Di mare, uomini e vele: l’eredità unica di Josef Conrad

Racchiudere l’essenza stilistica e il profondo amore di Josef Conrad per il mare in una raccolta di estratti di suoi saggi è un’impresa difficile, che rasenta l’impossibile. Eppure, qualcuno ha avuto il coraggio di provarci.
Piano B Edizioni, in “Di mare, uomini e vele”, ha selezionato i più bei saggi e racconti di Conrad con protagonista il mare. Il risultato è positivo: il libro non annoierebbe nemmeno i più appassionati lettori di Conrad.
Josef Conrad: precursore della letteratura moderna
L’epica del mare, che ha reso Conrad uno dei più grandi scrittori di viaggio della storia della letteratura moderna, fa da protagonista.
Era il 1874 quando il giovane autore polacco, pur di non arruolarsi nell’esercito zarista, scappò a Marsiglia, con una lettera di raccomandazione per imbarcarsi su una nave diretta in Martinica. Lì iniziò il suo viaggio: prima su navi francesi, poi su navi inglesi alla volta dell’Oriente.
Diventato capitano, riuscì ad ottenere la cittadinanza inglese e cambiare il suo nome polacco in quello a tutti noi noto.
All’età di trentasei anni decise di lasciare la vita di mare per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura, in lingua inglese. Conrad padroneggiava anche il francese, appreso durante la sua giovinezza. Nondimeno, l’inglese era di sua preferenza perché, a detta sua, facilmente plasmabile e di facile comprensione.
Tuttavia, il fatto che l’inglese fosse la sua terza lingua, appresa, tra l’altro, dopo i vent’anni, ha contribuito a rendere il suo stile ancora più esotico e particolare, con un romanticismo grammaticale da riscontrare, piuttosto, sia nella matrice slava del polacco e che in quella latina del francese, sua seconda lingua.
Il vero viaggio di Conrad non avviene sulla superficie delle acque, non è un viaggio terreno.
Amante della solitudine ma in grado di coltivare grandi amicizie, Conrad venne più volte accusato dalla critica del tempo di lasciare i suoi personaggi antieroici isolati, in non posti.
In realtà, l’autore conduce i suoi lettori alla scoperta della condizione umana, facendo emergere la sua visione, spesso pessimistica, ma pur sempre lucida e disarmante sulla natura della fragilità umana.
I suoi romanzi navigano inesorabilmente tra due secoli, sebbene l’autore dell’acclamato “Cuore di tenebra”, sia stato considerato da molti come il padre della letteratura moderna.
Di mare, uomini e vele
“Trattare con gli uomini è un’arte raffinata come trattare con le navi. Entrambi, uomini e navi, vivono in un elemento instabile; sono soggetti a influenze sottili e potenti, e più che scovati i loro difetti hanno bisogno che siano compresi i loro meriti.”
La raccolta di saggi contribuisce a fornire una descrizione dettagliata e appassionante sul clima che si respira sulle navi frequentate da Conrad nella sua vita. È un mondo fatto di uomini che seguono silenziosamente un codice etico imposto dal mare.
Conrad analizza il tormentato rapporto d’amore tra il capitano e la sua imbarcazione. E lo fa donando un’anima nobile alle sue navi, uno spirito proprio e un carattere ben preciso.
“Di tutte le creature viventi su terra e mare, le navi sono le uniche a non lasciarsi ingannare da sterili velleità, a non adattarsi alla cattiva arte dei loro maestri.” Le parole di Conrad rilevano una profonda devozione nei confronti delle imbarcazioni.
La narrazione nei confronti del mondo marinaresco è avvolta da un romanticismo unico e un velo di ottimismo, che ha quasi la meglio sulla concezione pessimistica della fragilità umana di Conrad.
Dunque, che sia pure per approcciarsi alla narrazione di Conrad o per leggerlo in una chiave diversa dal solito, con un focus ben preciso, la lettura di “Di uomini, mare e vele” è perfetta.
A Piano B edizioni va riconosciuto senz’altro il merito di aver dato luce a questa interessante proposta editoriale.