Shakespeare in Love al Teatro Brancaccio fino all’11 novembre

Lo spettacolo Shakespeare in Love ha debuttato lo scorso 25 ottobre al Teatro Brancaccio di Roma. Una prima di indiscusso successo, che ha visto accorrere in sala numerosi personaggi famosi a partire da Monica Guerritore, madre dell’attrice protagonista, e per citare solo alcuni nomi, Enrico Brignano con la moglie Flora Canto, Vania della Bidia, Pietro Genuardi, Gianluca Guidi, Angela Melillo, Edy Angelillo, lo stilista Renato Balestra.
Lo spettacolo è tratto dall’omonimo film del 1998, vincitore di ben 7 premi Oscar, diretto da John Madden e sceneggiato da Marc Norman e Tom Stoppard. Il film racconta della storia d’amore tra William Shakespeare e Viola De Lesseps, una nobildonna di cui si innamora e che diventa la musa ispiratrice nella stesura del dramma di Romeo e Giulietta. Gwyneth Paltrow e Joseph Fiennes interpretavano nel film rispettivamente i ruoli di Lady Viola e di Shakespeare.
La prima trasposizione teatrale del film risale a tre anni fa al luglio del 2014. Lo spettacolo andò in scena al Noël Coward Theatre di Londra e fu prodotto dalla Disney Theatrical Productions e Sonia Friedman Productions, per la regia di Declan Donnellan, scene di Nick Ormerod e musica di Paddy Cunneen. L’attore Tom Bateman vestiva i panni di Shakespeare e Lucy Briggs-Owen era Lady Viola.
Dopo tre anni dal successo inglese arriva il rifacimento italiano per la regia di Giampiero Solari e regia associata di Bruno Fornasari. Lo spettacolo è prodotto da Alessandro Longobardi per Officine del Teatro Italiano in collaborazione con Viola Produzioni. Le scene sono di Patrizia Bocconi e la realizzazione video scenografica di Cristina Redini. Costumi di Erika Carretta, coreografie e combattimenti di Biagio Caravano, disegno e suono di Emanuele Carlucci, direzione musicale di Matteo Castelli.
Quello musicale è uno dei primi aspetti su cui ci vogliamo soffermare per sottolinearne la particolarità. Lo spettacolo, infatti, non è propriamente un musical, ciò nonostante in esso la musica ha un ruolo preponderante. Si assiste a spezzoni musicali suonati dal vivo direttamente in scena, con chitarre e flauti, cori a più voci, il tutto in un’ambientazione musicale rispondente all’epoca storica messa in scena, la seconda metà del Cinquecento e l’Inghilterra elisabettiana.
Veniamo poi al cast, un cast costituito da un ben nutrito gruppo di attori in scena, diciannove elementi per la precisione. Per citare solo alcuni nomi: Lisa Angelillo nel ruolo della Regina Elisabetta, Stefano Annoni in quello di Christopher Marlowe; Lorenzo Carmagnini è Fennyman, Michele De Paola interpreta Lord Wessex e Alessandro Savarese John Webster. Poi ci sono loro, i due protagonisti: Lucia Lavia nel ruolo di Lady Viola e Marco De Gaudio in quello di Will Shakespeare. Lucia Lavia è figlia d’arte, figlia di Gabriele Lavia e Monica Guerritore, attrice ventiseienne con una formazione radicata nel teatro classico; Marco De Gaudio unisce alla scuola attoriale tradizionale, una parallela formazione ed esperienza nel genere del musical.
I due attori si dimostrano certamente all’altezza della parte loro assegnata. Ci sono state tuttavia scene che sono risultate ai nostri occhi meno convincenti di altre. Potremmo dire di aver visto nel personaggio di Shakespeare un velo di superficialità, data per assodato la vena comica, esilarante e divertente che percorre l’intero spettacolo; diversamente si nota nel personaggio di Lady Viola un’intensità a tratti forzata, esagerata, quasi inverosimile, come accade nello spezzone in cui recita per la prima volta un famoso estratto del monologo di Giulietta sulla natura del nome e su cosa sia per la rosa il suo stesso nome di rosa. Si tratta di percezioni giunteci ad intermittenza durante lo svolgersi di uno spettacolo, che si è esteso ad onor di cronaca su un arco di tempo lungo, all’incirca due ore e mezza.
La storia, come è noto, si svolge nella Londra elisabettiana e William Shakespeare è un autore emergente che ha perso la sua vena creativa. La scena si apre proprio con Shakespeare alle prese con un copione che gli è stato commissionato e che non riesce a scrivere, una commedia dal titolo, “Romeo e Ethel, la figlia del pirata”.
L’ispirazione arriverà presto e avrà il nome di Thomas Kent, un aspirante attore che si presenta alle audizioni indette per il ruolo di Romeo. Ma nei panni di Thomas Kent si nasconde Viola De Lesseps, una fanciulla innamorata del teatro e innamorata dei versi di William Shakespeare, che vorrebbe salire su un palco ed essere un’attrice, andando contro il divieto dell’epoca che impediva alle donne di salire su un palcoscenico.
Will Shakespeare scopre la vera identità della ragazza e tra i due scoppia la passione. Viola però è promessa sposa al potente Lord Wessex, membro della corte della Regina Elisabetta, e tra i due, proprio come per Romeo e Giulietta, l’amore risulterà nel finale impossibile.
Nonostante ciò, l’esito non sarà così drammatico come per Romeo e Giulietta. Seppur per poco tempo i due riusciranno a vivere il loro amore e Viola a realizzare il suo sogno di essere un’attrice. In una sorta di vicenda parallela, William Shakespeare compone quello che diventerà uno dei suoi capolavori indiscussi, la storia d’amore di Romeo e Giulietta, e nella scena finale dello spettacolo riuscirà a rappresentare il trionfo dell’amore tragico ed immortale davanti alla Regina. Nella parte di Giulietta ci sarà una vera donna, Viola. Dal punto di vista scenico, infatti, si assiste nell’ultima scena dello spettacolo, ad un momento di metateatro, di teatro nel teatro, per cui lo spettatore dal suo punto di vista vede il dietro le quinte dello spettacolo che è in atto solo sul fondo del palco.
Per questo motivo Shakespeare in love non è soltanto una commedia romantica, è anche uno spettacolo che affascina per la suggestiva rappresentazione di un mondo teatrale, allora come oggi, alle prese con la follia degli artisti, la loro sensibilità e le loro crisi di ispirazione, i giochi di potere, la necessità di avere chi finanzi la macchina del teatro, la magia della scena e dei versi, ancor di più, quelli imperituri di Shakespeare.
Lo spettacolo resterà a teatro fino al prossimo 11 novembre, pronto per farvi innamorare.
Per informazioni e biglietti:
Teatro Brancaccio
Via Merulana, 244 – 00185 Roma
Mail: botteghino@teatrobrancaccio.it
Telefono: 06 80687231
Orari
Lunedì chiuso (centralino operativo)
Martedì – venerdì ore 10:00-19:00
Sabato ore 12:00-19:00
Domenica ore 12.00 – 18.00
https://www.teatrobrancaccio.it