Tris. Terza vittoria stagionale consecutiva su tre gare disputate, 75 punti su 75 disponibili. Nessuno a inizio stagione avrebbe mai immaginato Nico Rosberg in testa al mondiale con Hamilton ancora a secco di vittorie. Eppure la gara di oggi ha confermato questo trend: Rosberg in pole position e vincitore del gran premio, Hamilton penalizzato per la sostituzione del motore che scatta dall’ultima casella e coinvolto nel caos alla prima curva. Rosberg vincitore, Hamilton settimo al traguardo. Nico con tre vittorie e 75 punti e in classifica, Lewis ancora a secco e che insegue a quota 39.
Ovviamente sarebbe del tutto fuori luogo dare Lewis Hamilton per spacciato nella lotta al titolo, conoscendolo da grande combattente qual è ma il distacco da Rosberg ora comincia ad essere consistente e difficile da colmare in poche gare. Anche oggi, come nei precedenti due weekend, Nico continua a sembrare decisamente più in palla di Lewis, più concentrato e più determinato mentre Lewis ha dato l’impressione di non dare il massimo nei numerosi duelli di cui è stato protagonista. Siamo già di fronte all’apertura di un “caso Hamilton”? Vedremo.
Rosberg si è fatto fregare in partenza da Ricciardo, il quale con un bellissimo scatto si era portato in testa, ma è stato un debole fuoco di paglia dato che dopo due giri Daniel era già costretto ai box per una gomma a terra. Nico ha quindi condotto la gara indisturbato fino alla vittoria finale, anche perché alle sue spalle si era creato il caos a causa del contatto tra le due Ferrari. Vettel è finito addosso a Raikkonen, forse per evitare di toccare Kvyat alla sua destra, il quale con un’entrata in curva un po’ ottimistica ha costretto il tedesco a evitarlo e a toccare il compagno di squadra. Quello che ci ha rimesso di più è stato Kimi, il quale è precipitato in ultima posizione ma grazie all’intervento della safety car per rimuovere i detriti, ad una buona strategia, un’ottima rimonta e una grande determinazione è riuscito a rimontare fino al quinto posto finale, con tanto di sorpasso su Hamilton.
Ancora più esaltante la gara di Vettel che dopo il disastro della partenza è precipitato anche lui nelle ultime posizioni ma con una serie infinita di sorpassi e con una condotta di gara volitiva è riuscito a chiudere in seconda posizione davanti alla Red Bull di Kvyat. Il russo ha beneficiato del caos alla prima curva, in parte provocato da lui e nel dopo gara è stato protagonista di un acceso diverbio con Sebastian Vettel che gli rimproverava di averlo dovuto evitare e che per fare ciò è finito addosso al suo compagno di squadra. Seb si è poi scusato con la squadra e con Kimi immediatamente dopo la fine della corsa e tra i due piloti Ferrari continua ad esserci serenità, i due si stimano moltissimo da anni e questo è un fattore molto importante per l’ambiente di squadra.
Anche Hamilton è rimasto coinvolto dal marasma iniziale della partenza rompendo l’ala anteriore ed essendo costretto ai box. L’inglese è stato protagonista di una buona rimonta fino a metà classifica ma da lì in poi si è spento, con un ritmo non particolarmente veloce e non molto determinato nei duelli, specialmente con la Williams di Massa e con Raikkonen. Ottima gara di Ricciardo che era scattato dalla prima fila superando il poleman Rosberg ma è stato sfortunato per la foratura nei primi giri di gara che lo ha subito costretto ai box. L’australiano è stato comunque protagonista di un’ottima gara che lo ha portato fino al quarto posto finale.
Il quadro che esce fuori da Shanghai è una Ferrari fortissima, quasi al livello della Mercedes e che avrebbe potuto conquistare la pole position con entrambi i piloti se avesse dimostrato un approccio un pochino più aggressivo ma che per imprevisti vari non se ne è ancora verificato il comportamento in una gara lineare accanto alle Mercedes. Insomma, non ha ancora fatto vedere tutto il suo potenziale a causa di problemi di affidabilità e incidenti in gara.
Ordine d’arrivo:
- Rosberg (Mercedes)
- Vettel (Ferrari)
- Kvyat (Red Bull)
- Ricciardo (Red Bull)
- Raikkonen (Ferrari)
- Massa (Williams)
- Hamilton (Mercedes)
- Verstappen (Toro Rosso)
- Sainz (Toro Rosso)
- Bottas (Williams)
- Perez (Force India)
- Alonso (Mclaren-Honda)
- Button (Mclaren-Honda)
- Gutierrez (Haas)
- Hulkenberg (Force India)
- Ericsson (Sauber)
- Magnussen (Renault)
- Wehrlein (Manor)
- Grosjean (Haas)
- Nasr (Sauber)
- Haryanto (Manor)
- Palmer (Renault)