Teatro Brancaccio, pubblico “ammaliato” dal nuovo musical drama “L’ultima strega”
“Grease “, “Frankenstein Junior”, “Peter Pan”: solo alcuni esempi di divertenti, frizzanti e coloratissimi capolavori teatrali musicali di cui indiscusso, e quasi scontato, appare il plauso di pubblico e critica alla fine di ogni spettacolo. Questo perché si tratta di rappresentazioni tratte dalle più celebri, e per questo già note, pellicole cinematografiche di riferimento o perché trama e contenuti sembrano incontrare il favore di un pubblico ben più vasto, costituito da più e meno giovani o famiglie che desiderano trascorrere una serata in tranquillità ed allegria.
Ci sono poi quegli spettacoli che, proprio perché nuovi e ispirati a storie vere (quindi dalla trama semi-ignota o all’apparenza cupa), sono inizialmente guardati con sospetto per poi destar maggior sorpresa tra il pubblico e candidarsi automaticamente a migliori musical dell’anno.
Rivelazione, questa la parola chiave. Sì, parlando de “L’ultima strega” è impossibile trovare termini differenti o più calzanti. Il nuovo musical drama, diretto da Andrea Palotto, ha davvero “stregato” il pubblico romano accorso ad assistere all’anteprima nazionale tenutasi il 14 settembre al Teatro Brancaccio. Forte è stata l’affluenza registrata allo spettacolo di Palotto che ha saputo riportare il pubblico indietro nel tempo destandone l’attenzione dal primo minuto e mantenendola ben viva lungo l’intera serata.
Il sipario sul palcoscenico si apre proprio sulla scena finale della storia, quella della decapitazione di Anna Goeldi, l’ultima donna che si crede esser stata condannata a morte in Europa per stregoneria e su cui realmente, nel 2008, il parlamento cantonale di Glarona si è pronunciato per la riabilitazione. Da quel momento è tutto un andare a ritroso nel tempo per ricostruire la cronologia dei fatti accaduti. Giunta in un piccolo paesino svizzero di montagna, Anna (interpretata da una decisa e brillante Valeria Monetti) è subito osteggiata da un giudice (interpretato dall’affascinante e talentuoso Cristian Ruiz), con il quale si intreccia il suo passato carico di intrighi e misteri.
Complici le melodiose e suggestive musiche del giovane autore Marco Spatuzzi, e dirette rigorosamente dal vivo dal maestro Andrea Scordia e dalla sua orchestra, “L’ultima strega” ed il suo formidabile cast di giovani talenti è pronto a riscuotere nuovi consensi anche a Milano dove debutterà al Teatro Nuovo il 21 ed il 22 settembre.
Una storia che brilla per la purezza e semplicità dei suoi contenuti, per il canto narrativo che accompagna lo spettatore e sapientemente lo guida lungo il canovaccio rendendo ancora più leggera l’interpretazione dei due meravigliosi protagonisti, Valeria Monetti e Cristian Ruiz, e ancora più intense le voci dei cori che hanno accarezzato e ammaliato il pubblico presente in sala.
L’intrigante e stilizzata scenografia ed i curatissimi costumi dell’epoca hanno catapultato la platea nel 1700 illuminista. Un cast straordinario, perché complice ed affiatato, ed un’avvincente trama hanno restituito l’idea di una storia senza tempo, costruita grazie alla maestria del regista che ha saputo fondere alla perfezione presente e passato, realtà e finzione; momenti di comicità si sono alternati ad altri carichi di pathos e disperazione rendendo questi ultimi meno torbidi e strazianti. Per un totale di 16 attori ed un’orchestra composta da cinque musicisti tra pianisti e violoncellisti, “L’ultima strega”, dopo il fantastico debutto in due serate al Brancaccio, s’appresta a diventare il musical di maggior successo della nuova stagione teatrale ed è pronto a consacrare anche quello della coraggiosa produzione Giulia Eventi.
Entusiasmo e freschezza, tutto in un musical “dove il sogno incontra la realtà”. Uno spettacolo che scalda il cuore e che dà ampio spazio ai sentimenti più puri ed alle emozioni più belle.
Eleonora La Rocca
16 settembre 2013