Sanremo 2014: Cronaca della terza serata

Il ricordo al maestro Claudio Abbado, scomparso poco più di un mese fa, apre la terza serata del Festival e l’Orchestra del Teatro la Fenice di Venezia diretta dal giovane Diego Matheuz, lo omaggia eseguendo l’ouverture dal Barbiere di Siviglia di Mozart.
Matheuz racconta i momenti significativi con il Maestro e di quando ne è diventato l’assistente, ricordando le parole di Abbado “una cultura per i poveri, non può essere una povera cultura” un messaggio che ci auguriamo possa essere di buon auspicio.
Dopo aver ripassato tutte le canzoni dei Campioni entra Luciano Littizzetto per dare il via alla gara.
INIZIA LA COMPETIZIONE
Il primo è Renzo Rubino con Ora di R. Rubino e A. Rodin.
Atmosfera ancora surreale per questo brano, è molto particolare, di certo non un brano “facile” da far gareggiare ed ingranare, sabato dovrà impegnarsi davvero molto.
Giusy Ferreri con Ti porto con me di D. Faini e D. Mancino.
Migliora l’interpretazione rispetto alla sera precedente, a secondo ascolto la canzone è molto più convincente ed il brano molto toccante, si apprezza nella sua completezza.
Frankie Hi-Nrg con Pedala F. di Gesù.
Un “quasi-tormentone”, solo il ritornello o anzi il coro “Pedala!” che insisistente si ripete rimane in testa, dai toni molto radiofonici non farà fatica ad entrare in rotazione.
Raphael Gualazzi e Bloody Beestrof con Liberi o no di G. Sangiorgi, R. Gualazzi, B. Cornelius Rifo.
Il palco si movimenta un po’ con l’arrivo dei due, il chitarrista Rifo così mascherato ricorda molto il famoso supereroe della Marvel, salta da una parte all’altra del palco e pure in platea.
Non è ancora una canzone di punta del festival ma potrebbe stupirci.
Cristiano de Andrè con Il cielo è vuoto di D. Faini e D. Mancino.
Il pezzo convince ed è interpretato in modo veramente impeccabile, il testo è un riferimento alla società moderna che si ritrova con un cielo vuoto da riempire di sogni.
L’artista si fa sempre più strada fra i favoriti.
La Littizzetto propone un altro dei suoi monologhi, da un ironico sulla bellezza tra persone in chirurgia estetica e botox si arriva ad un altro intelligente ed intenso.
“Spiegatemi perchè due tette grandi come la cupola di San Pietro sono la bellezza e una persona con un braccio solo invece di due, no.”
La bellezza nell’uguaglianza, con riferimenti ad handicap e patologie ed un invito ad integrare nelle pubblicità anche persone con diversità, ha un finale molto toccante e riflessivo. Decisamente un momento che resterà nei ricordi di quest’edizione.
Damin Kekkf, il famoso ballerino con le stampelle appare da dietro il sipario esibendosi in un pezzo di danza.
Poi Flavio Carioli legge una lettera di Van Gogh dedicata al fratello, sullo sfondo la famosa Notte Stellata.
Della serie “A volte ritornano…” un uomo dalla platea inizia protestare e protesta per l’inizio della gara, pretende un microfono da Fazio ed inizia a cantare, un uomo della sicurezza lo blocca e trascina fuori, poi anche il ragazzo si mette a cantare e la platea si anima di voci in pieno stile musical, ma questa volta non c’è da temere, è tutto organizzato, sono i Shai Fishman che ci propongono un medley dei loro pezzi invadendo il teatro in ogni suo angolo cantando ed interpretando in maniera davvero impeccabile.
RIPARTE LA COMPETIZIONE
Francesco Sarcina con Nel tuo sorriso di F. Sarcina.
Sarcina sa gestire molto bene la voce ed il palco, il brano è molto orecchiabile ed è proprio il suo genere, ma manca quel qualcosa in più, da approfondire.
I Perturbazione con L’unica di T. Cerasuolo, G.Giancursi, R. Lo Mele, A. Baracco, E. Diana, C.Lo Mele.
Di certo avevamo preso una svista, questo pezzo del gruppo al secondo ascolto risulta molto azzeccato, l’interpretazione del cantante è molto comunicativa ed il brano ha buona musicalità, può essere senz’altro una candidata al podio.
Francesco Renga con Vivendo adesso di Elisa Toffoli.
La mano di Elisa continua a stupire ed il brano è davvero piacevole da ascoltare, nella gara prendono forma sempre più brani interessanti.
Riccardo Sinigallia con Prima di Andare Via di R. Sinigallia e F. Gatti.
Il testo di questo brano continua ad essere intrigante, l’atmosfera pacata aggiunge ancora più poesia al pezzo che ricorda molto il cantautorato italiano.
