Depha, 3 Tone Studio ed il progetto Grounder
Dopo l’esperienza al Bunker Studio di 3D ci spostiamo da Depha; beatmaker, responsabile e proprietario del 3Tone Studio. Ciao e benvenuto sulla rubrica “Fiori di Cemento”, raccontaci come ti sei avvicinato al rap.
Il mio primo contatto con questa cultura è avvenuto molto tempo fa….in seconda elementare ero in classe con Sedato Blend (Quarto Blocco) che era già “avviato”, sopratutto nel writing, e mi portava a vedere i graffiti, eravamo 2 bambini; a 12 anni ho iniziato ad ascoltare rap, prima americano e poi quello italiano, Bassi, Colle ecc.
A 15 anni questa passione, mi ha portato a fare i beat, in casa e solo col computer.
Quando e come inizia la tua avventura al 3Tone Studio?
Come dicevo prima ,ho iniziato a 15 anni, lo studio è arrivato molto più tardi. Precisamente 4 anni fa; inizialmente si chiamava 3Q STUDIO e si occupava anche di grafica e fotografia, in 4 anni ho conosciuto molti artisti e prodotto molti beat, ora lo studio ha fatto un salto di qualità, diciamo che il 3 Tone è un evoluzione del precedente 3q sopratutto nell’ambito musicale.
Ripongo tutto me stesso in questo studio e in questo lavoro, quasi senza sosta.
Progetti futuri in arrivo?
Molti, sto collaborando con molti rapper sia già affermati che più giovani ed emergenti, già a settembre usciranno molte belle novità.
Sono al lavoro al disco di Metal Carter, Gose, Numi, Sedato Blend, Robe One, J-Mel, Phedra e molti altri.
In più in cantiere c’è anche un mio progetto di studio con molti artisti, ma non voglio svelare ancora niente, come ho detto ci saranno molte novità.
Hai collaborato con tanti rapper della scena romana e non solo, l’artista che più ti ha colpito e perché.
Sono molti gli artisti con cui collaboro e molti mi hanno colpito, molti sono ragazzi con cui è veramente un piacere lavorare, e sopratutto diversi tra loro, quindi è molto difficile per me esprimere una preferenza. Mi piace molto lavorare con i più giovani.
Un artista con il quale vorresti collaborare in futuro?
Eeeeeee domandone, ce ne sarebbero molti, alcuni defunti. Se proprio devo mi piacerebbe collaborare con produttori di musica elettronica con i controcazzi per esempio Trentemoller.
E se dovessi sceglierne uno nella scena rap?
Sicuramente Asap Rocky o Eminem come rapper, ma un bel progetto con un produttore americano (DRE, PREMIER) non mi dispiacerebbe affatto…
Uno sguardo al futuro: Grounder, spiegaci qual’è l’obiettivo di questo progetto e com’è è nata quest’idea.
Grounder sarà un etichetta discografica indipendente che curerà oltre all’ambito musicale, anche quello video e grafico. Per ora non posso svelare molto, ma nel progetto rientrano italiani come Gose Numi Hour One ma anche artisti non italiani YE francese, Avi americano e altri. Ripeto, nel 2015/2016 ci saranno veramente molte grosse novità.
Consiglia ai nostri lettori un disco da ascoltare.
Allora sicuramente “The Documentary” di Game, perché mi ha ispirato moltissimo soprattutto per i beat e poi spacca veramente il culo. In quegli anni ero giovane e ricordo che mi fomentò una cifra. Certo ce ne sarebbero molti altri….
Non rap ascoltatevi Battisti.
Ti ringraziamo per l’intervista e ti auguriamo un grandissimo in bocca a lupo per tutti i progetti futuri.
Lorenzo Bruno
28 luglio 2015