Non ci raccontiamo bugie: ci basta una sola lettera e una manciata di pagine di troppo per trasformare la sessione invernale di ogni universitario in una sessione infernale. Ecco a voi una playlist di canzoni che potranno aiutarvi se non a superare gli esami, almeno ad affrontarli con un po’ più di carica e qualche sorriso.
-
Qualsiasi studente sa che, in proporzione, all’aumentare del carico di lavoro aumentano anche i geni da bradipo all’interno del nostro corpo e la pigrizia prende il sopravvento. Quindi cominciamo col darci una bella svegliata con “Sweet child o’ mine” dei Guns ‘n’ roses.
-
Alzi la mano a chi non capita mai di ritrovarsi con ancora mezzo programma da fare a 3 giorni dall’esame. Ecco, per tutti noi c’è “The final countdown” degli Europe- per ricordarci che ci manca troppo poco e quelle duemiladuecento pagine non si leggeranno mai da sole.
-
Anche col pigiama di pile, le occhiaie, il sonno sotto le ascelle e la felpona che ti ha prestato il tuo ragazzo e che non gli hai mai restituito, anche se sei alla frutta e ti aggiri per casa come uno zombie… lo sai, non puoi mollare proprio ora. “The show must go on”, ragazzi miei, chiedetelo ai Queen.
-
Se pensi al professore ti si stringono le chiappe? Se a guardare le pagine del libro hai un brivido di terrore? Be’, te lo insegna Eminem con la sua meravigliosa “Not afraid”.
-
E se qualcuno di voi avesse bisogno di un po’ di emozione che, si sa, durante le sessioni viene soppiantata per lo più dall’Ansia con la a maiuscola, “Oggi sono io” nella versione di Mina è sicuramente ciò che state cercando.
-
Per chi ha problemi di insonnia e non riesce mai a dormire, c’è Gary Jules che con la sua voce meravigliosa e rilassante ci racconta di questo “Mad World”.
-
Lo siamo tutti, non c’è bisogno di ulteriori spiegazioni: “Zombie”, The Cranberries
-
Un po’ di sana brassband non fa mai male, nemmeno in sessione! E siccome la maggior parte di noi appena finiti tutti gli esami andrà di certo a finire in riabilitazione agli alcolisti anonimi, per ora ascoltiamoci un’Amy più sobria: “Tears dry on their own”.
-
In pochi la conosceranno, in molti la dedicheranno ai professori dopo aver dato un’occhiata al testo. Il titolo è tutto un programma: “Karma” della fantastica Joss Stone.
-
Capita, lo sappiamo tutti, di rimpiangere per qualche minuto gli esami di maturità, in momenti di scarsissima lucidità mentale. La verità è che saremo sempre un po’ “Immaturi” e Alex Britti, come sempre, non ne sbaglia una.
Buona sessione infernale… ops, invernale a tutti!