Botti di capodanno, cattiva e pericolosa consuetudine

Anche il 2014 sta volgendo al termine e – come consuetudine – molti si daranno da fare per procurarsi botti e petardi – spesso illegali o artigianali – così da salutare il nuovo anno facendoli esplodere. Questa usanza ha comunque dei risvolti negativi, specie se si considera il fatidico ‘day after’ in cui si fa la conta dei feriti, dei danni e della sporcizia lasciata nelle aree pubbliche da coloro che non si curano di ripulire i resti di ciò che hanno fatto brillare. Oltre ai danni a cose e persone occorre considerare un dato statistico recente: ogni anno a causa dei fuochi d’artificio col botto muoiono – nella quasi totale indifferenza – circa 5000 animali.
Nei gatti, e soprattutto nei cani, il rumore di un botto crea forte stress e spavento tali da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti, per scappare da quel fragore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico o di ostacoli non visibili al buio. Oltre agli animali domestici occorre ricordare la fauna selvatica, che vive nelle nostre città e campagne e subisce l’influenza umana, anche dal punto di vista del rumore. L’uomo ha un udito con una percezione uditiva compresa tra gli infrasuoni, intorno ai 15 hertz, e gli ultrasuoni, sopra i 15mila hertz. Cani e gatti, giusto per portare un esempio, dimostrano facoltà uditive di gran lunga superiori: il cane fino a circa 60mila hertz mentre il gatto fino a 70mila hertz.
Ogni anno, oltre ai numerosi interventi in pronto soccorso dovuti all’uso dei botti (con aggravio sulle spese del SSN) i Vigili del Fuoco sono chiamati ad effettuare centinaia di interventi per recuperare cani e gatti terrorizzati rifugiati nei posti più impensabili, con conseguente dispendio di energie e denaro, senza contare lo schock emotivo delle bestiole da recuperare.
Eliminare l’uso dei petardi e dei botti (spesso anche illegalmente prodotti e acquistati) contribuirebbe in modo significativo al contenimento degli effetti negativi che questi hanno sull’uomo, sull’ambiente e sugli animali. Proprio per questo motivo è nata una petizione (URL: https://www.change.org/p/una-legge-nazionale-contro-i-botti-di-capodanno) su Change.org per dire “basta con questa storia, facciamo una legge che ci permetta di chiudere in serenità l’anno passato e cominciare per bene con il nuovo”.
Aderire alla petizione ed evitare l’acquisto dei botti – soprattutto quelli illegali che alimentano il mercato nero e quelli ‘autocostruiti’ – non significa necessariamente rinunciare al divertimento; come ricordato da chi ha lanciato la raccolta firme: “esistono dei fuochi artificiali altrettanto attraenti che non producono i fastidiosi botti. Sono fuochi artificiali composti da giochi di luci e musiche che vanno al ritmo dei fuochi producendo uno spettacolo piromusicale che non disturba gli animali ed è piacevole da vedere”. Un piccolo contributo morale può evitare spreco di risorse rendere meno spaventoso l’inizio di un nuovo anno alle creature che vivono intorno a noi.
Davide Lazzini
14 dicembre 2014