La nuova Ferrari si chiama F14T

Svelata oggi l’ultima nata di Maranello
Si chiama F14T. Una sigla che identifica l’anno in corso e il motore turbo, anche se la sigla sembra rimandare alla casa madre Fiat, quasi a voler ribadire l’impegno della casa del Lingotto nella categoria regina. La vettura presenta un musetto molto particolare “a proboscide”, che pare sia un tratto distintivo delle monoposto di questa stagione, dato che ieri anche la Mclaren ha fatto sfoggio di un muso abbastanza simile. C’è da dire però che questa monoposto è la più bella fra le tre presentate finora (Mclaren,Ferrari e Lotus), una caratteristica assolutamente superflua, dato che per vincere non serve a nulla l’estetica, bensì la velocità e l’affidabilità. “L’affidabilità sarà una delle chiavi di questa stagione” ha dichiarato il capo dei motoristi Luca Marmorini. Infatti da quest’anno la FIA ha deciso di mandare in pensione i motori V8 da 2400 cm3 per sostituirli con dei motori V6 turbo da 1600 cm3. Il motore sarà accoppiato al KERS, che vedrà incrementato il suo utilizzo, la sua funzione di fonte di energia supplementare sarà infatti presa dall’introduzione dell’unità di recupero del calore Energy Recovery System (ERS). L’unità ERS utilizza il calore generato dal turbocompressore nei gas di scarico utilizzando un apparecchio elettrico chiamato Heat Motor Generator Unit. Questo calore viene immagazzinato come carica elettrica fino a quando non è utilizzato da un sistema complementare chiamato Kinetic Motor Generator Unit. Questo è collegato direttamente alla trasmissione mediante la quale fornisce la potenza supplementare alle ruote posteriori. Tutto ciò darà ai piloti una potenza supplementare di 120 kW (160 CV) per 33 secondi a giro, comparati al KERS in uso prima del 2014, che dava una potenza supplementare di 60 kW (80CV) per sei secondi a giro. L’installazione di questo sistema, correlata a quella del nuovo motore, ha comportato una progettazione chè è dovuta partire da un foglio bianco e perciò tutte le squadre temono problemi di affidabilità per un sistema completamente nuovo che non è ancora stato messo sotto sforzo. Nelle ultime stagioni i motori V8 erano diventati quasi indistruttibili, complice il congelamento nello sviluppo applicato dal 2007 in poi con potenza massima e regime massimo di rotazione omologati per tutti. Infatti nelle ultime stagioni i cedimenti sono stati molto rari. Rivedremo le famose fumate bianche dalle code delle monoposto? Come dicono gli inglesi, wait and see. Ma non è solo il motore la novità di questa Ferrari, una grossa novità è anche la formazione piloti. Ad affiancare Fernando Alonso, Campione del Mondo 2005 e 2006 con la Renault, quest’anno e l’anno successivo ci sarà Kimi Raikkonen. Il 34 enne finlandese è infatti tornato alla squadra con la quale si era laureato Campione del Mondo nel 2007. Peraltro il titolo di Raikkonen è stato l’ultimo Mondiale Piloti vinto dalla Ferrari. La squadra torna così a schierare una formazione a due punte, cioè due primi piloti senza gerarchie. I motivi di questa scelta non sono stati spiegati in modo chiaro dalla dirigenza ma si pensa che ciò sia stato fatto per dare la scalata al Mondiale Costruttori. Infatti due piloti con lo stesso status corrono con una motivazione ed una consapevolezza delle proprie potenzialità indubbiamente maggiori e ciò dovrebbe portarli a guadagnare più punti per la squadra. Di fronte a formazioni come quella Mercedes, che schiera con lo stesso status Hamilton e Rosberg, non si può’ certo stare tranquilli e la scelta Ferrari va inquadrata appunto in questo senso. C’è però anche un’altra motivazione che serpeggia tra gli addetti ai lavori. Pare che Fernando Alonso dalla scorsa stagione cominci ad essere nervoso a causa degli obiettivi che non è riuscito a raggiungere a causa di monoposto mediocri. L’anno scorso infatti lo spagnolo, il cui talento è fuori discussione, fu richiamato all’ordine dal Presidente Montezemolo per alcune dichiarazioni non proprio felici nei confronti della squadra, non ultimo l’episodio di Monza in cui il pilota aveva dato degli scemi (poi corretto in un sarcastico “geni”) ai suoi ingegneri. Quindi pare che la scelta di Raikkonen sia stata orientata per “tutelarsi” nei confronti di Alonso. Ad alimentare queste voci ci ha poi pensato Martin Whitmarsh, fino a ieri team principal della Mclaren e ora sostituito, il quale ha dichiarato più volte che gli sarebbe piaciuto riportare Alonso alla Mclaren in concomitanza con l’arrivo dei partner giapponesi della Honda per il 2015. Il che pare decisamente improbabile dato che Alonso ha un contratto con la Ferrari fino al 2016 incluso e ha ribadito di volerlo onorare fino alla fine, se non addirittura di rinnovarlo. Per averlo la Mclaren (con la quale Fernando si è lasciato facendo scintille a fine 2007) dovrebbe pagare una penale salatissima alla Ferrari e non si vede come questo possa accadere, data la recente partenza del principale sponsor Vodafone. I soldi potrebbe metterli sul banco la Honda, ma tra lo spagnolo e Ron Dennis ci sono state comunque troppe scintille. Kimi Raikkonen invece ha un contratto di due anni, che finirà quando il finlandese avrà compiuto 36 anni.
