Tutti gli autori portano a Roma

Roma di carta plus, libro edito per Il Palindromo, non è una semplice raccolta di cartoline o guida alla Città Eterna ma un perfetto mix tra le opere letterarie del Novecento e gli scorci, le vie, le piazze, i quartieri o i monumenti della Capitale.
Per Giancarlo Liviano D’Arcangelo, autore dell’introduzione dell’opera, l’Urbe è un sistema nervoso capace di emanare continui impulsi attraverso un numero infinito di neuroni, per Flaiano, uno dei tanti artisti citati nel libro, vivere a Roma è uno dei modi di perdere la vita…ogni pagina ci offrirà una visione differente, uno stato d’animo unico, un’esperienza diversa in base alla vena artistica dell’artista citato.
Raffaele Palumbo Mosca, autore del libro, regala al lettore un viaggio, lungo circa duecento pagine, rendendolo un vero e proprio “pellegrino” per le vie di un passato praticamente senza tempo ed in uno spazio vastissimo: dal centro alla selvaggia e dolce campagna romana.
C’è spazio naturalmente per la Roma di D’Annunzio ed il suo Piacere dove il paragone tra Roma ed Elena trova il punto d’incontro nel loro essere mutevoli, la città infatti è tinta di spiritualità con Caravaggio, Bernini e Pinturicchio ma allo stesso tempo frivola nelle sue serate e feste mondane.
Luoghi storici spesso si intrecciano con personaggi che Roma l’hanno vissuta sulla loro pelle, uno dei tanti esempi che troviamo tra le pagine è quello della libreria Rossetti, verso la fine di Via Veneto direzione Porta Piniciana, dove si incontravano il poeta Vincenzo Cardarelli e Flaiano.
Altra perla che ci regala l’autore, sempre per rimanere in tema luoghi romani, è la casa di Alberto Moravia (Lungotevere della Vittoria 1), oggi divenuto un vero e proprio museo aggiungendo, qualche pagina dopo, un interessante aneddoto sui busti del Pincio, la collocazione infatti iniziò nel 1852 con papa Pio IX ed il numero ad oggi di volti illustri è arrivato a cifra 228.
C’è chi alla Roma del Piacere di Gabriele D’Annunzio contrappone il simbolo di Roma come Madre (Giornale di guerra e di prigionia) sognandone la sua versione guerriera, stiamo ovviamente parlando di Carlo Emilio Gadda.
Troveranno pane per i loro denti anche gli amanti di quella Roma periferica nei racconti di Moravia (le baracche di Tormarancio), di Pasolini o delle borgate di Walter Siti nel suo Il contagio.
Nel suo totale l’opera non potrà che incuriosire e spingere alla ricerca il lettore capitolino e non…Roma di carta plus è un “viaggio che conviene leggere”.
Articolo a cura di Benedetto Harb