Arene – La modalità di cui Sifu aveva bisogno

Sifu è stato uno degli indie più giocati ed apprezzati del 2022: con il suo Combat System profondo e coinvolgente è stato in grado di farsi amare dal pubblico di tutto il mondo, tanto che molti sono rimasti sorpresi dal fatto che, ai The Game Awards, sia stato superato da Multiversus come “Best Fighting Game”.
A poco più di un anno di distanza dal suo rilascio, Sifu ha raggiunto le console di casa Microsoft e Steam il 28 Marzo insieme alla sua espansione gratuita “Arene”, che va ad ampliare l’offerta di modalità e longevità del gioco base. Ma procediamo con ordine.
L’arte del menare manate
La modalità Storia di Sifu si concentra sulle avventure di un giovane ragazzo che vede in prima persona la scomparsa del proprio maestro per mano di un suo ex allievo. Da questi avvenimenti scaturisce una storia di vendetta, in primo luogo, e di ricerca della pace interiore in un secondo momento.
Questo si traduce, a livello di gameplay, in un continuo ciclo di rinascita e miglioramento delle abilità del giocatore nel tentativo di concludere ogni area del gioco con il minor numero di morti possibili. Questa era stata forse la parte più interessante del concept di gioco: ogni morte permetteva al giocatore di sbloccare nuove abilità e aumentare la potenza dei propri colpi al costo di una salute ridotta, portando il giocatore a ottimizzare il proprio stile di gioco in base alla situazione.
Un altro dei punti di forza dell’opera di Sloclap è sicuramente la qualità grafica: tutti i livelli sono bellissimi da vedere (specialmente il museo, come è facile immaginare) e la regia è molto ispirata, proprio come il sound design dei colpi e delle parate/schivate.
Nonostante le evidenti qualità del titolo, però, Sifu non è esente da difetti: se le logiche di gameplay sono interessanti e divertenti, il gioco era un po’ carente in termini di longevità e alcune sezioni di gioco si rivelano un po’ troppo frustranti (forse proprio nella speranza di aumentare la longevità del titolo).

Considerando queste premesse è quindi facile capire il perché Sifu avrebbe solo potuto giovare da modalità aggiuntive. Ed è qui che arriva l’espansione “Arene” a salvare la situazione.
Arene: la modalità di cui Sifu aveva bisogno
La modalità “Arene” permette ai giocatori di affrontare numerosi scenari in cui affinare e mettere alla prova le proprie abilità. Le sfide sono molteplici e variegate, che vanno dal “muori meno volte possibile” al “prendi il controllo di un numero di zone entro il tempo limite”, passando per il “ottieni il punteggio più alto”, e utilizzano la logica delle tre stelline, ormai diventato lo standard per questo genere di prove: migliore la prestazione, più alto sarà il numero di stelline ottenute dal giocatore per ogni livello. Ottieni abbastanza stelline e sbloccherai nuove prove con cui confrontarti.
La parte migliore, a mio parere, è il bilanciamento e il senso di completamento che questa modalità offre al giocatore: completare ogni sfida non è un problema e non richiede un talento straordinario, ma completarle con il massimo dei voti necessita sicuramente una capacità superiore alla norma, specialmente in base alle preferenze di ogni giocatore: alcuni, ad esempio, saranno più bravi nel gestire numerose ondate di nemici senza mai morire, mentre altri saranno più bravi nell’ottenere un punteggio molto alto. “Arene” permette a tutti i giocatori di affrontare varie sfide e proseguire nel proprio percorso, per poi ritornare indietro a completare le missioni non ancora perfezionate una volta diventati più bravi.

Questa nuova modalità è l’incontro perfetto fra la necessità di allungare la longevità del gioco e la possibilità di non confrontarsi sempre con gli stessi livelli/nemici e con boss particolarmente fastidiosi (sì, Kuroki e Yang, parlo proprio di voi). Aggiungiamo anche il fatto che è un’espansione gratuita ed è facile capire perché, per tutte le persone che non hanno ancora giocato Sifu, questo sia proprio il momento migliore per recuperare l’opera di Sloclap.