Gemelli DiVersi e scena rap, Thg ci spiega tutto
Ciao Alessandro, ti ringrazio subito per l’intervista che ci stai per rilasciare. Non perdo tempo e ti faccio subito la prima domanda: a breve uscirà l’ultimo lavoro di J Ax e tra le collaborazioni ci sei anche tu, com’è lavorare con Ax?
Ci conosciamo da tantissimo, oltre ad essere colleghi siamo amici e lavorarci assieme è sempre un esperienza fantastica poi questa volta in studio erano presenti anche altri artisti come Valerio Jovine e Fabio Treves…davvero una bella esperienza.
Rimaniamo in argomento J Ax, che ne pensi di Newtopia?
Lo trovo un esperimento originale e gli auguro vincente, l’idea di creare un etichetta indipendente con Fedez, quindi con un “giovane”, è un ottima mossa, spero davvero che il progetto decolli. Penso sia la soluzione migliore sia per Ax sia per Fedez, un etichetta indipendente ti da modo di lavorare sciolto dalle tempistiche industriali di una major, loro sanno benissimo di cosa sto parlando.
Passiamo a noi, ormai sono tanti anni che fai musica, non ti chiedo il ricordo più bello ma raccontacene uno che più ti ha colpito.
Eravamo in studio per lavorare a “Desolato” con Ax e Paolo Jannacci, a ricordare quest’episodio ho ancora un po’ i brividi, ad un certo punto si apre la porta e si affaccia Enzo Jannacci che purtoppo già non era in buone condizioni, ci guarda e ci dice “il governo è caduto, buon lavoro ragazzi!”, ci saluta, chiude la porta e va via, davvero un grande!
Accidenti, bello e toccante allo stesso momento. Parliamo di collaborazioni, è difficile trovare un artista con il quale non hai già collaborato ma proviamoci: puoi scelgiere un cantante con il quale lavorare, facci un nome.
Sceglierei Adriano Celentano, sono milanese e poi sono legato a lui per ricordi d’infanzia, mio papà me lo faceva ascoltare da piccolo quindi sceglierei lui.
E tra i rapper?
Direi Madman, poi con Salmo mi piacerebbe lavorarci una settimana in studio, trovo molto particolare il suo stile ed infine con Fibra anche se con lui c’eravamo già sentiti per qualche lavoro ma poi non abbiamo fatto nulla, non mi piace lavorare a distanza preferisco stare in studio assieme e vedere cosa esce fuori al momento.
Parliamo di lavoro e qualunquismo: tu già lavoravi ad “Amici” quando Moreno vinse, dopo la vittoria, se non erro, Moreno firmò per Fibra e il disco “Stecca” andò molto bene portandosi dietro le dovute critiche tipo che il disco l’ha scritto Fibra, tu sicuramente puoi dirci qualcosa in più.
Si, le critiche e volendo anche i dissing ci stanno ma rimane il fatto che l’album di Moreno ha vinto per tre volte il disco di platino, una cosa che non è mai successa fin ora ad altri rapper. Fibra è vero che ha scritto sul disco di Moreno ma solo il ritornello di “Che confusione” e non è nulla di assurdo, è già successo che altri artisti scrivano il ritornello per un collega.
Dissing: Fibra in un suo pezzo dissò i Gemelli DiVersi voi rispondeste con “Standing Ovation”, adesso è passato un po’ di tempo, raccontaci come andò quella storia.
Fibra ci dissò in un suo pezzo e noi facemmo un pezzo di risposta, “Standing Ovation” poi una pomeriggio accendo la tv e mi ritrovo un servizio sul Tg con un titolo tipo “la battaglia del rap” con il nostro video di risposta a Fibra, la cosa mi fece sorridere, noi nonostante i concerti e le copie vendute non eravamo mai finiti sul Tg e finirci con un video molto semplice e fatto da amici fu molto divertente.
Ma poi con Fibra hai mai avuto modo di parlarci oltre le rime?
Si, lui venne come ospite ad Amici e naturalmente ci vedemmo dopo la trasmissione, entrambi sapevamo del dissing ma partendo dal presupposto che è una cosa che fa parte del rap la sua spiegazione fu molto semplice: doveva attaccare chi scelta in alto in classifica, noi c’eravamo e la scelta fu ovvia.
Tanti tuoi colleghi vengono definiti “finti” poiché tra le barre dicono cose che poi nella vita reale non fanno, tu che ne pensi?
Io ho sempre visto il rap come un viaggio e non sono molto d’accordo con questo tipo di critica, te lo spiego meglio con un esempio: un regista di un film dove ci sono sparatorie di mezzo non deve essere necessariamente un serial killer ma può fare un bel film e tu da pubblico lo apprezzi, il rap è la stessa cosa. Non impari ad essere un killer da “Kill Bill” e non impari a drogarti o a spacciare da un testo rap.
Ultime domande: Gemelli DiVersi, perchè è finito tutto?
Dopo tanti anni di vita assieme, dico vita perchè abbiamo condiviso molto più di concerti e studio assieme, siamo praticamente fratelli, ognuno di noi ha sentito il bisogno di seguire le proprie passioni. Siamo partiti che eravamo giovani, il tempo comunque passa e intorno ai 40 ognuno ha le sue priorità: io ho continuato a lavorare con la musica, Grido è diventato papà da poco, Thema è sempre stato un appassionato di calcio e per un periodo ha anche allenato, Strano sinceramente non so cosa stia facendo, so che è un appassionato di CrossFit e lo pratica assiduamente.
Vi sentite poco o vi siete lasciati in rapporti non proprio buoni?
Posso dire quello che vale per me, non li sento da molto ma non ci siamo lasciati male, ognuno ha semplicemente preso la propria via ma per quindici anni abbiamo condiviso vita assieme, sono dei fratelli e se qualcuno di noi avrà bisogno, basterà una chiamata. Sono quelle situazioni in cui magari non ti senti per molto ma sai che per qualsiasi cosa puoi contarci insomma.
Ti ringrazio per l’intervista e ti auguro ancora tanti successi per la tua carriera.
Grazie a voi.
Lorenzo Bruno
4 dicembre 2014