AST, Renzi teme la piazza: “Chiariremo quanto accaduto ma niente strumentalizzazioni”. Il Governo incontra i sindacati su vertenza e scontri

ROMA- Le proteste e le botte di ieri hanno messo paura a Renzi. La giornata di ieri, che ha registrato cinque feriti tra gli operai dell’Ast di Terni, apparentemente caricati senza ragioni dalla polizia in piazza Indipendenza a Roma, ha visto inasprirsi ulteriormente i rapporti già tesi tra governo e sindacati. Il timore latente del presidente del Consiglio è che le tensioni di piazza si trasformino nell’occasione di dare una spallata al governo e per questa ragione ha deciso di partecipare all’incontro organizzato tra sindacati e il ministro per lo Sviluppo economico Federica Guidi, spostando il tavolo a palazzo Chigi.
Secondo quanto hanno riferito alcuni dei partecipanti all’incontro, Renzi, avrebbe spiegato che occorre “separare la vicenda” dell’Ast di Terni “dal confronto politico”. In merito ai disordini avvenuti ieri tra i manifestanti e le forze dell’ordine ha assicurato che verranno effettuate delle verifiche e ci saranno “atti conseguenti su questo”. “Vi chiedo un confronto serio, nel merito, su Terni”, avrebbe poi detto Renzi rivolgendosi ai sindacati. E’ “un imperativo morale portare a casa la vicenda di Terni”, ha aggiunto, assicurando che “non vogliamo fare a meno del sindacato sulle trattative aziendali”. “Parliamoci chiaro: io non consentirò di strumentalizzare Terni. L’imperativo morale è chiudere la vicenda. Le discussioni politiche le lasciamo fuori da qui”, ha concluso Renzi. Il messaggio è abbastanza chiaro: non si strumentalizzi la vicenda.
“Come sapete abbiamo detto che verificheremo l’accaduto con massima puntualità, la nostra intenzione è superare questo episodio”, ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, aprendo la conferenza stampa al termine dell’incontro di palazzo Chigi. “Il governo è impegnato alla massima trasparenza. Nessuno ha mai detto di alzare i manganelli contro i lavoratori, questo governo non ha mai detto di alzare i manganelli”, ha sottolineato rispondendo indirettamente alle dichiarazione della segretaria generale della Cgil Susanna Camusso che stamattina su Radio1 aveva detto: “Il presidente del Consiglio dovrebbe provare ad abbassare i manganelli dell’ordine pubblico”
In merito alla vertenza Ast Terni, il ministro Guidi ha garantito che c’è la disponibilità da parte della Thyssen Krupp a fissare al massimo in “290 gli esuberi” (all’inizio si parlava di 550) dei quali “140 già usciti con la mobilità incentivata e, per alcuni, attraverso le dimissioni”. Lo ha affermato il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, al termine dell’incontro a palazzo Chigi. “Oggi rimangono sul tavolo 140-150 unità che cerchiamo di preservare al massimo”, ha aggiunto la Guidi che nel corso della conferenza stampa ha spiegato di aver ”chiesto alle organizzazioni sindacali se fossero disponibili a risedersi a un tavolo nei prossimi giorni per riprendere l’analisi del piano industriale” e per proseguire “la trattativa sull’integrativo aziendale”. Con ogni probabilità la settimana prossima al ministero di via Veneto potrebbe riaprirsi quindi il tavolo della trattativa, visto il sì incassato dal segretario della Fiom, Maurizio Landini. “Per noi è fondamentale evitare licenziamenti”, ha detto il leader delle tute blu della Cgil che, alla luce delle novità comunicate dalla proprietà dell’azienda ha detto di aver “dato la nostra disponibilità a riprendere una trattativa. Siamo pronti quanto prima a sederci a un tavolo. Abbiamo chiesto che l’azienda confermi le cose dette al governo”.
Tornando sugli scontri di ieri in piazza Indipendenza, Landini nel corso della conferenza stampa ha ribadito la sua versione dei fatti su quanto accaduto: “Nessuno ha detto di andare alla stazione Termini e nessuno ci ha mai provato. Nella piazza si sapeva che volevamo andare al Mise dove si svolgeva un incontro con l’azienda. Siamo stati aggrediti”. “Nell’incontro di oggi al Governo abbiamo voluto riconfermare che deve chiarire su ciò che è avvenuto ieri: ieri è stata una pagina negativa che non deve ripetersi più”, ha aggiunto. “Si facciano tutte le azioni di chiarimento per essere nella condizione che questa situazione non si ripeta mai più”, ha concluso Landini.
Donato Notarachille
30 ottobre 2014