INTERVISTA – Michael Leonardi: “L’Italia è nella mia anima, sul palco di Sanremo canterò per le donne”

Abbiamo intervistato Michael Leonardi, tra gli 8 giovani in gara al Festival di Sanremo, sul palco con “Rinascerai” ci racconta del suo brano, della sua carriera e del suo amore verso l’Italia.
Michael Vaiasinni ma in arte Michael Leonardi (cognome della madre), classe 1990, nato a Sidney. Nonostante il suo accento molto american-style, Michael è molto italiano, i suoi genitori sono italiani e lo erano pure i nonni. Michael Leonardi ha una lunga carriera in Australia, tra cui l’importante esperienza nella Giornata Mondiale della Gioventù, nel 2008, quando ha cantato di fronte a Papa Benedetto XVI. E’ ambasciatore di buona volontà dell’Istituto per bambini autistici S. Edmunds della sua città e della Fondazione Vision Australia di Melbourne. Michael Leonardi è tornato in Italia e sarà in gara al prossimo Festival di Sanremo con il brano “Rinascerai”, prossimamente è prevista l’uscita del suo primo album d’esordio.
Abbiamo intervistato Michael Leonardi per saperne qualcosa di più sulla sua carriera, la partecipazione a Sanremo e il brano sanremese.
Ciao Michael,
da Sidney a Sanremo, ma non facciamoci ingannare dall’accento, parlaci delle tue origini italiane.
Si, io mi sento molto italiano. I miei genitori sono siciliani e il mio sangue è abbastanza bollente! E’ molto presente l’Italia nella mia anima e far parte di questo Festival per me è una grandissima emozione e grandissimo onore! Il Festival rappresenta proprio la cultura italiana.
Perchè il desiderio e la decisione di tornare qui?
Sono state una sequenza di eventi, sono stato in Italia l’anno scorso per lavorare con qualche produttore, poi durante l’anno ho iniziato questa bellissima collaborazione con Caterina Caselli e il team della Sugar. Hanno sentito un paio di inediti che avevo scritto e abbiamo scelto Rinascerai, quel brano che mi rappresenta, da portare per il Festival. Lo dicevo sempre ai miei genitori “Un giorno andrò in Italia”, non so bene perchè, forse era destino! I miei nonni sono andati via tanti anni fa ed io ora sono ritornato, con la musica.
Sei nelle nuove proposte di Sanremo, ma sei già da tempo nel mondo della musica, quando è che hai iniziato a sentirti veramente un cantante?
In realtà da sempre, ho avuto questa sensazione la prima volta quando avevo 7 anni e volevo salire sul palco con un brano di Elvis Presley! Mi sono lanciato sul palco e da quel momento mi chiamo “un animale del palco”, ho trovato un posto nel mondo in cui mi sento comodo, in cui sto davvero bene! Poi anche in famiglia la musica è sempre stata molto apprezzata e vissuta da vicino, mio padre cantava e avrebbe voluto fare questa carriera ma non lo ha mai potuto fare per vari motivi. Però la musica è sempre stata condivisa.
E’ stata la tua famiglia ad avvicinarti alla musica?
Si, mi ha fatto apprezzare la musica, anche con gli artisti del passato. Sono un fanatico delle belle voci e piano piano è scattata questa scintilla. Una scintilla che mi ha spinto a migliorarmi, a studiare la tecnica della voce e a ricercare sempre di più per scrivere nuove canzoni.
Il tuo brano Sanremese “Rinascerai” parla di una donna, una donna che ha bisogno di rinascere, cosa vuoi trasmettere con questo brano?
E’ un’esplosione di speranza, di salvezza e spero che si senta proprio questo aspetto della musica che “esplode”! Avevo vicino a me in quel periodo una persona che stava veramente soffrendo e mi ha fatto pensare alle vulnerabilità di una donna. E’ diventato un brano per tutte queste ragazze o donne che stanno soffrendo nel mondo, per rinascere, c’è proprio la frase nel brano “Alza gli occhi al sole”
Lei lo sa e lo ha ascoltato?
