alla fine a fare un mixtape. Non ti nascondo che c’è stata anche una parentesi molto piacevole che è quella del viaggio a New York in cui sono stato molto ispirato e motivato a chiudere il progetto.
Da ‘Strawdog’, primo singolo/video estratto , a ‘ Normale’, quanto è cambiato Sace?
Mah in realtà ben poco, sono comunque due brani che si trovano all’ interno dello stesso disco e posso dirti che sono semplicemente due lati di me differenti ma niente di più. A me piace molto sperimentare e toccare più sonorità all’ interno di un disco, odio ripetermi o riproporre qualcosa che ho già fatto, sarebbe troppo facile. Preferisco rischiare proponendo sempre qualcosa di nuovo ed è quello che ho fatto con Excelsior. Comunque farei il confronto con qualcosa di ancora più arretrato come “In Alto”, sento di essere cambiato molto, sia a livello di gusti per quanto riguarda il sound che il messaggio che voglio trasmettere ai miei ascoltatori, si vivono molte fasi nella vita e penso che ogni brano rap sia un’istantanea di essa, visto che è un mezzo di comunicazione molto diretto che ti dà l’opportunità di poterti esprimere senza filtri a differenza di altri generi.
Una sola collaborazione, con Daniele Folcarelli per il ritornello di scelte. Perché non ci sono altri rapper su Excelsior?
Sin dall’inizio ho sentito che il disco stava prendendo una piega troppo personale, come ti dicevo prima ho passato un anno abbastanza isolato, lontano da tutti e tutto. Avevo molto da raccontare e in quel periodo di solitudine, nessuno mi è stato accanto se non gli amici più stretti, di conseguenza nessuno avrebbe potuto capire a pieno quanto profonda potesse essere la ferita che mi portavo dentro, da questo puoi trarre benissimo le conclusioni. Ci sono molte persone che stimo e rispetto con cui avrei il piacere di collaborare, ma sentivo che questo non era il momento. Fare un featuring a convenienza per vendere due copie in più, non fa per me.
Mesi fa, quando ci eravamo parlati per la prima volta, ti avevo definito quasi una mosca bianca nell’attuale scena rap, soprattutto in relazione a quello che fanno e comunicano i tuoi coetanei; pensi che il pubblico riesca a comprenderti appieno?
Penso che la maggior parte del pubblico reclami sempre il contenuto, qualcosa di vero e sincero da parte dei nuovi, ma nel momento in cui glie lo dai lo ignora senza porsi troppe domande. Tira più il gossip di un disco in cui un artista mette cuore, fatica, soldi ed impegno. Tira più lo stile, la metrica ed i giochi di parole invece del messaggio.
Mi ricollego ad una delle due bonus track della copia fisica: ti senti veramente ‘Libero’?
Mi sono liberato del malessere che racconto nel disco, ma mi sento ingabbiato in tante altre cose.
Il tape è stato registrato, mixato e masterizzato al Casse Rotte di Ceffo, con cui hai anche realizzato anche l’inedito ‘Roma’. Parlaci del rapporto con Leonardo.
Ho speso belle parole per Leonardo nell’ultimo periodo quindi è inutile ripetermi, chi mi segue lo sa. Posso dirti che è una delle poche persone di cui mi posso fidare e su cui posso contare sempre, questa per me è una grande cosa che al momento non ho ritrovato in altri.
Solitamente quando faccio questa domanda mi viene risposto ‘è difficile dirne uno solo, un po’ tutti ecc…’, da te mi aspetto altro. Il pezzo di Excelsior a cui sei più legato e perché.
Hai avuto il giusto presentimento, ti chiedo solo di concedermene 3 (che su 14 sono pochi dai) perché ognuno ha una caratteristica differente dall’altro per cui mi piace. Se si parla di “ascolto” del disco, quello che più mi piace e che ancora oggi mi emoziona nonostante l’ho scritto un anno fa è “Lose my mind” per il campione vocale nel beat e la sua atmosfera, le strofe, ma nello specifico il ritornello che secondo me è una costante nella vita di tutti noi, qui nessuno ti dice davvero cosa pensa e cos’ha in testa, nessuno. Se invece vogliamo parlare di quale brano preferisco fare dal vivo, senza ombra di dubbio ti dico la prima parte di “Uno contro tutti”. Infine c’è “Libero”, è uno degli ultimi pezzi che ho scritto se non l’ultimo, è il riassunto dell’anno che ho passato, racconto ciò che mi ha spinto a fare questo progetto, è il concept dell’intero disco racchiuso in un brano che preferisco di gran lunga ascoltare senza guardare il video.
Il prossimo passo è l’album ufficiale?
Per ora sto scrivendo, cosa ne uscirà non lo so.
Ringraziamo Sace e gli facciamo un grosso in bocca al lupo per Excelsior e tutti i progetti futuri.
Grazie di cuore a voi, massimo supporto! A presto.