Il ritorno di Dj Yaner

Ciao Yaner e benvenuto su Fiori di Cemento. Senza girarci intorno possiamo dire che sei ufficialmente tornato sulla scena, la domanda vien da sola: cosa ha fatto Yaner questi anni lontano dalla musica?
Ciao a tutti; innanzitutto grazie per lo spazio che mi state dedicando, lo apprezzo molto e ne sono lusingato.
In realtà, in questi anni, non ho mai abbandonato la musica, era solo riposta in un cassetto in attesa che il mercato si muovesse un pò. Ero semplicemente poco stimolato. Nel frattempo mi sono concentrato sul mio “principale”lavoro che mi permette di girare il mondo, conoscere altre culture e altri modi di pensare, così da approfondire differenti approcci musicali e tornare sulla scena mi arricchito di tante cose interessanti.
Cosa ti ha spinto a tornare sulla scena?
Hahahaahhah, bella domanda. Per semplificare diciamo che dj Myke mi ha invitato a casa sua per salutarci e raccontarcela un pò; appena salutati ci siamo guardati in faccia sorridenti e, senza dire una parola, mi ha acceso la consolle e mi ha chiesto di scratchare; beh, è stato tutto fluido, come se non mi fossi mai fermato, l’adrenalina che lo scratch è in grado di produrre ha fatto il resto, ed adesso eccoci qua.
Più potenti ed uniti tra l’altro.
Oggi il panorama musicale italiano è totalmente cambiato rispetto ai primi anni del 2000; ad esempio, il main stream è Urban, mentre prima tutto era commerciale o house e se per caso tu facevi parte della Urban cuture o addirittura, nello specifico, dell’hip hop venivi subito etichettato come un prodotto non commerciabile.
Quindi dato che oggi abbiamo questa scena, direi che è il caso di far sapere al paese cosa sono i djs a 360°.
Torniamo un po’ indietro nel tempo; la passione per il vinile inizia intorno al 1995 raccontaci come è nato quest’amore.
Si era il 1995 ed io frequentavo ancora le scuole medie (sono il più piccolo dei Men In Skratch).
Un mio amico storico, poi diventato il mio maestro (Dj Sax), mi ha invitato a casa sua per mostrarmi cosa faceva con i giradischi.
Ricordo che lui era già bravo ai tempi ed io, estasiato, ho voluto seguirlo ed imparare; mi fece provare ad usare i piatti e fu subito amore!
Da li mi sono comprato i primi giradischi, con trazione a cinghia e si usava una moneta da 200 lire sullo shell, per non far saltare la puntina, Sax mi fece vedere anche le VHS dei Campionati Mondiali DMC 1991 – Dj Q-Bert; da quel momento non uscii più di casa fino alla mia prima competizione nel 1998. Passavo le giornate solo a perfezionare la mia tecnica.
Diciamo che hai collaborato con parecchi artisti della scena rap, uno che ti ha colpito particolarmente?
L’artista che mi viene in mente è sicuramente Bassi Maestro.
Lui c’è da sempre, sempre sul pezzo e con una passione infinita per ciò che fà. È chiaro che ce ne sono molti altri ma il primo nome che mi viene in mente è il suo.
Quanto tempo passi sopra i dischi durante la settimana?
Se sono a casa, ogni giorno, almeno 2 o 3 ore sono dedicate all’allenamento puro, alla ricerca ed alla produzione.
Men In Skratch: si ricomincia?
………..diciamo, riconnessione !!!
Il tuo rapporto con Dj Aladyn e Dj Myke?
Aladyn e Myke, per me sono due fratelli maggiori da almeno 16 anni e sono anche i miei djs preferiti!
Abbiamo fatto anni di live, gare nazionali e internazionali, seminari, tour e TV show insieme; ricordo ancora gli allenamenti Men In Skratch, nel garage di Aladyn, dove, a un certo punto, scattava il momento di follia!
Ore di allenamenti e prove metterebbero alle strette chiunque, quindi immagina quante ce ne dicevamo (sorride) .Da bravi soci!
Il momento più bello della tua carriera?
2000 e 2001, sicuramente l’aver potuto partecipare per l’Italia, al DMC WORLD DJ CHAMPIONSHIP a Londra.
Palco enorme, 6000 persone a guardare lo show e tutti i dj più forti del mondo a gareggiare contro di te per il titolo mondiale! Fantastico.
Grazie Yaner per l’intervista, aspettiamo di vederti in consolle.
Lorenzo Bruno
28 ottobre 2015