“Ti ho sposato per allegria”, la commedia di Natalia Ginzburg alla Sala Umberto di Roma

Mettete un curioso matrimonio tra un avvocato di solida estrazione borghese ed una giovane e spiantata donna di bassa estrazione sociale la cui travagliata storia di vita costituisce la trama principale dell’intera vicenda. Mettete poi, tra i due protagonisti, un lungo ed interessante scambio di opinioni incentrato su temi di importanza fondamentale: il rapporto con i genitori, il lavoro, la disoccupazione, la solitudine. E’ così che nasce “Ti ho sposato per allegria”, una pièce firmata Natalia Ginzburg. Dal testo del 1964 viene poi tratto un film che vede protagonisti Monica Vitti, Giorgio Albertazzi, Italia Marchesini e Maria Grazia Buccella, quest’ultima Nastro d’argento come miglior attrice non protagonista per la sua interpretazione. Dal 14 gennaio al 2 febbraio 2014 il regista Pietro Maccarinelli riporta in scena la commedia della Ginzburg, «la più divertente ch abbia mai scritto, in fretta e per noia» aveva affermato l’autrice, offrendo uno spaccato dell’Italia della metà degli anni ’60. A vestire i panni dei protagonisti sono la simpaticissima Chiara Francini, attrice e comica fiorentina già nota agli spettatori per i tanti film e le serie tv che hanno consacrato il suo successo, ed Emanuele Salce, attore di notevole talento diviso tra cinema e teatro e figlio di quel Luciano Salce che curò la prima storica regia del testo. «Sono nato quando mio padre metteva in scena il testo della Ginzburg. Probabilmente sono stato tenuto in braccio in qualche camerino di uno dei teatri nei quali veniva rappresentata la commedia.» afferma il giovane artista.
La particolarità, che probabilmente costituisce anche il punto di forza della commedia, è la sottile ironia con cui vengono raccontati anche i più delicati temi del rapporto di coppia: Pietro e Giuliana, che si sono sposati dopo un solo mese di relazione, sembrano stare assieme più per mancanza di alternative che per amore; il loro rapporto trova però un equilibrio grazie alla perfetta alchimia che li lega. A rendere complicata la vicenda familiare ci pensa la severa e bigotta madre di Pietro che ritiene scandaloso il fatto che i due non abbiano voluto sposarsi in chiesa. Una commedia che, attraverso la ben curata veste allegra, ironica ed irriverente, diverte lo spettatore inducendolo a riflettere sulla famiglia ed i suoi valori. La necessità di essere una famiglia uguale a tutte le altre è lo spunto da cui parte questo “gioco di parodia” calato in un particolare teatro dell’assurdo.
Teatro Sala Umberto
Via della Mercede, 50 – Roma
tel. 06.6794753
PREZZI BIGLIETTI (interi):
platea €.20,00
balconata 15,50
Eleonora La Rocca
14 gennaio 2014