Il grande teatro in scena al Gianicolo di Roma

Sull’alto colle sacro al pagano Giano risuona nel silenzio del palco del Fontanonestate la forte voce di Marco Popolizio, il quale dinnanzi ai volti e agli uditi attenti dei presenti, interpreta e racconta la discussa figura di Pilato attraverso la lettura del ritratto tratteggiato dalla mano sapiente di Mikhail Bulgakov nel secondo libro della sua opera Il Maestro e Margherita.
Il testo, estratto dal romanzo dello scrittore russo, vive di una assoluta autonomia, rendendolo adatto ad una recitazione del tutto autonoma dal restante testo di Bulgakov, il quale ci racconta alla propria maniera il celebre incontro biblico tra il procuratore romano e Gesù, denominato nell’opera come Jeshua Ha-Nozri. Il Pilato descritto da Bulgakov e interpretato da Popolizio appare come una figura fragile, sola nel suo ruolo di comando, devastata dalla malattia che si manifesta attraverso una tremenda emicrania che martella senza tregua “l’egemone “procuratore, procurandogli dolori, allucinazioni visive ed olfattive.
L’incontro tra il procuratore della Giudea e Jeshua è legato interamente alla prospettiva soggettiva di Pilato, del quale vengono descritti pensieri, sentimenti, paure. L’intero episodio è privo di qualsiasi elemento divino o soprannaturale, lo stesso Jeshua è disegnato dalla penna di Bulgakov come un predicatore, un filosofo della pace, un idealista con una visione del mondo e dell’umanità positiva, priva di alcuna cattiveria. L’interpretazione di Popolizio riesce a trasmettere le emozioni, la sofferenza e il complicato universo di Pilato, con i molteplici e diversi personaggi che ruotano intorno alla figura del procuratore.
Le parole del celebre attore genovese, sono accompagnate e cullate dalle dolci melodie dal vivo della Piccola Banda Ikona, composta da Stefano Setti e la cantante Barbara Eramo. Le note degli strumenti a corda arabi e greci e le antiche canzoni greche ed ebraiche intonate creano una forte emozione uditiva, trasportando l’uditorio tra i vicoli e i suoni della calda e affascinante Gerusalemme.
Lo spettacolo rientra nella ricca e variegata offerta teatrale e culturale per il diciottesimo anno della manifestazione Fontanonestate, la quale proseguirà nella sua attività estiva fino all’8 settembre.
Damiano Rossi(Roma)
01 settembre 2013