“La cena dei cretini”: comicità francese al Ghione

Dal 16 dicembre al Ghione di Roma va in scena un gustoso connubio tra cinema e teatro contemporaneo. A pochi giorni da Natale infatti, secondo il cartellone stagionale è il turno de La cena dei cretini, spettacolo scritto da Fracis Veber nel 1998 e tradotto poi in pellicola, distribuito in Italia nel nuovo millennio.
Ma i paralleli col mondo cinematografico non si fermano soltanto alla duplice fruibilità del testo, fatto ormai canonico e che ha altri numerosi esempi tra i cartelli della stagione teatrale romana. Ad aumentare la sensazione di contaminazione tra media differenti è ad esempio il carattere dei personaggi, nonché gli attori che ne danno corpo (e che dell’opera hanno firmato anche l’adattamento). La regia infatti è firmata PISTOIATRIESTINO, al secolo Nicola Pistoia e Paolo Triestino, due che avevano già collaborato sul grande schermo nel film parodia Benur – Un gladiatore in affitto (2013), e che qui fanno venire a galla un’affinità comica ancor più incisiva.
Curioso è il fatto che Triestino, scelto da Verdone come «cornuto per eccellenza» (si veda Gallo Cedrone e Il mio miglior nemico) stavolta vesta i panni del più classico viveur (Pierre Brochant), mascalzone capace di prendersi gioco di tutto e tutti, tradendo la moglie e dando senso ai suoi mercoledì sera sbeffeggiando ogni volta uno sfigato di turno, in una imperdibile cena tra amici.
Pistoia dal canto suo, interpreta il cretino François Pignon assomigliando non poco al suo alter ego cinematografico (Jaques Villeret), e portando sul palcoscenico una ingenuità sì divertente ma anche funzionale a sottolineare la cattiveria del suo antagonista.
Ma le risate aumentano in maniera esponenziale nel momento in cui entra in gioco Ciro Scalera, interprete di uno spassosissimo ispettore fiscale che dovrebbe aiutare Pignon e Brochant ad uscire dal pasticcio amoroso in cui si sono infilati, ma che invece non fa altro che peggiorare la situazione.
E così, quella che doveva essere una «tranquilla» cena all’insegna dello spasso, che avrebbe servito a tavola cinismo, cattiveria sociale, supremazia ingiustificata, viene travolta dalla riscossa del cretino. Pignon ribalta il tavolo su cui avrebbe avuto luogo il baccanale delle ipocrisie, butta via piatti, stoviglie, bicchieri con la potenza comica del miglior Bud Spencer, denuncia una povertà etica che sembra essere particolarmente sentita in queste notti romane ( qui la recensione di L’anatra all’arancia https://www.2duerighe.com/i-due-oboli-teatro-e-spettacolo/83417-lanatra-allarancia-risate-amare-alleliseo.html, che in questi giorni all’Eliseo denuncia lo stesso demi monde).
La cena dei cretini è un grido d’accusa contro chi non sa essere protagonista a pieno della propria vita, uno spettacolo tragico che si traveste da comico.
Un furbo che si veste da cretino, proprio come il suo protagonista.
16 dicembre 2016 | 8 gennaio 2017
Nicola PISTOIA – Paolo TRIESTINO
in
LA CENA DEI CRETINI
di Francis Veber
con Ciro Scalera, Loredana Piedimonte, Silvia Degrandi
con la partecipazione di Giorgio Gobbi
scene Giulia Romanelli
costumi Lucrezia Farinella
luci Luca Palmieri
regia PISTOIATRIESTINO
Produzione Teatro Ghione