Il Crogiuolo: l’eco della caccia alle streghe arriva a noi

Dal 1 al 10 novembre 2022, al Piccolo Teatro Strehler, Filippo Dini ha portato Il Crogiuolo di Arthur Miller. Il testo è più politico che letterario. É stato scritto nel 1953 in pieno Maccartismo, sullo sfondo della Guerra Fredda, quando la paura del comunismo negli Stati Uniti alimentava la politica del sospetto, della delazione e delle purghe politiche.
Miller stesso ne era stato vittima ed era stato anche tradito dall’amico regista Elia Kazan che aveva denunciato molti colleghi.
L’autore traspone la sua vicenda personale in una vicenda realmente accaduta, ma talmente fantasmagorica e crudele da sembrare il romanzo di una grande isteria collettiva seguita da una inutile carneficina: quella delle streghe di Salem.
Siamo nel 1692, a Salem, un villaggio puritano del Massachusetts nella regione del New England, negli Stati Uniti d’America, dove libri e teatri sono banditi perchè tentazioni dello spirito.
All’epoca è l’ultimo avamposto civilizzato prima di distese selvagge e territori degli indiani, con cui i coloni guerreggiano continuamente in uno stato di precarietà logorante.
Le dure prediche del rigoroso reverendo puritano Parris, avido di beni e potere, non aiutano la coesione della comunità. Improvvisamente sua figlia e sua nipote cominciano a dare segni di squilibrio, hanno crisi epilettiche, corpi scomposti.
Nel giro di pochi giorni anche altre loro coetanee si comportano allo stesso modo. I medici chiamati al letto delle giovinette, viste di notte nella foresta danzare nude e pronunciare parole incomprensibili, non trovano risposta nei libri di medicina.
Incapaci, nella loro stretta visione dualista di conciliare questi avvenimenti con l’idea di un Dio infinitamente buono e onnipotente, scelgono la strada semplicistica ed estrema dell’antagonista: il diavolo!
Il Crogiuolo: la caccia alle streghe
Si apre allora all’interno della cittadina chiusa in se stessa, un processo alle streghe. Le ragazzine stesse, in preda a visioni, fanno il nome delle persone possedute dal demonio che le hanno istigate.
E mentre l’onda di paura, delazione, rancore, cresce in nome del bene, vittime innocenti, senza prove alcune, vengono mandate alla forca. Chi confessa facendo i nomi di altri, viene scarcerato; chi invece non avendo nulla da confessare, tace, viene ucciso. Tutto mascherato da un ardore di giustizia ed umanità.
Alla fine 200 persone vennero processate, molte torturate e 19 impiccate.
Lo spettacolo descrive la meccanica distorta di una comunità che si disintegra tra isteria, false accuse, menzogne, delazioni. E mette in guardia da nuove cacce alle streghe: fanatismo, persecuzioni, razzismo, misoginia, omofobia.
Si apre con la danza nella notte delle giovinette, in una sorta di rito liberatorio, nel mezzo della foresta.
Poi la scena cambia. Dini sceglie una scenografia marmorea, scura per portarci all’interno della casa del reverendo Parris. Le spesse mura domestiche, sembrano da subito opprimenti. Anche quando ruotano lentamente su stesse, per creare spazi diversi, mantengono un che di claustrofobico e minaccioso.
I dialoghi dapprima celano sgomento, poi si ingrossano, come fiumi in piena e scoperchiano giochi di poteri, antichi rancori, proprietà perse o sottratte. Dini come un direttore d’orchestra dirige in acuti sempre più alti la cappa di ignoranza mista a superstizione ed isteria che finisce col travolgere il pubblico. Interpreta anche il signor Proctor, un uomo inizialmente debole, ma che trova nella dignità la forza di compiere un atto eroico e salvare la comunità da ulteriori mattanze.
Piccolo Teatro Strehler (Largo Greppi – M2 Lanza), dall’1 al 10 novembre 2022
Il Crogiuolo
di Arthur Miller
con (in ordine alfabetico) Virginia Campolucci, Pierluigi Corallo, Gennaro Di Biase,
Andrea Di Casa, Filippo Dini, Didì Garbaccio Bogin, Paolo Giangrasso, Fatou Malsert,
Manuela Mandracchia, Nicola Pannelli, Fulvio Pepe, Valentina Spaletta Tavella,
Caterina Tieghi, Beatrice Vecchione, Aleph Viola
regia Filippo Dini
scene Nicolas Bovey, costumi Alessio Rosati
luci Pasquale Mari, musiche Aleph Viola
collaborazione coreografica Caterina Basso, aiuto regia Carlo Orlando
produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale,
Teatro Stabile di Bolzano, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
Orari: martedì, giovedì e sabato, ore 19.30; mercoledì e venerdì, ore 20.30; domenica, ore 16.
Lunedì riposo.
Durata: 170 minuti più intervallo
Informazioni e prenotazioni 02.21126116 – www.piccoloteatro.org