San Valentino letterario e musicale
In questo mese di febbraio, il più corto dell’anno, il più rognoso e intimidatorio perché segna la (quasi) fine del freddo invernale e il probabile inizio della primavera.
Intanto inizia il Festival di Sanremo, con tanto di riesumazione di cadaveri musicali che si esibiscono un po’ freddi e impalati sul palcoscenico, che però fanno tanta tenerezza e quasi quasi li si ascolta volentieri.
Finita la trafila di lamentele (che tanto ci saranno, perché i giornalisti ci sguazzano felici nelle critiche verso il Festival, come le anatre nello stagno), arriva QUELLA fatidica data, quel giorno nefasto che causa più malumori e malesseri dell’organizzazione di capodanno.
San Valentino. Qui ci va subito un bel punto fermo, perché la storia che fa da retroscena alla festività ha ben poco di romantico e zuccheroso, ma i pilastri del marketing negli anni sono riusciti a farla diventare un’occasione per spendere e spandere.
Però questi sono ahimè terribili luoghi comuni, populismi anche un po’ andati a male come il latte quando caglia e che vengono riproposti ogni anno, con la tonalità che cambia a seconda della propria situazione sentimentale.
Allora, per non ricadere nella solita scatola di cioccolatini o intimo commestibile (che poi, chissà perché) o nell’uscita a cena seduti ad un tavolo, attorniati da cuori che ti fanno lacrimare gli occhi nemmeno fossero gas lacrimogeni, forse una soluzione c’è e come spesso accade, il mondo della letteratura ci viene incontro.
Passi il fatto che un bel regalo per questa ricorrenza (se proprio risulta necessario farne uno) potrebbe essere tranquillamente un bel libro e chissà perché poi nessuno lo considera; in aggiunta, un modo particolare di festeggiare potrebbe essere quello di trascinare le proprie stanche membra di metà settimana, in un luogo incantato come è il Circolo dei Lettori di Torino.
A partire dalle 17 di mercoledì 14 febbraio, inizierà l’evento “San Valentino per t[r]e”, durante il quale l’oggetto del desiderio di ogni essere umano nonché indiscusso protagonista di questa giornata, il cuore, verrà letto e interpretato sotto una triplice visione: il cuore che batte e aumenta la sua frequenza magari leggendo una poesia; il cuore impazzito, che raggiunge frequenze sempre più alte grazie alla musica (di qualsiasi genere essa sia) e infine il cuore spaventato a morte, terrorizzato, come solo H. P. Lovecraft può descrivere.
Un evento costruito come un triangolo, ai quali estremi ritroviamo sempre lui e più in generale quell’oggetto vivo che scatena un sentimento sempre più sfruttato, sempre più incompreso e violentato. Ad oggi, nessuno ha più rispetto di un qualcosa di così semplice e puro: l’amore nasce tra due o più soggetti, è amore quello di una mamma o di un papà verso i propri figli e viceversa, è amore l’amicizia sincera e profonda che solo con fatica, pazienza, comprensione si costruisce, è amore quel sentimento che si sviluppa tra due persone che decidono di “aggiungere” quel pizzico in più nella loro vita, trasformandola improvvisamente da “una” a “due”.
Non è mai stato troppo facile capire cosa ci dice quell’organo lì, che se batte troppo forte rompe le palle e se non batte ferma qualsiasi persona; l’evento non si propone come guida all’utilizzo di, ma prova a spiegare uno dei nostri organi più importanti attraverso tre punti di vista differenti: la poetessa Francesca Genti incontra il pubblico alle ore 19, in un botta & risposta di pensieri e parole in poesia (prendendo spunto dal libro “Anche la sofferenza ha la sua data di scadenza”, ed. Harper Collins).
Se non amate questo lato della letteratura, perché non provare a seguire alle ore 21, il reading musicale sull’horror, l’amore e il destino, che vedrà la luce attraverso gli scrittori Marco Peano ed Elena Varvello. Si parte dallo scrittore H.P. Lovecraft, con i suoi molteplici scritti poetici, quasi tutti andati persi, che lui stesso scrisse per l’unico amore che lo sconvolse durante tutta la sua vita.
Infine, se è la musica la vostra vera passione, potete tuffare cuore e orecchie dalle ore 19, ascoltando il Dj Stego, degustando l’aperitivo da Barney’s con special guest: il Citadelle Gin Riserve.
Una serata che di per sé stessa potrebbe risultare banale solo per tradizione, potrebbe trasformarsi in un’occasione abbastanza unica, affascinante e istruttiva.
Rebecca Cauda