Resurrexit Cassandra, una voce per salvare il tempo dei tempi

Resurrexit Cassandra, una voce che sa di zolfo, polvere e sabbia
Al Teatro Franco Parenti di Milano è andato in scena dal 30 Novembre al 2 Dicembre 2021 Resurrexit Cassandra. A scrivere le parole per questa ideazione di Jean Fabre, artista visivo belga, regista e autore teatrale, è Ruggero Cappuccio. Sonia Bergamasco dà loro voce.
Una voce che viene da lontano, che si è ricomposta dopo essere stata zittita, derisa, smembrata. Sepolta per secoli, ritorna, roca ma potente. Sa di zolfo, di polvere, di sabbia. Talvolta si inceppa, quasi non arrivi a farsi messaggio sonoro.
Porta con se l’onda incollerita della bellezza, la rabbia per un’armonia che gli uomini non sanno amare, il peso della condanna data da Apollo cui non si è voluta concedere.
Perchè a parlare è Cassandra, la bellissima figlia di Priamo che ha ricevuto in dono dal dio Apollo il potere di fare profezie in cambio del suo amore. Che lei rifiuta. Per questo è da lui condannata a non essere creduta.
Ha avvisato Paride di non partire per Sparta, di non rapire Elena; i troiani dell’inganno del cavallo gigantesco; Agamennone della vendetta di Clitennestra, ma è stata derisa.
Puttana, visionaria, meretrice di sventura, così l’hanno da sempre apostrofata.
Violentata da Aiace durante la guerra di Troia, è andata schiava ad Agamennone dopo la vittoria dei Greci. Con lui è arrivata a Micene, ed insieme a lui viene assassinata da Clitennestra ed Egisto.
Ora Cassandra risorge per noi, per darci per un’ ultima volta, una profezia, un avvertimento.
Lei che ha visto i roghi delle guerre, la galera, il disonore, la miseria e la ricchezza; lei che ha visto musica e gloria, cadere e risorgere, ora ci maledice.
Resurrexit Cassandra, una voce che sa di zolfo, polvere e sabbia per salvare il tempo dei tempi
Perchè stiamo distruggendo la terra come nessuna guerra è riuscita a fare. Lei vede gli arcipelaghi di plastica, le isole galleggianti di morte inquinata, i veleni che avanzano. Vede la foresta amazzonica insaguinata, l’agonia dei ghiacciai, la memoria di musica, di Caravaggio, del sogno di Dante, svanire.
Salvate il tempo dei tempi, urla, con la sua voce a metà suadente a metà meccanica, incastrata come è in una piega-piaga del passato. Non vi ingannate, continua, con parole simili a giochi di prestigio.
Sonia Bergamasco, simbolo di vita risorta è elegante, superba, statuaria sul palco del Teatro Parenti. Offre una prova attoriale vibrante tra voce, silenzio e cambi di abiti che rappresentano gli elementi di madre natura: Nebbia, Vento, Fuoco e Fumo, Vapore, Pioggia, che lei si sfila come fossero guanti. È principio e fine, nascita e morte, Eros e Thanatos.
Priva di inibizione, sembra una creatura con un che di animale. Ricorda Lighea, la Sirena di Tomasi di Lampedusa per la sua ferinità, fulcro della sua sensualità e per il potere della sua immortalità. Come lei è a tratti “belvetta crudele”, ma anche Madre saggissima che con la sola presenza sradica fedi, dissipa metafisiche, mostra la via verso il futuro infinito.
Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14, Milano
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it
http://www.teatrofrancoparenti.it
Resurrexit Cassandra
di Ruggero Cappuccio
ideazione, regia, scenografia, film Jan Fabre
con Sonia Bergamasco
Ruggero Cappuccio dà voce al prologo
musiche originali Stef Kamil Carlens
effetti sonori Christian Monheim
costumi Nika Campisi
disegno luci Wout Janssens
assistente alla regia e drammaturgia Miet Martens
costumi realizzati da Farani
sarto per le prove ad Anversa Mario Leko
direzione tecnica Marciano Rizzo, Wout Janssens
fonici Tom Buys, Marcello Abucci
delegata di produzione Gaia Silvestrini
coordinamento e distribuzione Aldo Grompone
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale / Fondazione Campania dei Festival – Campania Teatro Festival / Troubleyn Jan Fabre / Carnezzeria srls / TPE – Teatro Piemonte Europa
Film
direttore della fotografia Rutger-Jan Cleiren
cameramen Kasper Mols, Charles Pacqué
aiuto regista director Alma Auer
tecnico luci Duncan Kuijpers
assistente di produzione Annemiek Totté
Durata 1 ora e 10 minuti