Se per il Giubileo della Speranza, Roma tornasse “Roma”

Nei giorni scorsi è stata resa nota alla stampa un’altra straordinaria scoperta emersa dal sottosuolo romano che continua a custodire un immenso patrimonio ancora in parte inesplorato.
È infatti riapparsa “Roma” donna simbolo della città. Il tema iconografico non è nuovo, ma come dichiarato dalla funzionaria della Soprintendenza speciale di Roma Simona Morretta all’Ansa – “si tratta di un esemplare unico al mondo in quanto per la prima volta viene ritrovato un vetro dorato con la personificazione della città”.
Quasi sicuramente era il fondo di un bicchiere probabilmente di uso decorativo anche se non si esclude l’utilizzo come contenitore o addirittura come “semplice” bicchiere da tavola. La probabile datazione risale al IV secolo a.c.

Ciò che certamente emerge è la raffinatezza esecutiva e soprattutto l’elmo da guerriero, la lancia ed un profilo orgoglioso e fiero della donna che, nello stesso tempo, seppur evidentemente battagliera, mette in mostra una rigogliosa capigliatura ed un seno accattivante.
Questa splendida raffigurazione simboleggiava la Roma di un tempo, la Roma orgogliosa e fiera che con la sua organizzazione militare aveva conquistato il mondo anche grazie ad risorse umane, in particolare con architetti e ingegneri che supportarono la civiltà romana e resero possibile l’espansione del commercio e della forza civile e militare.
Il ritrovamento è stato reso noto durante la visita periodica tra il Sindaco di Roma ed il Ministro delle Infrastrutture e non è forse un caso che “Roma” sia riemersa tra gli scavi conclusivi (si spera..) della fermata Porta Metronia della Linea C della Metropolitana. Al proposito il Sindaco ha dichiarato l’apertura contestuale delle nuove stazioni (Porta Metronia e Colosseo) per il Giubileo del 2025
L’avvicinarsi dell’evento giubilare impone, per quanto possibile, una decisa accelerata nell’esecuzioni delle opere previste affinché la Città si dimostri pronta ad ospitare l’enorme flusso di turisti e pellegrini. Pochi mesi fa molte testate giornalistiche, tra cui la nostra, avevano cercato di fare il punto della situazione anche alla luce del fatto che sostanzialmente nessuna opera era stata cantierizzata e che mancavano finanche gli atti burocratici conclusivi.
In effetti, nel frattempo, almeno dal punto di vista burocratico c’è stato un netto passo in avanti, infatti, il 12 gennaio 2023 il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha illustrato insieme al Sindaco di Roma e Commissario straordinario al Giubileo 2025 Roberto Gualtieri, il Dpcm che approva e avvia le opere “essenziali e indifferibili”. Come dichiarato successivamente dal Presidente del Consiglio si tratta di un piano ambizioso vista la complessità e il numero degli interventi ed il poco tempo rimasto.
Decisamente apprezzabile, cosa non consueta, il livello di dettaglio inserito nel documento di presentazione che illustra anche i singoli importi a copertura degli interventi. Al momento le opere considerate essenziali sono 88 per un ammontare di spesa previsto superiore al miliardo di euro. Svariate sono le opere di riqualificazione previste che se concluse potrebbero positivamente cambiare il volto della città. Si tratta di interventi sulle Metropolitane, sulla viabilità stradale e di riqualifica di varia natura.
Nella conferenza stampa di presentazione è stato altresì assicurato un secondo DPCM che dettagli le .c.d. “opere complementari”.
Nel frattempo però turisti e cittadini continuano letteralmente a lottare contro disservizi sempre più crescenti sul TPL. Solo nelle ultime settimane si sono verificati due blocchi completi per numerose ore della tratta centrale della Metro A già interessata a lavori di sostituzione dei binari ormai vetusti.
Nel periodo natalizio addirittura la stazione “Spagna” è stata chiusa per un numero eccessivo di passeggeri che sono stati destinati, con ingresso contingentato, alle stazioni di Barberini e Flaminio. È la prova provata di quello che si è sostenuto anche in un nostro precedente articolo. Si tratta di un caso emblematico: la domanda che supera l’offerta.
Finquando Roma non di doterà di una rete di trasporto pubblico degno di una Capitale Europea e non assicurerà altri tipi di servizi e offerte l’afflusso di viaggiatori soprattutto stranieri non solo non potrà aumentare, ma rischia anche di diminuire nonostante l’immenso patrimonio di cui dispone. L’auspicio o meglio dire…la speranza… è che il Giubileo possa finalmente ridare luce a questa città affinché finalmente …. Roma torni Roma.