“Dobbiamo essere ottimisti”, ha detto Alonso ai media in un video in teleconferenza, dopo l’inaugurazione della Ferrari F14 T. “Non c’è alcun motivo per essere pessimisti. Abbiamo alcune cose nuove in arrivo in Formula 1 con alcuni grandi cambiamenti regolamentari, ma siamo abbastanza ben preparati per questo. Il team ha lavorato per un buon tempo sulla nuova vettura. Abbiamo la tecnologia, abbiamo le persone e abbiamo le strutture per lottare in questa nuova Formula 1. Questa è la ragione per essere ottimisti. Siamo la Ferrari. Siamo in una squadra che è in competizione solo per vincere. Abbiamo visto negli ultimi due anni che finire secondi è per noi un disastro, perché in questa squadra tutti si aspettano molto. Ma queste aspettative e questa motivazione che tutti hanno in Ferrari mi rende molto ottimista. Sono curioso come tutti di affrontare questa stagione che si preannuncia ricca di cambiamenti soprattutto a livello di stile di guida – ha commentato – Come squadra siamo forti, non saprei dirvi se io e Raikkonen saremo la coppia migliore. Entrambi abbiamo raggiunto il titolo in passato, tuttavia ogni anno è una questione a sé e non si può dare nulla per scontato. Se faremo bene saremo un grande team, se non facciamo tutto perfetto qualcun altro lo sarà di più, quindi tocca a noi adesso fare il meglio possibile”.
“E’ bello essere tornato in Ferrari, la squadra che mi ha permesso di diventare campione del mondo nel 2007 – ha detto Kimi Raikkonen – Ovviamente il mio obiettivo rimane lo stesso, ossia vincere gare e titolo. Questi mesi di pausa mi sono stati molto utili per recuperare dall’operazione subita alla schiena ed essere pronto al 100% per la stagione 2014. L’augurio è che la squadra si dimostri la più forte del gruppo. Io e Alonso siamo esperti ed entrambi ambiamo al successo, quindi le basi per fare bene ci sono. Vedremo alla fine come andrà perché quest’anno dovremo fare i conti anche con altre incognite come ad esempio le nuove regole.”
Sul come sarà gestita la competizione tra due campioni del mondo, Kimi Raikkonen ha risposto così: “Io non credo che ci sia molto da raccontare in questo momento”, ha detto il finlandese, “ogni situazione è diversa, ma sappiamo quello che dobbiamo fare. Correremo uno contro l’altro come ogni anno – non importa chi è il tuo compagno di squadra. Ognuno di noi vuole battere l’altro, ma sappiamo quello che il team si aspetta da noi e il tempo ci dirà cosa succede. C’è un gran parlare al di fuori di questo genere di cose, ma all’interno del team abbiamo un buon feeling. Dobbiamo aspettare e vedere come va, e speriamo di poter portare entrambi i titoli di nuovo alla squadra.” Anche Alonso ha ribadito che entrambi metteranno la squadra al primo posto – anche se questo significa sacrificare le ambizioni personali. “La priorità è la squadra, e cercheremo di fare del nostro meglio per vincere entrambi i campionati e riportare alla Ferrari alcuni dei successi che Ferrari ha avuto in passato”, ha detto. “Il modo migliore per raggiungere questo obiettivo è quello di correre al 100% ogni gara e cercare di portare sempre punti alla squadra e a noi stessi. Per fare questo abbiamo bisogno di lavorare in perfetta armonia e fare quello che il team ci dirà.”
Immancabile il commento del Presidente, Luca Cordero di Montezemolo: “Da 24 anni per me questa giornata è sempre ricca di emozioni e di speranze – le parole del Presidente – Sappiamo quello che dobbiamo fare e quello che voi pretendete che facciamo. Siamo davanti ad una squadra rinnovata e concentrata, con due piloti molto forti, veloci, consistenti ed esperti, perfettamente consapevoli di correre per un team e non per loro stessi. Sono contento di avere due ragazzi così. Raikkonen è stato l’ultimo a vincere il mondiale per noi e Alonso arrivando sempre secondo ha fatto delle stagioni fantastiche. Ciò a cui dobbiamo ambire è una vettura competitiva ed affidabile. Ho grande fiducia nel nuovo direttore tecnico James Allison, così come il gruppo dei motori che ha dovuto lavorare su un sistema propulsore molto complesso. Per quanto riguarda Domenicali ha operato grandi cambiamenti interni, quindi credo ci siano tutte le condizioni per fare bene. Siamo stufi di arrivare secondi, posizione che legata al nostro nome rappresenta la sconfitta. Da parte mia ho spronato i ragazzi a mettercela tutta. Ora aspettiamo il riscontro in pista per un vero quadro della situazione anche se credo che nelle prossime settimane si possa già averne un’idea e vorrei una Ferrari ai massimi livelli”.
di Alessandro Cristiano
25 gennaio 2014