Una Giorgia ‹‹Senza Paura››
‹‹Energia che muore ma si trasforma; in realtà non finisce; rappresenta un passaggio, una metamorfosi››. Così Giorgia presenta il suo nuovo singolo “Quando una stella muore”, la “scintilla” iniziale da cui è partito il suo ultimo album “Senza paura”. A due anni da “Dietro le apparenze”, il nuovo lavoro uscito il 5 novembre se ne differenzia perché, come spiega la stessa cantante: «volevamo fare un passo ulteriore, senza abbandonare le incursioni nell’elettronica dance ma sviluppando un discorso più ampio, con l’obiettivo di dare al disco un sound complessivo omogeneo». La prima parte di registrazione dell’album è avvenuta negli storici Sunset Sound di Hollywood, dove sono nati i dischi dei grandi della musica dai Led Zeppelin ai Rolling Stones, da Prince a Pharrell Williams; la produzione e l’arrangiamento di Michele Canova. A macchine ed elettronica si uniscono strumenti veri suonati da grandi musicisti, per un perfetto e innovativo mix. Sembra che in questo suo nuovo prodotto Giorgia si trovi perfettamente realizzata dal punto di vista stilistico, riuscendo ad esprimere l’anima soul che contraddistingue la sua vocalità. A questo proposito spicca il duetto che realizza con un’icona del soul americano, Alicia Keys, con cui canta “I will pray”. «Sinceramente ancora non ci credo. Il ricordo di questa esperienza rimarrà sempre con me. L’inizio delle trattative è stato lungo, poi però mi ha colpito l’approccio che Alicia Keys ha avuto nei confronti del brano che ha affrontato da musicista: ha voluto la traduzione del testo, ha dato qualche suggerimento e ha creato un clima empatico. Il nostro è stato un vero duetto e non una lotta come talvolta accade. Anche il nostro incontro è stato felice, un’esperienza davvero positiva», questo il racconto che Giorgia fa di questa collaborazione internazionale, non l’unica del resto. Ad essa si affianca il duetto con Olly Murs, con cui canta “Did I lose you”. Non solo collaborazioni internazionali; all’album ha partecipato anche Ivano Fossati scrivendo il testo di “Oggi vendo tutto”. «Ero un po’ intimidita dal pensiero di cantare un pezzo di Fossati, dal dover entrare in un universo stilistico così preciso. Sono felice che mi abbia cucito il brano su misura, ci sono dentro elementi soul che lui mi ha spronato ad evidenziare. Con “Oggi vendo tutto” si realizza il sogno di mia madre, che dall’inizio della carriera voleva che cantassi un pezzo scritto per me da Fossati». Giorgia è autrice di molti dei testi dell’album; un lavoro in cui ha partecipato senza aver paura di mettere a nudo i propri sentimenti; queste le sue parole in proposito: «Ci ho lavorato tantissimo, ho dovuto superare il mio pudore nel mettermi a nudo. Viviamo in un tempo difficile per tutti: probabilmente se avessi dovuto cominciare oggi non ce l’avrei fatta. Parlo anche dei sentimenti e dei rapporti sentimentali, lo faccio con schiettezza, senza la paura di dire quello che c’è da dire ma sempre con lo sguardo avanti perchè anche per crescere bisogna lavorare duramente. Penso che sia in un certo senso il disco dei miei quarant’anni». Questa spontaneità non è altro che il frutto di una libertà interiore ora totalmente manifestata “senza paura”. «Il mio nuovo album ha proprio questa tensione: riscoprire la libertà interiore in un momento di crisi planetaria. È la voglia di ripartire accantonando le insicurezze, l’ansia per le aspettative che ti crei e ti imponi. Per proporre qualcosa di nuovo, per giocare la carta della ricerca bisogna mettere nel conto anche la possibilità di non essere capiti. Ma se credi in ciò che fai, proprio col supporto della libertà interiore, tutto diventa più facile. Bisogna togliersi di dosso i condizionamenti culturali, familiari e accedere davvero a se stessi. Fermarsi e ripartire dalle cose sane». Possiamo leggere in queste ultime frasi un invito rivolto ai giovani, ma non solo ai giovani che vogliono trovare un loro spazio nel mondo dell’arte; è un incoraggiamento a tutti i giovani affinchè essi possano ricercare la loro dimensione non ragionando con in bocca parole quali “utilità, spendibilità, fruibilità”, ma ragionando in base alle proprie inclinazioni e in base a ciò che li appassiona. L’unico bene davvero spendibile e da far fruttare è infatti la loro creatività ed inventiva.
Nella giornata di venerdi 8 novembre Giorgia ha incontrato i suoi fan nella libreria di Via Appia Nuova a Roma. Inizierà a maggio il suo nuovo tour, per il quale c’è ancora da lavorare ma, precisa la cantante romana,«ci sarà la band con cui suono dal vivo e il mio modo di vivere il palco perchè a me dal vivo piace avere la possibilità si sbagliare». Essere maturi artisticamente parlando può voler dire anche questo; avere consapevolezza del proprio mezzo vocale e riuscire ad usarlo, specie dal vivo, sempre congiuntamente alla propria emozione. La mania della perfezione spesso ha bisogno di essere dimenticata, in luogo della purezza di un brivido.
Raffaella Antonini
13 novembre 2013