Il lungo e ininterrotto dialogo tra Briganti e Longhi

Un evento imperdibile quello del 6 maggio alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea in cui si presenterà il volume Giuliano Briganti – Roberto Longhi, curato da Giovanni Agosti e pubblicato da Archinto.
I testi coprono l’arco temporale che passa dalla celebrazione di Longhi, nel 1955, sulle pagine della «Fiera letteraria», fino agli interventi pubblicati su “La Repubblica”.
In questo campionario di scritture non manca una prova narrativa, in cui il ricorso al sogno è un altro modo per affrontare l’ombra del Maestro. Sullo sfondo, scorre il panorama della storia dell’arte in Italia nel secondo Novecento, tra editoria, università e inesorabile, progressiva, perdita di autorevolezza culturale.
Massimo Popolizio leggerà alcuni passi tratti da Le strade dell’Anatolia, una prosa d’invenzione di Giuliano Briganti nonché un “regalo” per sua moglie.
“Un piccolo racconto dove non vi è altro insegnamento che quello offerto dalla libera fantasia”, venne accluso al catalogo della mostra organizzata da Luisa Laureati nel 1989 presso la Galleria dell’Oca, dal titolo di ispisrazione calviniana. Se una sera d’autunno un artista volesse inventare un oggetto da regalare… che coinvolse venti artisti: Carla Accardi, Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giosetta Fioroni, Giuseppe Gallo, Luisa Gardini, Piero Gilardi, Eliseo Mattiacci, Maurizio Mochetti, Elisa Montessori, Nunzio, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Piero Pizzi Cannella, Annie Ratti, Giuseppe Salvatori, Salvo, Mario Schifano, Marco Tirelli, Carmine Tornincasa.