Anniversario terzo anno della morte di Leonardo Echeoni
Sembra ieri, ma siamo già al terzo anniversario delle scomparsa di Leonardo Echeoni, fondatore, direttore ed editore del nostro Giornale fino ad aprile del 2010.
In quella data, improvvisamente tutti noi ci siamo sentiti orfani, anche se poco tempo prima avevamo saputo stesse lottando contro una brutta malattia, ci eravamo però autoconvinti che ce l’avrebbe fatta e invece, la battaglia è stata persa.
Era iniziata in silenzio, perchè Leonardo non amava essere commiserato, ed è proseguita con coraggio senza mai lamentarsi, dando perfino il suo contributo al Giornale dall’ospedale fino all’ultimo giorno. Poi Leonardo si è spento.
E’ inutile negarlo che il vuoto lasciato da lui ha procurato un comprensibile sbandamento, dovuto allo sgomento prima e alle difficoltà amministrative poi, ma presto si è accesa in noi una gran voglia di ridare nuova vita e vigore a quello che fu la sua creazione, per la quale si era speso con non poca passione ogni giorno.
Oggi ricordarlo, nel terzo anniversario della morte, è sempre una grande emozione ed anche una grande responsabilità, soprattutto nel presentarlo ai giovani redattori di questo giornale, che non hanno avuto la fortuna di conoscerlo, così come parlarne ai tanti lettori che ogni giorno ci seguono attraverso il web e “miracolosamente” confermano il nostro successo andato al di là di ogni rosea previsione.
Veramente difficile parlare di lui, tanto è stata profonda l’esperienza di averlo avuto quale sicuro riferimento, perchè egli era un vero “monumento” del giornalismo e le mie poche parole da sole non basterebbero, perchè innumerevoli le emozioni che affiorano alla mente, per averlo avuto per anni come direttore con ineguagliabile capacità.
Leonardo aveva una forte personalità, tanto far sentire la sua presenza nonostante fossimo fisicamente distanti. Per lui la distanza non rappresentava affatto un problema perchè sapeva imporre la sua presenza, a volte discreta, ma spesso anche esuberante.
Leonardo aveva sempre una risposta, un consiglio, sia per le cose lavorative, che per la vita privata, perchè senza essere invadente sapeva rimanere informato dei piccoli e grandi problemi personali dei suoi collaboratori. Egli era dunque, per ognuno di noi, non solo che il direttore, ma anche l’amico, il padre, il fratello…
Poi quel giorno, il 9 aprile del 2010, Dio ha deciso di chiamarlo a Se. Colui che muove tutte le cose ha deciso che noi dovevamo continuare senza quel grande amico, quel grande maestro, quella forte figura decisa che era. Leonardo aveva una grande forza e quando diceva una cosa, quella era, perchè amava fortemente il suo lavoro e amava essere amato.
Ma si vede che Dio sapeva già che anche senza una figura così importante, attraverso quanto Leonardo ci aveva veicolato nel periodo della sua guida, sarebbe stato possibile farci percorrere con le nostre sole forze l’avventura di dare informazione attraverso le nostre pagine.
Certamente Leonardo ancora oggi ci manca, insieme alle sue risate e perfino i suoi autorevoli rimproveri che sapeva far arrivare senza creare tensione. Del suo giornale egli aveva scritto: “Nasce con questo numero un’altra voce: 2duerighe, un nuovo periodico di informazione culturale. Non era indispensabile, ma nella misura in cui è stato necessario per noi realizzarlo, 2duerighe può diventare utile per quanti credono nella cultura come susseguirsi di avvenimenti che hanno in sé il senso dello spirito della complessità del tempo presente”.
Oggi come ieri queste parole rimangono con lo stesso significato e abbiamo la certezza di aver saputo dare un nuovo impulso al Giornale continuando col nostro impegno, che abbiamo passato ai tanti giovani collaboratori che si sono aggiunti fin qui, per fare un giornale indipendente e pluralista.
Ora ad oltre un anno, grazie all’impegno del figlio Leo, del nipote Lorenzo Echeoni e di Enrico Ferdinandi, quest’ultimo da poco il nuovo direttore responsabile, 2duerighe si impone con successo nel mondo dell’editoria online, con la preziosa collaborazione dei collaboratori tutti, vecchi e nuovi, in gran parte giovani, che insieme portano avanti la struttura del Giornale, con tutti i suoi progetti.
Il Giornale ha cambiato veste grafica quando è tornato in rete, ma a distanza di poco più di un anno, si è sentito ancora il bisogno di ricambiarla e in questi giorni lo vedremo rivoluzionare il suo aspetto, proprio a ridosso di questo anniversario in cui celebriamo il nostro fondatore Leonardo Echeoni, che non potrà che dare la sua approvazione dall’alto.
Sebastiano Di Mauro
9 aprile 2013