Subito dopo il momento di un grande ospite Renzo Arbore a cui viene consegnata una spilla tutta meritata ma veramente piccola per la straordinaria carriera tv, ringrazia sentitamente perchè “non è un premio alla memoria”, intrattiene loquace come sempre, tanto da allungare il ritardo della trasmissione, ricordando i 60 anni di tv Rai.
Non può mancare l’esibizione, un grande classico “Ma la notte no” e subito dopo “Reginella” dedicata all’artista Roberto Murolo, il tutto accompagnato dall’Orchestra Italiana.
Il pubblico emozionato scoppia una grande standing ovation, così Renzo per salutare tutti regala una personale rilettura di “Facette Mammeta”, platea e galleria sono diventate una pista da ballo e nessuno è più seduto al posto. Il Festival cambia atmosfera e procede in modo molto più dinamico.
RIPARTE LA COMPETIZIONE
Noemi con Bagnati dal Sole di V. Scopelliti, R. Frenneux e C. Ailin.
La canzone dà l’idea di spensieratezza ma non riesce a decollare come vorrebbe, la cantante è brava ma manca quel qualcosa in più per essere convincente.
Antonella Ruggiero con Da Lontano di R. Ruggiero.
La Ruggiero ha una canzone che si discosta molto dalle altre, questa sera è molto emozionante ed arriva immediatamente al pubblico, una figura immortale che riesce sempre a colpire.
Arisa con Controvento di G. Anastasi.
L’interpretazione è decisamente migliore rispetto alla prima serata in cui giocava molto l’emozione da “prima della lista”, la canzone invece ha dei toni molto cinematografici, non sarebbe difficile immaginarla come colonna sonora di un film d’animazione. Ma questo è Sanremo, basterà?
Ron con Sing in the rain di Ron e Del Forno.
I toni internazionali dopo un secondo ascolto sembrano essersi pacati ma domina il country che in Italia di certo non spopola, chissà se questa scelta gli farà guadagnare qualche posizione in classifica.
Giuliano Palma con Così lontano di N. Zilli.
La Zilli si sente ancora di più ma questo brano pop mette molto a suo agio Giuliano Palma che anche questa sera si diverte e coinvolge il pubblico, convince e non convince, sabato potremo dare un giudizio finale.
Da poco ritornato sulla terra sbarca poi al Teatro Ariston di Sanremo Luca Parmitano rimasto per 166 giorni nello spazio, legge una lettera sulla bellezza della terra vista da una cupola sopra il pianeta.
Un altro superospite musicale, l’elegante ed intenso Damien Rice canta due suoi più grandi successi: Cannonball e The Blower’s Daughter, semplice e molto intima l’atmosfera.
INIZIA LA GARA DELLE NUOVE PROPOSTE
Rocco Hunt con Nu Juorno Buono.
L’inizio delle nuove proposte è decisamente ottimo, la canzone è un bel rap sulla città napoletana, seppur giovanissimo (del 1994) Rocco Hunt sembra calcare quel palco da anni dimostrandosi pienamente all’altezza.
Una grande scoperta.
Veronica de Simone con Nuvole che passano di P. Cantarelli.
L’ex concorrente di The Voice è molto elegante, come il brano che canta, buone doti vocali, è un’altra canzone da tenere d’occhio con un buon potenziale.
The Niro con 1969 di D. Combusti.
Un arrangiamento ricchissimo, forse troppo, ha bisogno di tornare sul palco per essere apprezzata, la tecnica vocale è decisamente raffinata ma il brano richiede tempo.
Vadim con La Modernità di Vadim Valenti.
Il brano gira intorno alla tecnologia, anche questo non è certo un brano convincente a primo ascolto, molto ripetitivo e con una melodia a tratti monotona, la riascolteremo con maggiore attenzione.
LA CLASSIFICA DEI CAMPIONI
1. Francesco Renga – Vivendo Adesso
2. Arisa – Controvento
3. Renzo Rubino – Ora
4. I Perturbazione – L’unica
5. Raphael Gualazzi e Bloody Beetstroots – Liberi o no
6. Cristiano de Andrè – Il Cielo è vuoto
7. Giusy Ferreri – Ti porto a cena con me
8. Antonella Ruggiero – Da lontano
9. Noemi – Bagnati dal sole
10. Riccardo Sinigallia – Prima di andare via
11. Francesco Sarcina – Nel tuo sorriso
12. Giuliano Palma – Così lontano
13. Ron – Sing in the Rain
14. Frankie Hi-Nrg con Pedala
IL VERDETTO DELLE NUOVE PROPOSTE
Accedono alla finale Rocco Hunt con Nu Juorno Buono e The Niro con 1969
Per dare l’opportunità di riascoltare tutti i Giovani, sabato sera si esibiranno ancora per avere maggiore visibilità e raccogliere consensi dal pubblico.
Termina così la terza serata, molto più concentrata sulla gara con momenti davvero significativi come il monologo di Luciana Littizzetto, Renzo Arbore e la performance degli Shai Fishman.
Ma Sanremo continua, domani cronaca della quarta serata.
Paolo Marco Rimmaudo
21 febbraio 2014