Mariti e Mogli: la Guerritore porta Woody Allen al Teatro Quirino
Mariti e Mogli al Teatro Quirino di Roma è l’adattamento di Monica Guerritore in atto unico della durata di un’ora e 45 minuti del brillante film di Woody Allen. La trama vivace mette sotto indagine la vita di coppia ‘piccolo borghese’ che, tra fragili compromessi, passioni clandestine e sentimenti inespressi, rischia di sgretolarsi sotto il peso dell’abitudine.
Tutto ha inizio con la dichiarazione di Jack (Ferdinando Maddaloni) e Sally (Monica Guerritore) della scelta di volersi separare. La decisione, comunicata dai due con tono sereno e confidente, finirà per avere delle conseguenze impreviste. Costretti a rimanere in un locale a causa dell’infuriare di un temporale, l’ex-coppia si troverà a condividere una notte assieme ad un vario stuolo di personaggi. Primi tra tutti a dover far fronte alla novità saranno Judy (Francesca Reggiani) e suo marito Gabe (Cristian Giammarini), professore universitario di lettere e scrittore di romanzi, che tra balli, monologhi e spunti d’accattivante umorismo dovranno confrontarsi anch’essi con il loro, forse solo apparentemente tranquillo, matrimonio.
La rappresentazione teatrale segue molto da vicino la trama e l’andamento del film omonimo, riproponendo dialoghi, situazioni e riflessioni interiori dall’esempio fornito dal grande schermo. La fedeltà alla lezione cinematografica si sposa con le esigenze imposte dalla drammaturgia teatrale per mezzo della scenografica che si sviluppa le vicende all’interno di un singolo ambiente.
Il locale, nel quale ai personaggi viene di volta in volta ritagliata una precaria intimità, sarà un po’ sala da ballo, un po’ pub, un po’ sala d’attesa nella quale risuoneranno le musiche di Louis Armstrong, Etta James e Cechov. Lì verranno al pettine i vari problemi di coppia che faranno avvicinare, conoscere e in alcuni casi scontrare i protagonisti in un viaggio che li porterà alla scoperta della propria relazione con il partner e di sé stessi.
L’azione teatrale, strutturata all’interno del volgere di una singola serata, riduce di fatto il tempo dell’evoluzione psicologica dei personaggi, condensando in poche ore decisioni, riflessioni, relazioni, ripensamenti. La rappresentazione viene così a perdere di realismo a vantaggio di un tono onirico, forse suggerito anche dall’ambientazione notturna, che frammenta e rallenta il ritmo dello spettacolo, alternando momenti di vivacità a frequenti sequenze dialogiche.
Al Teatro Quirino Mariti e Mogli sarà in programma dal 5 al 17 dicembre, mentre per sabato 9 alle 16:30 è prevista la proiezione in sala della versione cinematografica: un evento quest’ultimo ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.