Moby Dick alla prova, Teatro Elfo Puccini

Sino al 6 febbraio 2022 Elio De Capitani ha portato sul palco del Teatro Elfo Puccini di Milano, Moby Dick alla prova di Orson Welles. L’adattazione è prevalentemente in versi sciolti dal romanzo di Herman Melville. La storia è quella del capitano Achab, grande conoscitore dei mari ma capace di perdere lucidità nel suo folle inseguimento della balena bianca Moby Dick, che anni prima gli aveva strappato una gamba.
Lo spettacolo è corale, totale e con parti cantate. Si svolge per quadri, ognuno dei quali ricostruisce con artifici teatrali, le parti più importanti del libro, con scene dalle ambientazioni suggestive di fine ‘800. I colori dominanti sono i grigi e i blu slavati. Molto belli i costumi.
De Capitani ripercorre le tappe dell’opera di Welles che inizia su un palco semivuoto dove un gruppo di attori aspetta di recitare re Lear. Il drammaturgo americano comincia a parlare infatti della Balena Bianca, partendo da Re Lear e dalla sua cieca ostinazione, quasi voglia prepararci ad una distruzione che va oltre quella shakespeariana.
Perchè questo Re è come un veliero in balia delle onde, divorato da ambizione sfrenata e bisognoso di adulazione. Ma se il suo atteggiamento è causa di sangue e violenza che chiama violenza, alla fine nascerà nel suo cuore di uomo fragile, un amore filiale.
Achab, il grande capitano della Pequod, ha la stessa ostinazione distruttrice. Ma niente arriva a redimerlo. Fragile nella sua finitezza inaccettabile, è adirato per non arrivare a controllare l’imperscrutabile. La sua caccia insensata si trasforma presto in una discesa agli inferi.
Egli è infatti disposto a sacrificare qualsiasi cosa per la sua ossessione.
È un essere dannato che vuole piegare tutto e tutti per arrivare al suo scopo. Che tiene nascosto al punto che la ciurma, ad eccezione di Starbuck, il suo secondo, lo segue con ammirazione, subendone la seduzione e la fine tragica.
Moby Dick alla prova, magia dei meccanismi teatrali
Vediamo Ismaele a Nantucket davanti all’immensità dell’oceano avvertire l’urgenza per le cose lontane; il reverendo Mapple fare il sermone; la nobile nave, il Pequod, velata di malinconia; Achab (Elio De Capitani), il suo capitano parlare dagli abissi della sua follia.
Sentiamo l’entusiasmo dei singoli marinai nel diventare un corpo unico ai comandi di Achab per non sentire la paura della morte in faccia. Li vediamo perfino remare (senza remi), mentre cantano battendo a ritmo le mani su tavoli metallici incitandosi a vicenda.
Perchè la forza di questo spettacolo sta anche nella magia teatrale. Con artifici scenici vediamo quello che in scena non c’è: la vela riempirsi di flutti, il mare gonfiarsi come un’anima terrena piena d’angoscia e perfino Moby Dick, un mostro immenso, bianco, furioso, trascinare negli abissi Achab. E avvertiamo un brivido per la sua morte solitaria dopo una vita solitaria.
Teatro Elfo Puccini, sala Shakespeare, corso Buenos Aires 33, Milano – Durata: 2 ore 20 – Mart/sab. ore 20.30; dom. ore 16.00 – Prezzi: intero € 33 / rid. giovani e anziani €17,50 / online da € 16,50 – Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org
Installazione Umanità contro: accesso gratuito riservato agli spettatori del Teatro Elfo Puccini.
Moby Dick alla prova
di Orson Welles
adattato – prevalentemente in versi sciolti – dal romanzo di Herman Melville
traduzione Cristina Viti
uno spettacolo di Elio De Capitani
costumi Ferdinando Bruni
musiche dal vivo Mario Arcari, direzione del coro Francesca Breschi
maschere Marco Bonadei, luci Michele Ceglia, suono Gianfranco Turco
con Elio De Capitani
e Cristina Crippa, Angelo Di Genio, Marco Bonadei, Enzo Curcurù, Alessandro Lussiana, Massimo Somaglino, Michele Costabile, Giulia Viana, Vincenzo Zampa, Mario Arcari
una coproduzione Teatro dell’Elfo e Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
prima nazionale
Lo spettacolo è dedicato alla memoria di Gigi Dall’Aglio