Rimborsopoli, parte seconda
TORINO– Lo scorso 21 ottobre, in occasione dell’inizio del processo per Rimborsopoli (imputati Cota e altri 24 consiglieri della giunta regionale 2010-2014, ndr) il giudice Silvia Bersano Besey aveva disposto il rinvio dell’udienza al 26 gennaio, in attesa che le posizioni degli altri indagati venissero chiarite.
Il gup Roberto Ruscello aveva infatti chiesto l’imputazione coatta per altri dieci consiglieri, con l’accusa di peculato: tra questi figurano anche due membri della giunta Chiamparino, Reschigna e Cerutti, il segretario regionale del PD Davide Gariglio e due membri dell’attuale consiglio regionale, Motta e Vignale.
Tutti e dieci gli indagati hanno presentato richiesta di nuove interrogazioni o memorie difensive dinanzi all’attuale gup, Daniela Rispoli, ribadendo la buona fede.
Nella deposizione di Reschigna, durata un paio d’ore, l’attuale assessore al Bilancio ha sottolineato come non fosse “intenzione sua né quella degli altri colleghi di partito approfittare in alcun modo della posizione di consigliere”; il consigliere Vignale ha invece dichiarato di voler presentare nuovamente “una memoria giustificativa di ogni singola spesa, con 15 allegati”.
Spetterà dunque al nuovo gup stabilire se sarà rinvio a giudizio, con l’accorpamento all’udienza del 26 gennaio, o non luogo a procedere: nel primo caso è abbastanza scontato il terremoto politico pronto ad investire la giunta Chiamparino, impegnato per altro a dover far fronte ad un possibile rischio di commissariamento della Regione.
Nel frattempo, l’udienza è stata aggiornata al 4 dicembre.
Gianluca Pezzano
2 dicembre 2014