Si si, le lo sa! (ride. ndr) E’ molto contenta, ora questa persona ha cambiato le cose ed è andata avanti, ha trovato la sua felicità finalmente.
Un po’ quello che vorresti accadesse a tutti quanti…magari attraverso la tua canzone.
Si esatto, il messaggio è quello, spero che si senta.
Hai fatto le prove all’Ariston, si è già fatta sentire la tensione oppure non sei il tipo?
Si, abbiamo toccato il palco dell’Ariston!! Devo dire che sono molto concentrato sul palco e su tutto quello che devo fare. Cerco di conservare l’energia per l’esibizione ma non posso nemmeno negare un po’ di emozione! Toccare quel palco, avere quel punto di vista sulla platea e pensare a quanti l’hanno avuta in questo Festival storico è un’emozione grandissima.
E con l’Orchestra?
Tutto prende “vita”! Ci sono bravissimi musicisti nell’orchestra, e quindi mi ha fatto anche pensare, quando ho scritto il brano era solo pianoforte voce, sentirlo così dopo essere nato in acustico diventa una cosa forte! E’ meraviglioso, senti la potenza ed è provocante perchè ti fa dare di più!
L’anno scorso Sanremo è stato vinto da “Il Volo” e quest’anno ci sei tu nelle nuove proposte, sempre sul genere lirico, senti un po’ il peso di questo “confronto”?
Diciamo che non sento nessun peso. I ragazzi del volo sono bravissimi e cantano veramente bene, fanno una musica stupenda. Mi considero diverso rispetto a loro, anche musicalmente, io sono da solo! Cerco di non copiare nessuno e rimanere sul mio genere, ma loro li rispetto tantissimo per la loro carriera ed esibizione favolosa. Ogni artista è unico e cerchiamo di dare il nostro meglio!! Rimango un po’ sul mio. Spero di essermi spiegato bene con l’italiano!!
Ricordi un po’ Mika dall’accento..
Si! E’ vero anche lui ha questo accento inglese, un giorno ci incontreremo io e Mika e vedremo se riusciranno a capire chi è Mika e chi è Michael!
Se non fossi in gara, per chi tiferesti?
Ah difficile! Mi piacciono tutti, come dicevo prima, ogni artista è a sè. Dipende dal mood, dipende da quello che vuoi fare, per esempio Francesco Gabbani ha un brano che ti fa anche ballare, quello di Ermal Meta ha un testo molto importante. Pure le ragazze…aah! E’ difficile, mi piacciono tutti.
Dei Big c’è qualcuno che ti piacerebbe ascoltasse la tua musica?
Mi piace molto Annalisa, ha una voce favolosa, mi piace molto il suo genere anche se siamo diversi, però io dico sempre che la musica non ha limiti per nessuno. Mi è piaciuta anche Malika Ayane l’anno scorso e Giovanni Caccamo, questi artisti sono tutti grandi, vorrei conoscerli tutti quanti.
La musica lirica può prendere piede anche fra i giovani? Pensi stia avvenendo tutto ciò?
Il fatto che io sia giovane può essere un motivo in più per arrivare all’orecchio dei giovani, nel mio prossimo album sto facendo molta attenzione a cosa può piacere al pubblico giovane, così sperimento con nuovi brani. E spero che con questa scelta i giovani si avvicinino ad ascoltare musica che magari non ascoltano solitamente, però è una responsabilità di noi artisti fare questo.
Il tuo nuovo album. Che cosa troveremo all’interno?
Con il team della Sugar stiamo pensando di fare qualcosa di internazionale, restiamo un po’ in attesa e cerchiamo di creare un album veramente speciale, per il Festival non uscirà l’album ma faremo uscire la versione in inglese di Rinascerai, dal titolo “White Rose”, quella originale scritta più di un anno fa. E ha un altro aspetto rispetto alla versione italiana. Dentro ci saranno tutti inediti, con alcune cover del passato, sempre ricerche ed esperimenti. Non ho ancora scelto un tema principale, ma abbiamo tantissime idee, sto scrivendo tantissimo e quindi ancora non abbiamo deciso ancora. Sarà una bella sorpresa!
Guarda il video di “Rinascerai” – Michael Leonardi