‘Sogno di una notte di mezza estate’: Massimiliano Bruno incantevole!

C’è tempo ancora fino al 28 di gennaio per godere del Sogno di una notte di mezza estate al Teatro Eliseo di Roma. Un testo, quello di William Shakespeare, che sembra essere sempre fecondo e adatto a nuove contaminazioni.
E così la regia di Massimiliano Bruno si propone di estrapolare le venature più oniriche del testo, sezionandolo e facendolo diventare una commedia ibrida: «Quello che voglio da questo Sogno è tirare fuori la dimensione inconscia che Shakespeare suggeriva neanche troppo velatamente»- spiega il regista – «Puntellare con l’acciaio la dimensione razionale imprigionata nelle regole e nei doveri bigotti e rendere più libera possibile quella onirica, anarchica e grottesca».
Oltre all’impegno continuo con il teatro (recentemente con la rassegna ShortLab), Bruno è noto al grande pubblico anche per film interessanti come Nessuno mi può giudicare e Confusi e felici. Legame, quello col cinema, che emerge chiaramente durante lo spettacolo, concepito sin dall’inizio come una catabasi allucinatoria in cui l’effetto visivo è sempre determinante. La parola scespiriana si mescola con luci accecanti, paillettes, atmosfere da reality show. Frizzante è l’intreccio tra mito, fiaba ed estetismo sfavillante. Il Sogno pop di Massimiliano Bruno è il baricentro tra meccanismi espressivi apparentemente lontani, protetto da arbusti che celano meraviglie, incantesimi e balletti da musical.
Azzeccatissima la scelta del cast, tra cui registriamo una piacevole sorpresa ed una ormai definitiva conferma. Nel primo caso alludiamo a Paolo Ruffini, attore scoperto da Paolo Virzì il cui passato recente lo ha visto stabile alla guida di Colorado su Italia Uno. La sua interpretazione di Puck, il folletto del bosco, è perfetta sintesi tra la follia del Cappellaio Matto di Alice in Wonderland (palese è l’omaggio a Tim Burton, soprattutto nella scelta del costume) ed un raisonneur di accezione classica.
La piacevole conferma invece è sicuramente Stefano Fresi, giunto ormai alla piena maturità artistica. L’interpretazione di Bottom rende giustizia alla sua verve comica, ma anche e soprattutto a delle abilità canore che si erano già intuite nel capitolo finale di Smetto quando voglio. Sue sono le scene più divertenti, specialmente quando si ritrova a condividere il palco con i comici zoticoni, una compagnia teatrale strampalata il cui linguaggio ricalca quello inventato da Age&Scarpelli ne L’armata Brancaleone.
Assolutamente consigliato!
Sogno di una notte di mezza estate
di William Shakespeare
Adattamento di Massimiliano Bruno e Francesco Bellomo
Con
Stefano Fresi Giorgio Pasotti
Violante Placido Paolo Ruffini
e con
Claudia Tosoni | Dario Tacconelli | Rosario Petix
Zep Ragone | Maurizio Lops | Tiziana Scrocca
(compagnia formata da 14 attori)
Regia Massimiliano Bruno