Periferia romana, accattoni, prostiute, raggiri, disperazione, amore e desideri. Tutto questo fa parte di un mondo ben specifico che Pasolini ha mostrato in più opere cinematografiche con grande dedizione, mettendo a nudo un’anima graffiante, logora ma in qualche modo sognante, effimera ma intensa.
La Grana è uno spettacolo che rende assolutamente giustizia a queste anime tanto ricercate, a questo spirito di sottobosco che merita una lente di ingrandimento e che riesce sempre ad emozionare.
Colpisce la semplicità della messa in scena, funzionale ed essenziale, che non fa mancare nulla, ma anzi, lascia immergere nella storia; alcune originalità stupiscono risultando gradevoli ed efficaci.
Grande merito va’ agli attori, tutti quanti. Sono loro a permettere la riuscita di uno spettacolo così essenziale e su un terreno così arduo. Giocano col pubblico, fanno sentire la propria disperazione, regalano risate e momenti drammatici.
Questo libero adattamento de “La notte brava” è un fantastico debutto e saprà intrattenere e divertire.
Regia di Marco Zordan
Con
Cristiano Arsì
Elena Biagetti
Alberto Brichetto
Valentina Gaietta
Giorgia Lunghi
Sonia Remorini
Mariano Viaggiano
In scena al teatro Trastevere fino al 3 Novembre