Solo Tutto. L’Italia è in Massimo Pericolo
“Quanto è difficile scrivere il secondo disco
Soprattutto se col primo diventi ricco”.
Inizia così il nuovo album in studio di Massimo Pericolo, dal titolo Solo Tutto, pubblicato lo scorso 26 marzo per l’Epic Records. Il preludio di questa minaccia, tutta italiana, lo si era già avvertito in Scialla Semper del 2019. Quest’ultimo, infatti, rappresentò una vera e propria novità nel panorama musicale nostrano. Il brano 7miliardi, in pochissimo tempo, è divenuto un punto fermo per la scena rap italiana; largamente stimato da appassionati e addetti ai lavori.
Alla luce di quanto positivo è stato il suo debutto, Massimo Pericolo sarà riuscito nell’ardua impresa di dare un seguito – concreto – a quella minaccia avvertita finora?
Fra provincia e olimpo del rap italiano
La realizzazione del secondo disco è spesso problematica. Non è facile elaborare idee limpide e soddisfacenti senza snaturare il proprio essere. Nel brano Casa Nuova (feat. Venerus) – traccia di apertura del disco – viene palesata questa difficoltà nel giungere a un nuovo prodotto, dopo un cambiamento radicale dovuto al successo del suo predecessore. In tal senso, la chiave di lettura adoperata da Massimo Pericolo è semplicemente perfetta:
“Con qualche barra ho cambiato vita. Non sono più quello di prima perché ora ho qualche prospettiva”.
L’idea di partire proprio da questa difficoltà è risultata vincente. Fin dalla prima traccia, infatti, Solo Tutto assume un taglio ben preciso: notevolmente maturo, profondo e di pregevole fattura. Il brano Cazzo Culo (che vede la collaborazione di Salmo) rimanda ai primi lavori di un certo Slim Shady, esempio di come Pericolo abbia una grande abilità nel diversificare i suoi stessi prodotti.
L’operato di Crookers, in sede di produzione, è di altissima caratura. L’ album, infatti, è prodotto magistralmente e ciò fortifica lo status di un disco che si compone di tutta una serie di elementi conciliati alla perfezione. Nel brano Airforce, inoltre, vi è la partecipazione di Madame. Una collaborazione – questa – molto importante, fra due degli artisti più in risalto del panorama musicale italiano.
La bravura del Vanetti è fuori discussione. La sua scrittura nuda, impetuosa e pratica raggiunge un livello superiore. Massimo Pericolo, in pochi anni, ha restituito al rap una dimensione ormai affievolita da troppo tempo. È proprio l’attitudine a giocare un ruolo decisivo nel successo del rapper nato a Gallarate.
Questo, però, è un concetto difficile da gestire; parlare di attitudine, nella musica odierna, significa addentrarsi in considerazioni che tengano conto di numerosi fattori. Pericolo, malgrado le tante insidie, è riuscito a mantenere ben salda la propria identità, rafforzandola con dedizione e belle idee. I suoi lavori catturano, risucchiano l’ascoltatore in scenari negativi e concreti. La volontà di raccontare e di dar forma a pensieri non solo riconducibili allo stesso artista ma, soprattutto, a ognuno di noi.
Solo Tutto consacra Massimo Pericolo nella scena rap italiana. Un ambito, questo, difficile da analizzare: talmente esteso che risulta estremamente complesso tenerlo unito e scrutarlo con attenzione. Dopo molti passaggi a vuoto, però, con l’avvento di “Vane” il rap ha recuperato una propria impronta efficace e di grande impatto.
L’Italia è finalmente in Pericolo
Il nostro è un Paese che ha fatto sempre grande difficoltà nell’assimilare nuove realtà e profili emergenti. La preoccupazione di superare una certa soglia, l’incapacità nello stuzzicare sé stessi nell’ascoltare prodotti complessi e poco filtrati risulta una costante. Malgrado ciò, negli ultimi anni, vi è stato un cambio di trend in tal senso. Il successo ottenuto da Massimo Pericolo è la testimonianza di un’apertura molto importante, sinonimo di una risposta positiva nei confronti di un ragazzo partito da zero e giunto sino a riferimento imprescindibile per la scena in questione.
Il progresso compiuto dall’artista di Brebbia è inequivocabile. In Italia non si assiste con molta frequenza a questi miglioramenti lampanti e rapidi. Scialla Semper, è senza dubbio un buonissimo prodotto, ma con Solo Tutto si è giunti su un livello differente. Una personalità forte che cementifica un lavoro già proiettato verso grandi risultati. Chiaramente c’è da chiedersi se l’Italia sia pronta a recepire Massimo Pericolo. La risposta non può che essere affermativa: i tempi sono maturi per alzare l’asticella e spingersi verso profili meno convenzionali ma più efficaci.
Il nostro Paese non ha altra scelta, ormai è in Massimo Pericolo.