La Roma si spegne a Madrid

Esordio scomodo in Champions per la Roma che affronta i Campioni d’Europa del Real in un momento di totale confusione. Di Francesco, come confesserà poi nel post partita, sceglie Zaniolo titolare, anche (e soprattutto ndr) per punire i veri titolari, evidentemente rei di non seguire i suoi dettami, sia a livello tattico che comportamentale.
Il Real vince facile, anzi il risultato, tre reti a zero, le va stretto, come ammetterà De Rossi a fine gara, grazie alla facilità di palleggio, la differente cifra tattica, un Modric stellare e concedendo poco o nulla ai giallorossi, rei di non aver sfruttato le poche situazioni favorevoli.
Real all’arrembaggio – Tre minuti ed è subito occasione per il Real. Kroos verticalizza e vede il taglio centrale di Bale tutto solo davanti ad Olsen ma il gallese manca la facile occasione sparando di poco la palla fuori alla sinistra di Olsen. Non è che un assaggio di quello che accadrà durante tutto il primo tempo con Navas che nemmeno si sporca i guanti. Ottimo intervento di Olsen all’ 8’ quando Modric finta il tiro e imbuca col sinistro servendo Isco che calcia ad occhi chiusi. E’ sempre in movimento l’attacco del Real, non dà punti di riferimento ai giallorossi e le conclusioni arrivano su una porta sola. Al 15’ primo break della Roma. Kolarov lancia lungo per Under, il turco tenta il tiro a giro di sinistro su Navas ma la palla prende una strana traiettoria e finisce sul fondo. Gran confusione difensiva della Roma che prima perde Carvajal poi lascia calciare Kroos dai 25 metri. Al 30’ è N’Zonzi a trovarsi una bella palla tra i piedi in area di rigore su punizione di Kolarov ma il suo sinistro è troppo debole per impensierire Navas. Dopo un minuto la migliore azione della Roma dalla punizione per un fallo di Ramos su Under Florenzi crossa bene per la testa di Fazio che manda lato sulla traversa. Al 38’ Olsen dice no a Sergio Ramos che stacca imperioso su calcio d’angolo mettendo di nuovo in corner. La Roma recupera palla e parte in contropiede in superiorità numerica ma N’Zonzi spreca tutto perdendo palla al limite dell’area avversaria.
La Roma si scopre troppo e lascia il fianco agli attacchi delle merengues che impegnano a più riprese un ottimo Olsen.
Allo scadere del primo tempo magia di Isco che di tacco chiede il triangolo a Benzema ma viene steso al limite dell’area da De Rossi che si becca il giallo. Punizione perfetta del numero 22 che si inventa una perla che finisce in rete con Olsen costretto a guardare.
Partita a senso unico con il Real che martella la porta della Roma senza trovare la conclusione giusta anche per merito del numero uno giallorosso. Un vantaggio che sta stretto ai padroni di casa che dimostrano una superiorità immensa sia nel fraseggio straripante che nella qualità degli interpreti.
Crollo Roma – Ad inizio ripresa è la Roma ad avere la palla del pareggio. Under accelera dalla destra, riceve palla, converge verso il centro lasciando Ramos sul posto e spara un sinistro velenoso ma Navas si salva con la mano di richiamo. Sulla ripartenza Marcelo innesca Benzema sulla fascia sinistra. Il 9 tocca facile in area per Bale che manda fuori ciabattando il tiro. Un minuto dopo sempre il gallese si beffa della difesa romanista controllando in un fazzoletto e di sinistro manda la palla a stamparsi sulla traversa. Finisce al 54’ la partita di Zaniolo, Di Francesco sceglie la freschezza di Pellegrini. Il Real prende di mira impietosamente l’area giallorossa prima con Modric che entra in spaccata su filtrante di Isco ma Olsen è pronto e poi raddoppia con Bale. Modric inventa un lancio a tagliare centrocampo e difesa mettendo la palla sui piedi di Bale che incrocia il tiro e, di sinistro,batte l’estremo difensore giallorosso. Lampo della Roma al 63’ con un gran sinistro di Kolarov dai 30 metri che Navas manda in angolo. Sugli sviluppi del corner Manolas toglie la palla dai piedi di Pellegrini tutto solo a due passi dalla porta.
La Roma fa quello che può ma non basta, quando il Real decelera i giallorossi ci provano ma senza impensierire gli spagnoli. Al 73’ il neo entrato Schick spreca un contropiede interessante calciando sul fondo dal limite dell’area. Dopo cinque minuti Asensio calcia no look controllando con una veronica il passaggio di Isco ma Olsen non si fa beffare. All’ 87’ finta di Pellegrini che sbaraglia la difesa del Real e passa a Schick che non riesce nemmeno ad andare al tiro e un minuto dopo è Dzeko a farsi parare una colpo di testa su cross di Florenzi.
Nell’ extra time è il gioiellino del Real, Mariano Diaz, subentrato a Bale, a completare la tripletta dei padroni di casa: dal vertice sinistro dell’area fa partire un potente tiro a giro di collo destro imprendibile per Olsen.
Inutile nascondersi dietro falsi alibi, la sconfitta di questa sera è figlia di una campagna acquisti scellerata che ha depauperato la squadra sia in termini tecnici che psicologici.
Quel gruppo così coeso, che lo scorso anno aveva raggiunto la semifinale di Champions, sia pur con delle lacune che lo hanno fermato ad un passo dalla finale, è stato smembrato in nome di una politica delle plusvalenze e della scoperta di giovani talenti a scapito di conferme e di qualche aggiustamento nei ruoli più carenti, che ha destabilizzato la squadra ed ha confuso le idee al tecnico.
Il suo 4-3-3 è stato messo in discussione da lui stesso. Ha provato Di Francesco ad inizio campionato a cambiare schema di gioco per far quadrare il cerchio con giocatori che nel suo modulo poco hanno a che fare.
Nemmeno questo è bastato. Al di là del pronostico scontato e del risultato che, grazie alle parate di Olsen, non umilia la Roma, al Santiago Bernabeu si sono visti tutti i limiti di una squadra raffazzonata e che non crede più in se stessa.
Meritano 2duerighe:
[su] De Rossi: il capitano della Roma è l’unico giocatore che ci mette la faccia, il fisico e la classe. Forse l’ultimo giocatore degno di questo appellativo di questa squadra. Leone di in difesa, intenditore a centrocampo, si spinge fino in avanti ed alla fine si arrende con una dichiarazione che è tutto un programma su ciò che pensa e su quanto gli faccia male una partita così. Non mollare Capitano.
[giu] Schick: entra in campo come fosse un pugile suonato. Sbaglia l’unica palla gol nitida della partita. Pellegrini gliene regala un’altra per farsi perdonare ma se la fa sbattere sulla tibia. Dove è finito quel ragazzo macchina da gol? Ameba.
TABELLINO
REAL MADRID – ROMA 3-0
Real Madrid (4-3-3): Navas, Marcelo, Varane, Ramos, Carvajal, Modric (85’ Ceballos), Casemiro, Kroos, Isco, Benzema (62’ Asensio), Bale (73’ Mariano). All.: Lopetegui
Roma (4-3-3): Olsen, Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov, Zaniolo (54’ Pellegrini), De Rossi, N’Zonzi (69’ Schick), Under, El Shaarawy (62’ Perotti), Dzeko. All.: Di Francesco.
Marcatori: 45’ Isco, 58’ Bale, 90+1’ Mariano (Real)
Ammoniti: Ramos (Real), De Rossi, Dzeko (R)
Arbitro: Kuipers (Ned)