Sala Umberto di Roma, teatro civile per la nuova stagione 2013/2014
Qual è la ragione che spinge tanti ad entrare a far parte del coinvolgente ed ammaliante mondo del teatro vivendolo, molto spesso, da diretto protagonista o in prima persona ma da dietro le quinte? Beh, difficile rinvenire una spiegazione logica ben precisa. Proprio come accade quando ci si innamora. E’ possibile dire con precisione perché, in un certo momento della vita, si decide di donare il cuore a qualcuno? No, non si può. Così, chi decide di vivere il teatro da dentro, vi si dedica per passione, per divertimento, per intrecciare nuove relazioni sociali. E lo spettatore? Lo spettatore riesce a conoscere meglio se stesso, diventa un ascoltatore più attento, riflette, guarda al mondo in cui vive con occhi diversi. In quest’ottica il teatro diventa una grande occasione di crescita personale e costituisce un essenziale strumento di scoperta sociale e culturale. E’ per realizzare questo intento che il direttore artistico del Teatro Sala Umberto di Roma, Alessandro Longobardi, ha voluto esaltare la qualità del programma offerto quest’anno per la nuova stagione teatrale 2013/2014.
Una programmazione in linea col periodo di crisi che il nostro Paese sta attraversando e che risulta densa di eventi di qualità e spettacoli di spessore, come quelli dedicati al teatro civile. «Quest’anno proponiamo un cartellone misto – ha ribadito il direttore – in cui ampio spazio verrà specificamente dedicato ad alcune pièce di teatro civile con il progetto “Italy in Therapy” che porterà in scena storie che aiutano a comprendere meglio il nostro tempo e la nostra storia». Marco Travaglio, Anna Galiena, Nicolas Vaporidis, Francesco Pannofino e Gianmarco Tognazzi. Questi sono solo alcuni dei nomi che saranno protegonisti di questa lunga ed interessante rassegna.
Ad aprire il palinsesto “E’ stato la mafia” di e con Marco Travaglio ed in scena dal 24 settembre; un racconto sulla trattativa Stato-Mafia che, dal ’92 ad oggi, condiziona la vita e la politica del Paese. Il giornalista ha teso a precisare che «più che trattarsi di di uno spettacolo vero e proprio, la sua natura è quella di racconto realistico. La narrazione di una storia la cui gravità è pari alla sua non conoscenza». La decisione di improvvisarsi attore è stata dettata sia dalla dilazione temporale di uno spettacolo teatrale, più ampia rispetto all’ospitata televisiva, che risulta decisiva per parlare di una storia ricca di particolari, sia per avere un pubblico più attento che volutamente paga il biglietto per ascoltare quella storia. A seguire avremo Antonia Liskova che sarà diretta da Gabriele Guidi in “NEL NOME DI CHI? Dentro i muri del Vaticano“. Uno spettacolo, quest’ultimo, basato su una raccolta di materiali rinvenuti indagando sull’operato degli organi direttivi dello Stato del Vaticano negli ultimi anni e che sarà in scena dal 25 febbraio. A dirigere Simone Cristicchi in “Magazzino 18”, dal 17 dicembre, sarà Antonio Calenda che affronterà la delicata tematica dell’esodo degli Italiani dopo il ’47 dalle regioni annesse alla Jugoslavia di Tito; Calenda e Cristicchi sperimenteranno il musical civile per dare voce ad un popolo dimenticato per tanto tempo dalla storia italiana, quello degli Istriani- Friulani e Dalmati che lasciano un territorio che non sentono più come proprio. Ad essere raccontato è quindi lo sradicamento dalla propria terra. La questione meridionale e l’annessione del Mezzogiorno del Bel Paese saranno oggetto di “Profondo Sud” con Pino Aprile ed Eugenio Bennato che portano in scena la storia di giovani vite spezzate e di quanti hanno subito violenze e soprusi da parte di chi è poi stato celebrato eroe dell’Unità d’Italia. Questo percorso “educativo” terminerà con lo spettacolo di Gherardo Colombo (ex magistrato), “Educare alla libertà”.
Accanto al filone del teatro civile, proposto per offrire una programmazione maggiormente completa ed eterogenea, se ne pone uno anche più tradizionale ma che condivide i medesimi intenti sociali. Dall’8 aprile 2014 verrà messo in scena “Un Nemico del popolo” di Ibsen, un attualissimo testo sul tema del potere con un grandioso Gianmarco Tognazzi diretto da Armando Pugliese. Notevole è il messaggio di questo spettacolo: educare i giovani alla conoscenza li aiuta a comprendere meglio la realtà che li circonda e a diventare cittadini attivi. “Lo sfascio” (dal 29 ottobre 2013), per la regia di Saverio Di Biagio, vedrà un cast composto da Nicolas Vaporidis, Primo Reggiani, Simone Corrente e Alessio Di Clemente. Ambientato negli anni ’70, in pieno clima terrore, lo spettacolo sarà lo specchio del nostro Paese in questi ultimi anni. Altro commovente testo è “Farà giorno” (dal 19 novembre) di Menduni e De Giorgi, spettacolo metà in romanesco e metà in italiano corrente, firmato dal regista Piero Maccarinelli. Una commedia che mette a confronto esperienze diverse, due differenti visioni del mondo che, pur scontrandosi, dovranno riuscire a convivere. Una divertente pièce sulle nevrosi contemporanee, con la trattazione di attualissimi temi come la crisi economica e le liti condominiali, sarà “Il prigioniero della seconda strada” (dal 4 marzo 2014) con Maurizio Casagrande e Tosca D’Aquino. Per gli amanti del teatro leggero e frizzante sono da segnalare: “Tres“, dall’8 ottobre 2013, diretto da Chiara Noschese con Anna Galiena, Marina Massironi, la stessa Chiara Noschese e Sergio Muniz; grosse risate in “Doppia coppia” (dal 26 dicembre 2013), scritto e diretto da Paola Cruciani e con Max Tortora, e “Ti ho sposato per allegria” (dal 14 gennaio 2014), per la regia di Pietro Maccarinelli. Assolutamente da non perdere è il duo Emilio Solfrizzi-Lunetta Savino che, diretti da Leo Muscato, porteranno sul palcoscenico uno spettacolo che grande successo ha riscosso lo scorso anno, “Due di noi“.
Da segnalare è il ritorno a teatro di Sabrina Ferilli che, assieme a Maurizio Micheli, reciterà in “Signori…Le patè de la maison” a partire dal 18 marzo 2014 e per la regia di Carlo Buccirosso e Pino Quartullo. Una commedia leggera, a tematica amorosa, ripresa da un testo teatrale francese. Commedia dai toni tragi-comici è “L’aria del Continente” con Enrico Guarnieri. A chiudere la stagione sarà l’affiatatissima coppia in arte e nella vita, quella composta da Francesco Pannofino ed Emanuela Rossi, con un testo ancora tutto da scrivere ma che non mancherà d’essere comico e divertente. La nuova stagione teatrale includerà anche l’iniziativa “Teatro Ragazzi” che propone una rassegna di teatro civile per le scuole cercando di focalizzare l’attenzione sul tema della legalità. L’appuntamento a teatro è dunque a partire dal 12 settembre.
Eleonora La Rocca
2 agosto 2013