Il Barbiere di Siviglia Opera Rock – Il Leonardo di Milano suona un Figaro rock

Per una sera mettete da parte la famosa opera di Rossini e concentratevi sulla compagnia Quelli di Grock, pronta a regalarvi una rilettura moderna in chiave rock del famoso romanzo di Beaumarchais.
“Il Barbiere di Siviglia Opera Rock” ha debuttato con successo in prima nazionale lo scorso 11 marzo al Teatro Leonardo da Vinci di Milano dove resterà in scena fino al prossimo 20 marzo.
Il nuovo esperimento della Compagnia abbatte tutti i pregiudizi sull’opera e si propone in una nuova, moderna versione che gioca sul surrealismo sviluppando le situazioni in maniera non convenzionale, è un barbiere che raramente si incontra sui palchi italiani, un azzardo non indifferente rivelatosi vincente.
L’originalità delle scene è presente già dall’ingresso in sala dove la scenografia è a vista di tutti dominata da un’asta di legno sospesa a mezz’aria che gli attori utilizzano per scene a più di mezzo metro da terra, sorvolando il palco.
La vicenda di Figaro, del Conte di Almaviva, di Rosina (ben tre, ed interpretate ognuna da un attrice diversa), di Don Bartolo e di tutte le altre figure presenti nell’opera originale è stata rispettata negli svolgimenti più salienti, grazie ad uno scambio di personaggi continuo, gli interpreti spesso durante lo spettacolo si scambiano di ruolo donando ognuno un’interpretazione diversa, un passaggio di testimone molto intelligente che all’inizio confonde e spiazza lo spettatore costretto a rendersi conto da solo di quello che succede sul palco.
Si ride e si scherza in questo spettacolo dove anche linguaggio è moderno per fornire battute di spirito e momenti di divertimento, la colonna sonora è composta da Gipo Gurrado ed ha delle sonorità molto rockeggianti dove sono evidenti i richiami a band come Metallica e Depeche Mode anche se il titolo di “Opera Rock” non fa di questo spettacolo un musical ma l’aspetto rock è presente soltanto sulle musiche, i pezzi cantati ci sono ma sono pochi e non fanno rientrare lo spettacolo nella categoria, quindi “Opera Rock” dal punto di vista della colonna sonora.
I costumi sono a tratti sfarzosi e semplici ma molto curati, contribuiscono ad una maggiore resa dello spettacolo, portato in scena da soli sei attori (Fabrizio Bianchi, Matteo De Blasio, Paola Galassi, Lidia Piraino, Natalia Sangiorgio, Daniele Turconi) che riescono a trasportare la platea senza alcuna difficoltà, la bravura della compagnia ormai è affermata da tempo e anche in questo prodotto non è da meno, eccellenti interpretazioni per un cast tutto giovanile che riesce ad entrare in sintonia creando un buon equilibrio scenico.
Lo spettacolo porta la regia di Susanna Baccari e Claudio Orlandini creatori ancora una volta di ambientazioni sopra le righe, alternando tempi ristrettissimi ad altri molto più larghi, c’è poco respiro in questa messa in scena di più di due ore e mezza, soprattutto nel secondo atto dove l’azione sale sempre di più.
Unica nota negativa è la durata complessiva di circa 150 minuti con intervallo, ma come ogni prima nazionale si sa, lo spettacolo affronterà il consueto periodo di rodaggio in cui se qualche scena dovesse essere tagliata, di certo non danneggerà nulla.
Rimane comunque elogiabile, un esperimento ed una novità da apprezzare e non lasciarsi scappare.
Lo spettacolo verrà poi riproposto dal 15 maggio al Teatro Franco Parenti di Milano.
domenica 16 marzo, ore 18.30 INCONTRO con la Compagnia
Al termine della replica di domenica 16 marzo Gipo Gurrado, autore delle musiche, Susanna Baccari, regista, e tutto il cast de Il barbiere di Sivigliaincontrano il pubblico.
Paolo Marco Rimmaudo
14 marzo 2014