Hans Zimmer: un concerto spettacolare
Quando si vivono determinate emozioni, è molto difficile riuscire ad utilizzare delle parole per cercare di trasmettere quello stesso senso di commozione, di estraneità al resto del mondo, di profonda gioia ed entusiasmo a chi ci chiede di raccontare proprio quelle emozioni. Se poi a maggior ragione bisogna cercare di raccontare ad un pubblico (piccolo) che deve leggerle in poche righe, allora la difficoltà aumenta, ti ritrovi a cercare il miglior aggettivo e non sai quale scegliere.
Se però in una serata di fine giugno, alle 18 prendi la macchina e parti alla volta del Mediolanum Forum di Assago per andare ad ascoltare uno dei più grandi compositori della nostra epoca, allora a fine serata hai sulle labbra un solo aggettivo: spettacolare.
Hans Zimmer, 60 anni portati con un’energia che potrebbe mangiare in testa ad una valanga di grandi rock star, si è esibito ieri sera con la sua grande orchestra, per una data del suo tour che si concluderà di qui a poche settimane e che per miracolo ha previsto un’unica data italiana, per la gioia e il tripudio dei suoi fan. Che sono tanti, tantissimi, silenziosi e rispettosi, che si muovono con cautela perché chi lo segue e ama le sue colonne sonore (quante, quante sono e quanto incredibilmente belle), maneggia con cura questa passione ed è proprio questo che ieri sera si percepiva nell’aria.
Tre ore o poco più di concerto, con inframezzi dello stesso Hans che riesce ad intrattenere il suo pubblico, visibilmente emozionato anche per la presenza dei suoi stessi figli in platea, incredibilmente innamorato della sua orchestra, composta dai più variopinti soggetti: un batterista con una lunga barba bianca, un chitarrista che ricorda Brian May (per i capelli e per il suo enorme talento soprattutto), una violoncellista da urlo che trasudava energia e passione da tutti i pori e molti altri elementi, da lui omaggiati e ringraziati al termine di ogni pezzo.
Sembra quasi incredibile poter ascoltare dal vivo musiche come quelle del cartone “Il Re Leone”, che nonostante la sua veneranda età (uscì nel 1995), ancora oggi è uno dei cartoni Disney più amato dai bambini e la cui colonna sonora dà i brividi ogni volta: a sorpresa sale sul palco anche il vero cantante delle musiche di introduzione del cartone, che esegue con lui anche il finale emozionante.
Una scaletta davvero molto ricca, che ha saputo prendere alcuni tra i suoi più importanti successi: Il Gladiatore, Il Codice da Vinci, I Pirati dei Caraibi, La Trilogia di Batman di Christopher Nolan, Inception, Interstellar. Ed è proprio in quei momenti che chi ieri sera era presente si è dimenticato in fretta delle eterne code fatte per entrare nel parcheggio, della cena saltata, della pioggia presa sulla testa per tutto il tempo: tutto questo, ne valeva ampiamente la pena per poter ascoltare un uomo che è riuscito a dare quel colore musicale in più ad una mezza tonnellata di film, che è riuscito a scrivere pezzi come “Time” con il quale ha chiuso il concerto e alcuni come “He’s a pirate”.
Così diversi, eppure così suoi: si esce con le lacrime che scendono dal viso, perché quando la musica diventa arte come succede con Hans Zimmer, tutto è concesso.
Rebecca Cauda