Addio a Joe Coker. Aveva 70 anni

CRAWFORD- Si spegne il 22 dicembre a Crawford, nel suo ranch in Colorado all’età di 70 anni Joe Coker, il cantante britannico nato a Sheffield nel 1944. La notizia è giunta nel tardo pomeriggio dalle parole commosse del suo agente Barrie Marshall, al suo fianco da una vita intera: “Era semplicemente unico; sarà impossibile colmare il vuoto che lascia nei nostri cuori”. Muore di carcinoma polmonare, malattia di cui soffriva ormai da tempo. Muore lasciando, come accade ogni volta, il ricordo in chi era appassionato della sua musica e della sua voce così unica ed inconfondibile.
La sua carriera ha inizio nella sua amata Sheffiel a soli 15 anni. Si specializza ben presto in cover di brani dei Beatles; così la fama scoppia nel 1968 con la sua versione di With a little help from my friends, cover dei Beatles dall’album Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, con Jimmy Page come chitarra solista. Questa versione arriva prima nelle classifiche inglesi per una settimana nel novembre 1968. Ed è anche con questa canzone che Joe si impone quale uno dei protagonisti ed eroi di Woodstock, il festival della cultura hippie diventato leggenda, i “3 Days of Peace & Rock Music”, entrati nella storia e nell’immaginario musicale collettivo. Dalla Gran Bretagna il successo di Joe oltrepassa l’oceano e arriva negli Stati Uniti con Cry me a River e Feelin’ Alright. Insieme a Leon Russell realizza Mad Dogs&Englishmen, il suo primo live cui è stato dedicato anche un documentario e che contiene la sua versione live di The Letter dei Box Tops, primo singolo a raggiungere la Top Ten USA.
È il 1970 e per Coker cominciano a farsi seri i problemi legati all’abuso soprattutto di alcol e di droga, che lo portano a rischiare fortemente la vita. È il cinema negli anni ’80 a riportarlo al successo. Il 1982 è l’anno di Up where we belong, canzone composta da Jack Nitzsche, Buffy Sainte-Marie e Will Jennings e cantata da Joe Cocker e Jennifer Warnes, per la colonna sonora del film Ufficiale e gentiluomo. Up Where We Belong vinse il Golden Globe come “miglior canzone originale” e l’Oscar per la migliore canzone nel 1983 . Inoltre vinse il BAFTA Film Awards come “miglior canzone” nel 1984. Joe Cocker e la Warnes vinsero anche il Grammy Award come “miglior performance di un duo o gruppo” nel 1983, per la loro interpretazione del brano. Del 1986 è invece l’altrettanto famosa You can leave your hat on; canzone di Randy Newman, nella versione di Joe Coker è la colonna sonora dello streaptise di Kim Basinger nel film 9 settimane e mezzo. Seguiranno altri brani entrati nella memoria quali Unchain My Heart, When the Night Comes, N’oubliez jamais. L’ultimo lavoro del cantante, Fire it up, risale a due anni fa, ossia al novembre del 2012 a cui ha fatto seguito un tour, durato l’intero anno 2013.
Raffaella Antonini
22 dicembre 2014